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Micone



Pittore ateniese vissuto nel quinto secolo a.C., figlio di Fanoco e padre dello scultore Onata.
Contemporaneo e emulo di Polignoto insieme al quale introdusse nella pittura l'uso dell'ocra gialla dell'Attica. Fu ache il primo ad usare un colore nero ricavato da rami di vite bruciati.
Eseguì dipinti in Atene:
- nel portico detto Pecile: Battaglia di Maratona;
- nel tempio di Teseo: Combattimento degli Ateniesi con le Amazzoni, Teseo e i Lapiti contro i Centauri e un'altra scena troppo rovinata dal tempo perché Pausania potesse riconoscerne il soggetto;
- nel tempio di Castore e Polluce: La partenza degli Argonauti

Fu anche scultore, Pausania gli attribuisce una statua dell'atleta Callia vincitore del pancrazio alla 77ma Olimpiade e le statue di due figlie di Pelia che si trovavano sulle loro tombe presso il tempio di Poseidone a Mantinea in Arcadia. Sui basamenti di queste ultime due statue Micone aveva scritto i nomi Asteropea e Antinoe, nomi che non risultano da alcuna fonte.


Riferimenti letteratura:
  • Pausania - Descrizione della Grecia



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