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Cercopi



I Cercopi erano due fratelli figli di Teia e di Oceano che vivevano di furti e di frodi in Asia Minore o, a seconda delle versioni, nei pressi delle Termopili.
Quando Eracle era al servizio della regina Onfale di Lidia i due tentarono di derubarlo mentre dormiva e vennero catturati dall'eroe che li appese a un'asta che pose sulle spalle in modo da trasportarli a testa in giù come prede di caccia.
La madre Teia li aveva un giorno messi in guardia contro un uomo dalle terga nere (Melampigo) e i Cercopi se ne ricordarono quando in quella scomoda posizione notarono che le natiche di Eracle, poco coperte dalla pelle di leone che indossava, erano molto abbronzate. Cominciarono a ridere e scherzare sul bizzarro particolare e quando Eracle li interrogò sul motivo della loro ilarità fu tanto divertito dalla risposta che li lasciò andare.
Furono meno fortunati quando tentarono di imbrogliare Zeus che li trasformò in scimmie portandoli all'isola Pitecusa (Ischia o Procida) o in rocce portandoli alle Termopili.


Riferimenti letteratura:
  • Pseudo-Apollodoro - Biblioteca
  • Ovidio - Metamorfosi


  • Riferimenti Genealogici

  • Padre: Oceano
  • Madre: Teia

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