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Imola



Comune dell'Emilia Romagna in provincia di Bologna situato nella Pianura Padana lungo la Via Emilia.
Il territorio comunale ha una superficie di 204,96 kmq e confina con i comuni di Sassatelli, Argenta (FE), Bagnara di Romagna (RA), Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel Bolognese (RA), Castel Guelfo di Bologna, Conselice (RA), Dozza, Massa Lombarda (RA), Medicina, Mordano, Riolo Terme (RA), Solarolo (RA).
La popolazione è di circa 69.000 abitanti.

Storia
Nel III secolo a.C. i Romani fondarono la colonia di Forum Cornelii lungo la via Emilia, sul fiume Santerno in territorio già abitato da Umbri, Etruschi e Galli. Divenuto un centro agricolo molto importante nel I secolo a.C., Forum Cornelii ottenne lo stato di municipium e la conseguente autonomia sotto Augusto.
Intorno al 305, ai tempi di Diocleziano, subì il martirio San Cassiano patrono di Imola.
Durante il Medioevo la città subì le incursioni barbariche, fu distrutta furante la guerra gotica e in seguito ricostruita dai Bizantini. Nel 580 fu attaccata dal longobardo Faroaldo duca di Spoleto e più tardi recuperata dai Bizantini fece parte dell'Esarcato d'Italia. Una fortificazione bizantina costruita in questo periodo fu chiamata Castrum Imolae e ne derivò il nome di Imola.
A metà dell'VIII secolo Imola fu definitivamente occupata dai Longobardi. Nel 774 i Longobardi furono sconfitti dai Franchi che donarono i territorio così conquistati (fra cui Imola) alla Chiesa.
Sotto la giurisdizione della Chiesa, Imola era governata dal vescovo di Ravenna e da un conte laico coadiuvati da un consiglio di cittadini abbienti. Nel 1084 il vescovo perse gran parte delle sue prerogative riguardo a Imola che si resse come comune ma non senza scontri con il potere ecclesiastico.
Nel XIII secolo Imola lottò per la priopria autonomia contro Bologna che nella seconda metà del secolo ebbe il sopravvento fino al 1278 quando fu liberata da papa Niccolò III ma nel 1296 fu occupata dal condottiero Maghinardo Pagani che la governò come podestà fino al 1302. Alla sua morte Imola torn alla Chiesa, quindi passò sotto i Manfredi, poi sotto gli Alidosi la cui signoria durò dal 1341 al 1424. Presa dai Visconti, dopo vari passaggi appartenne a Galeazzo Maria Sforza la cui figlia Caterina sposò Girolamo Riario.
Rimasta vedova, Caterina assunse da sola il governo di Imola e Forlì finché non fu sopraffatta da Cesare Borgia. Dopo la caduta del Valentino Imola tornò allo Stato Pontificio consegnandosi a Giulio II.
Nel 1796 fu occupata dalle forze di Napoleone Bonaparte ed entrò a far parte della Repubblica Cispadana. Tornò allo Stato Pontificio con la Restaurazione del 1815. Fu annessa nel 1860 per plebiscito al Regno di Sardegna che dal 1861 divenne Regne d'Italia.

Archeologia
In preparazione

Chiese
- Duomo - Basilica Cattedrale di San Cassiano Martire
- Basilica Santuario della Beata Vergine del Piratello
- Chiesa di San Domenico
- Chiesa di Santa Maria in Regola
- Chiesa di Sant'Agata
- Chiesa di Sant'Agostino
- Convento dell'Osservanza


Riferimenti letteratura:
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare


  • Indice sezione