Figlio di
Giovanni V Paleologo e di Elena Cantacuzena, nacque a
Costantinopoli il 27 giugno
1350.
Nel
1366, reduce da un viaggio in
Ungheria per chiedere aiuti contro i Turchi, fu catturato in
Bulgaria insieme al padre e al fratello Michele.
Amedeo VI di Savoia, cugino di
Giovanni V, intervenne nella primavera del
1367 e liberò i tre prigionieri.
Tornato in patria, Manuele fu nominato despota di Tessalonica, carica che tenne fino al
1370. Nel
1368 raccolse i fondi per liberare il padre prigioniero dei
Veneziani e si recò a
Venezia per trattare la liberazione.
Nel
1372, dopo la prima ribellione del fratello
Andronico IV, Manuele fu nominato coimperatore. Nel
1367 Andronico, aiutato dai genovesi, si accordò con il sultano Murad, assediò
Costantinopoli e catturò
Giovanni, Manuele e l'intera famiglia imperiale. Nel
1379 i prigionieri riuscirono a liberarsi e Manuele trattò con lo stesso Murad ottenendo un esercito in cambio di cessioni territoriali. Con questo esercito e con navi fornite dai
Veneziani, Manuele riprese
Costantinopoli mentre
Andronico fuggiva a Galata. Le parti in causa si accordarono nel
1380 quando
Andronico fu riammesso alla successione.
Nel
1382 Manuele riprese la carica di despota di Tessalonica e, contrariamente alla politica del padre, riaprì le ostilità con gli Ottomani. Il 13 aprile
1390 Giovanni VII, figlio del defunto
Andronico IV, con l'aiuto degli Ottomani riuscì a impadronirsi del trono di
Costantinopoli tenendolo per pochi mesi prima di essere cacciato da Manuele.
Giovanni V morì il 16 febbraio
1391 e Manuele gli successe sul trono. Confermò il patto di alleanza che
Giovanni V aveva concluso con il sultano Bajazet, patto che rendeva l'impero uno stato vassallo degli Ottomani e impegnava l'imperatore a ubbidire alle chiamate del sultano, come avvenne per alcuni mesi nel
1391.
A causa della mancata risposta di Manuele a una successiva convocazione da parte del sultano, le relazioni tra impero e Ottomani si ruppero nel
1393 e Bajazet attaccò
Costantinopoli. In aiuto a Manuele vennero le navi veneziane e un esercito del re Sigismondo d'Ungheria.
Manuele si riconciliò con il nipolte
Giovanni VII e gli affidò il governo prima di partire per l'
Europa in cerca di aiuti.
Nel
1402 Bajazet fu sconfitto e catturato dal sovrano mongolo Timur, detto Tamerlano, e morì in prigionia dopo alcuni mesi. Il figlio di Bajazet, Solimano, per riconciliarsi con Manuele restituì la città di
Salonicco e dispensò l'impero dal pagamento dei tributi.
Dal
1421 Manuele delegò gran parte dei doveri di governo al figlio
Giovanni VIII, morì il 21 luglio
1425.
Aveva sposato la nobile Elena Dragaš di origine serba dalla quale ebbe undici figli tra cui
Giovanni VIII che gli successe sul trono e
Costantino XI Paleologo che nel
1449 successe al fratello
Giovanni VIII.