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Mauro e Eugenio Faina



Di idee repubblicane, il conte Mauro Faina si arruolò nel 1848, era considerato individuo sospetto dalla polizia pontificia.
Appassionato di antichità, dal 1864 iniziò una raccolta di reperti archeologici in parte rinvenuti con i propri scavi in parte acquistati. Non essendo un archeologo professionista condusse i suoi scavi in modo dilettantesco ed approssimativo. Svolse ricerche nei territori di Perugia, Todi, Orvieto e Bolsena con risultati relativamente scarsi. In compenso nella stessa regione acquistò molti oggetti.
Nel 1868 aveva superato i duemila reperti e li esponeva nel palazzo della sua famiglia a Perugia. La collezione comprendeva vasi greci ed etruschi, monete, buccheri, bronzi ed altro.
Il nipote Eugenio Faina (nato a San Venanzo nel 1846 e deputato dal 1880 al 1892, morto nel 1926) riorganizzò la raccolta secondo criteri più razionali e la trasferì ad Orvieto.
Eugenio Faina studiò approfonditamente l'archeologia orvietana, in particolare la necropoli di Crocifisso del Tufo ed arricchì la raccolta con numerosi reperti.
La collezione è oggi esposta nel Museo Faina a Orvieto.

Luoghi connessi a Mauro e Eugenio Faina:
Orvieto - Museo Faina
Orvieto - Necropoli di Crocifisso del Tufo


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