Nato a Roma nel 1509 da nobile famiglia di origine toscana, Tommaso de'Cavalieri all'età di ventitre anni fu presentato a Michelangelo che ne aveva cinquantasette.
Il legame che si stabilì tra i due (poco importa se fu o meno platonico) fu così intenso e duraturo che de'Cavalieri era presente alla morte dell'artista, oltre trent'anni dopo.
Colpito dalla straordinaria bellezza del giovane, ma soprattutto dalle affinità di idee e di sentimenti che notava tra se stesso e Tommaso, Michelangelo gli dedicò almeno trenta dei suo componimenti poetici e gli donò quattro disegni: Punizione di Tizio, Rapimento di Ganimede, Caduta di Fetonte e Baccanale dei fanciulli.
Si ha notizia da Vasari di un ritratto che Michelangelo fece all'amico, purtroppo andato perduto.
Tommaso de'Cavalieri morì a Roma nel 1587.

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Riferimenti letteratura:

Giorgio Vasari - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti

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