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Pissodaro



Figlio di Ecatomno satrapo di Caria e fratello di Mausolo, Idrieo, Artemisia e Ada.
Dopo la morte del padre (377 a.C.) il governo della Caria andò a Mausolo, quindi ad Artemisia che morì di dolore per la perdita del fratello-marito, il regno passò a Idrieo che, morendo di malattia lasciò erede sua moglie Ada ma dopo qualche tempo questa fu spodestata da Pissodaro che prese il potere.
Preoccupandosi di tenere buone relazioni con la Persia, Pissodaro fece sposare una delle sue figlie a un nobile persiano Orontobate che fu suo successore nel governo della Caria fino alla conquista macedone.
Quando morì il re di Persia Artaserse III (338 a.C.) Pissodaro tentò di inaugurare una politica di indipendenza e cercò l'alleanza di Filippo II di Macedonia.
In questo contesto una figlia di Pissodaro venne fidanzata con Filippo Arrideo figlio di Filippo II ma secondo Plutarco (Vita di Alessandro, 10) Alessandro Magno fu geloso dei preparativi per il matrimonio che interpretava come un passo del fratellastro verso il trono e dissuase Pissodaro che si rivolse a cercare altri aiuti in Oriente.
Filippo II non punì Alessandro ma esiliò i suoi amici Arpalo, Nearco, Erigio e Tolomeo.


Riferimenti letteratura:
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Strabone - Geografia
  • Plutarco - Alessandro e Cesare

  • Riferimenti Genealogici

  • Padre: Ecatomno
    Fratelli e sorelle:
  • Mausolo
  • Artemisia
  • Ada
  • Idrieo

    Indice sezione