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Ottone di Brunswick
Figlio di Enrico II duca di Brunswick-Grubenhagen e di Jutta figlia di Enrico di Brandeburgo, nacque nel
1320
circa.
La sua famiglia, molto antica ed illustre, era un ramo collaterale della casata dei Welfen ma il suo patrimonio si era polverizzato a causa delle numerose suddivisioni durante le generazioni precedenti, di conseguenza le aspettative di eredità di Ottone erano irrisorie.
Ottone ricevette un'educazione militare e si dedicò alla ricerca di ingaggi, lasciando il suo paese.
Dal
1340
collaborò con il marchese del Monferrato Giovanni II Paleologo per il quale nel
1345
respinse un tentativo di invasione da parte degli
Angioini
e nel
1349
combattè contro Giacomo d'
Acaia
.
Nel
1351
Ottone passò al servizio del re di
Francia
Giovanni II il Buono
e durante il soggiorno francese sposò Iolanda di Villaragut.
Nel
1355
ricevette dall'imperatore
Carlo IV
un feudo in
Provenza
ma dovette poco dopo rinunziarvi a causa di contrasti territoriali con possedimenti ecclesiastici della zono, tornò quindi nel Monferrato e riprese la collaborazione con Giovanni II il quale, morendo nel
1372
, lo lasciò erede di alcuni feudi in
Piemonte
e gli affidò la reggenza dello stato in nome dei figli ancora minorenni.
Assunta la reggenza e visti fallire i suoi tentativi diplomatici di conciliazione con i
Visconti
, per prevenire azioni di forza contro il Monfferrato aderì alla lega antiviscontea promossa dal papa
Gregorio XI
e concluse un patto di alleanza con
Amedeo VI di Savoia
.
Con l'aiuto di
Amedeo VI
, infatti, respinse poco dopo le forze viscontee che avevano assediato
Asti
.
Nel
1374
Ottone ottenne per se e per i tre figli minori di Giovanni II dei quali aveva la tutela il vicariato imperiale di
Asti
, Alba e Mondovì.
In quegli anni combattè a più riprese contro i
Visconti
insieme alle forze della Lega e a quelle angioine comandate da Niccolò Spinelli.
Nel
1375
Ottone di Brunswick sposò
Giovanna I d'Angiò regina di Napoli
che era rimasta vedova di
Giacomo di Maiorca
e cercava un principe consorte che l'aiutasse a controllare i difficili rapporti con la nobiltà del regno. Il matrimonio, che probabilmente fu proposto da
Gregorio XI
, venne celebrato ad
Avignone
per procura e nuovamente a
Napoli
dove Ottone arrivò il 25 marzo
1376
.
Dalla moglie Ottone ricevette le città di Teano e Acerra e, successivamente, il titolo di principe di
Taranto
. Nel luglio
1376
Ottone di Brunswick partecipò alle trattative di pace della Lega con i
Visconti
come rappresentante del Monferrato ed approvò il matrimonio fra Secondo Ottone, primogenito di Giovanni II Paleologo, e
Violante Visconti
figlia di
Gian Galeazzo
.
Nel
1378
rappresentò
Giovanna
al congresso di
Sarzana
indetto per risolvere le ostilità fra
Firenze
e la Chiesa, congresso che fu interrotto dalla morte di
Gregorio XI
(27 marzo
1378
).
Urbano VI
, successore di
Gregorio XI
, essendo napoletano fu inizialmente appoggiato da
Giovanna d'Angiò
, ma entrò presto in conflitto con gran parte dei cardinali ed in questa situazione la regina prese a sostenere l'antipapa
Clemente VII
con la cui nomina da parte dei cardinali dissidenti si aprì lo scisma che durò fino al
1417
.
Giunto allo scontro militare con
Urbano VI
,
Clemente VII
riparò per qualche tempo a
Napoli
per poi trasferire la sua corte ad
Avignone
nel
1379
.
L'11 maggio
1380
Urbano VI
dichiarò deposta
Giovanna I
e nel
1381
incoronò
Carlo di Durazzo
re di
Napoli
. Ottone di Brunswick tentò di fermare ad Anagni l'avanzata di
Carlo
che si recava a prendere possesso del trono, ma dovette cedere per la disparità di forze e lasciare che
Carlo di Durazzo
entrasse a
Napoli
il 16 luglio
1381
ed assediasse
Castel Nuovo
dove si era rifugiata
Giovanna
.
Nell'agosto
1381
Ottone venne catturato mentre tentava di entrare in
Napoli
per cacciarne le truppe di
Carlo
e fu imprigionato a Muro Lucano dove rimase fino al
1384
, mentre
Giovanna
veniva assassinata il 12 maggio
1382
.
Liberato, Ottone si recò ad
Avignone
e si mise a disposizione di
Clemente VII
che, insieme a Maria di Blois moglie di
Luigi d'Angiò
(appena deceduto) tentava di organizzare un'offensiva per riprendere il regno di
Napoli
.
Nell'autunno
1386
la spedizione fu decisa ed il comando fu affidato ad Ottone al quale vennero conferiti i più ampi poteri.
Nel luglio
1387
Ottone riuscì ad occupare
Napoli
, che era governata da
Margherita di Durazzo
reggente per il figlo
Ladislao
, senza incontrare particolare resistenza. Nei mesi successivi, tuttavia, Ottone entrò in contrasto con Maria di Blois, inadempiente rispetto alle ricompense promesse, e si ritirò da
Napoli
.
Nel
1389
, passato ai
Durazzo
, prese a combattere contro gli
Angioini
insieme ad
Alberico da Barbiano
e nel
1392
venne fatto prigioniero. Per riottenere la libertà , oltre a pagare un riscatto in denaro, dovette impegnarsi a non intraprendere ulteriori iniziative militari.
Si ritirò quindi nel principato di
Taranto
e morì a
Foggia
nel
1399
.
Riferimenti letteratura:
Alfonso Capecelatro - Storia di Santa Caterina da Siena e del Papato del suo tempo
Matrimoni - Unioni:
Giovanna d'Angiò
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