Membro della Gens Valeria, figlio del Marco Valerio Messalla Corvino che fu console 31 a.C. e di Aurelia Cotta, parente e omonima della madre di Cesare, figlio adottivo dello zio materno Marco Aurelio Cotta.
Fu console nel 20 d.C. con Marco Valerio Messalla dopo essere stato questore e pretore in anni incerti fra il 12 e il 17.
Propose sanzioni durissime in senato contro i familiari di Gneo Calpurnio Pisone quando questi venne condannato per la morte di Germanico.
Nel 32, nel caos politico che seguì alla caduta di Seiano, Cotta fu accusato di vari reati e di offese contro la famiglia imperiale, si disse inoltre che aveva pronunciato spesso battute mordaci riferite a Tiberio. A salvarlo fu proprio Tiberio in nome della loro vecchia amicizia.
Dal 35 al 36 fu proconsole in Asia. Si ignora la data della sua morte.

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Riferimenti letteratura:

Tacito - Annali

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

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Vedi anche:

Cronologia dei magistrati romani

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