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Ferdinando II di Napoli detto Ferrandino re di Napoli



Figlio di Alfonso II di Napoli e di Ippolita Maria Sforza, Ferdinando II di Napoli detto Ferrandino nacque a Castel Capuano (Napoli) il 26 giugno 1467.
Nel 1482 fece la prima esperienza militare comandando per il nonno Ferrante una spedizione in Abruzzo. Negli anni successivi combattè spesso contro i baroni ribelli.
Nel 1494 morì il nonno Ferrante e il trono di Napoli passò a Alfonso II il quale dichiarò immediatamente guerra a Ludovico il Moro occupando Bari, feudo del duca di Milano, per difendere i diritti di suo genero Gian Galeazzo Maria Sforza.
Il re di Francia Carlo VIII scese in Italia per rivendicare gli antichi diritti degli Angioini sul regno di Napoli. Ferdinando, assunto il comando dell'esercito napoletano, nell'agosto 1494 superò l'Appennino diretto a Ravenna ma gli aiuti promessi dal papa Alessandro VI e da Piero de' Medici signore di Firenze furono deludenti rispetto alle previsioni al punto che Ferdinando abbandonò il progetto di attaccare Milano.
Il 19 settembre 1494, Ferdinando combattè nei pressi di Ravenna contro l'esercito franco-sforzesco ottenendo una vittoria. Si rivolse quindi a Giovanni Bentivoglio signore di Bologna e a Caterina Sforza signora di Imola sperando di coinvolgerli nella guerra contro l'esercito invasore ma queste iniziative fallirono e Ferdinando dovette ritirarsi a Faenza. Poco dopo Piero dei Medici si alleò con Carlo VIII e Ferdinando si spostò a Roma per accordarsi con Alessandro VI ma anche questi passò al fronte avversario concedendo ai Francesi il passaggio nei suoi territori alla volta di Napoli.
Mentre Carlo VIII entrava a Roma il 31 dicembre 1495, Ferdinando raggiunse Napoli dove Alfonso II abdicò in suo favore. Questo atto servì a placare disordini e ribellioni interne al regno di Napoli ma l'offensiva francese continuò devastando il campo aragonese di San Germano (Cassino). Ferdinando tentò di concentrare le sue forze a Capua affidando il comando a Gian Gacomo Trivulzio ma anche questi passò ai Francesi e, perdute le speranze, si rifugiò a Ischia con la sua corte.
I successi francesi preoccuparono gli altri stati italiani che formarono una lega comprendente Venezia, il papa, l'imperatore Massimiliano, Milano e la Spagna. Con l'aiuto di questa lega, Ferdinando riuscì a riprendere Napoli il 7 luglio 1495, poco dopo la Puglia, la Terra di Lavoro e Salerno tornarono sotto il suo controllo mentre la guarnigione francese rimasta a Napoli in Castelnuovo riuscì a resistere fino all'8 dicembre 1495.
Nella primavera successiva Ferdinando, che aveva otteuto rinforzi da Venezia cedendo in garanzia Trani, Brindisi e Otranto, si insediò a Foggia mentre gli invasori francesi contavano su una nuova calata di Carlo VIII ma nel mese di giugno il comandante francese Gilbert de Bourboun-Montpensier si arrese e restituì a Federico i territori conquistati.
Dopo aver sedato gli ultimi focolai di ribellione, Ferdinando sostò a Somma Vesuviana preparandosi ad attaccare il presidio francese rimasto a Gaeta, ma si ammalò e morì il 7 ottobre 1496.
Dalla moglie Giovanna d'Aragona non aveva avuto figli, perciò il trono passò allo zio Federico d'Aragona.


Vedi anche:
  • Re di Napoli


  • Riferimenti Genealogici

  • Padre: Alfonso II di Napoli
    Famiglia: Aragonesi
    Fratelli e sorelle:
  • Alfonso d'Aragona
  • Sancha d'Aragona

    Indice sezione