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Cassino



Comune del Lazio in provincia di Frosinone.
Si trova nei pressi del fiume Liri nella regione storica della Terra di Lavoro. Nel territorio di Cassino si forma il fiume Gari che si congiunge con il fiume Rapido quindi con il Liri dando origine al Garigliano.
Domina l'abitato il colle di Montecassino sul quale sorge la celebre abbazia benedettina.
La posizione di Cassino è strategica rispetto ai confini fra Lazio, Campania, Abruzzo e Molise e alle strade che da Roma corrono verso il sud della Penisola.
Il territorio comunale ha una superficie di 83,42 kmq e confina con i comuni di Carvaro, Pignataro Interamna, Rocca d'Evandro, Sant'Apollinare, Sant'Elia Fiumerapido, San Vittore del Lazio, Terelle, Villa Santa Lucia.
La popolazione è di circa 36.000 abitanti.

Storia
L'origine di Cassino risale probabilmente ai Volsci che la fondarono ai limiti del loro territorio, sui confini con i Sanniti.
La fondazione della colonia romana avvenne nel 313 a.C., per la posizione fra i fiumi Rapido e Gari la colonia fu chiamata Interamna Succasina.
Durante la seconda guerra punica Annibale si trovò ad attraversare la regione ma, stando a Livio, non si avvicinò a Cassino per l'errore di una guida che equivocò fra Casinum e Casilinum (Capua).
Cassino ottenne la piena cittadinanza romana nel 188 a.C.. Sorta sulla Via Latina, era ricca di monumenti e di importanti edifici fra cui una villa di Marco Terenzio Varrone, villa che Marco Antonio avrebbe confiscato senza averne diritto come sostiene Cicerone nella seconda Filippica.
L'abitato era cinto da mura megalitiche di età preromana e dotato di un teatro risalente al primo secolo a.C. e dell'anfiteatro di Ummidia Quadratilla del primo secolo d.C. (ancora esistenti).
Le importanti produzioni agricole fecero di Casinum una città fiorente ma fra il quinto e il sesto secolo, con la caduta dell'impero, fu ripetutamente devastata dai Goti.
Nel 529 Benedetto da Norcia si trasferì a Cassino da Subiaco e fondò il monastero di Montecassino su un'altura a quota 519 mt., costruendolo sui resti di edifici pagani e dedicandolo a San Giovanni Battista e a San Martino di Tours.
San Benedetto trascorse a Montecassino il resto della vita, vi dettò la regola e vi morì nel 547. L'abbazia fu saccheggiata nel 584 dai Longobardi e, partiti i pochi sopravvissuti, rimase abbandonata fino al 718.
Seguì un periodo di agiatezza e tranquillità e l'importanza dell'abbazia crebbe sensibilmente nel 744 uqndo, per donazione del duca Gisulfo I di Benevento, si formò il primo nucleo dei territori abbaziali benedettini, detto Terra di San Benedetto (Terra Sancti Benedicti).
L'abbazia fu nuovamente distrutta nell'883 dai Saraceni e rimase ancora una volta abbandonata per un lungo periodo. Cassino risorse, con il nome di San Germano, nel decimo secolo quando divenne sede dell'amministrazione della Terra di San Benedetto ed anche delle sue risorse militari con la costruzione della Rocca Janula.
Nel 1058 divenne abate di Montecassino Dediderio, successivamente papa con il nome di Vittore III, sotto la sua amministrazione l'abbazia raggiunse il massimo dell'importanza, i suoi edifici vennero ricostruiti e ingranditi ed il numero dei monaci crebbe notevolmente.
Nel secolo XII Cassino fu teatro della lotta fra i Normanni e gli imperiali e venne assediata da questi ultimi nel 1199. Nel 1230 fu firmata a Cassino la pace fra il papa Gregorio IX e Federico II.
La città e il piccolo Stato di San Germano furono a lungo amministrati dagli abati di Montecassino nonostante i tentativi della chiesa di Roma di instaurara un vescovo per separare la città dal monastero.
Cassino e Montecassino furono colpite da un disastroso terremoto nel 1349 e dalla peste nel 1527. Vissero quindi in relativa tranquillità fino all'epoca napoleonica quando subirono gravi devastazioni ad opera dei Francesi.
Nel 1863 la città di San Germano riprese il nome di Cassino ed entrò a far parte della provincia della Terra di Lavoro, nel 1927 passò alla provincia di Frosinone.
Cassino ebbe un ruolo importante e tragico durante la seconda guerra mondiale. Situata lungo la "linea Gustav", linea fortificata dal Tirreno all'Adriatico voluta dai nazisti, fu occupata dai Tedeschi che dal settembre 1943 al maggio 1944 resistettero ai tentativi degli alleati di aprirsi da sud la strada verso Roma. L'abbazia fu distrutta il 15 febbraio 1944 dagli Alleati che la bombardarono credendola occupata dai Tedeschi.
Il 15 marzo 1944 i bombardamenti rasero al suolo la città con gravi perdite anche fra la popolazione civile. Per questi tragici eventi Cassino venne insignita della medaglia d'oro al valor militare.
La ricostruzione fu un processo lungo e laborioso che si concluse solo negli anni sessanta.
Nel 1964 l'abbazia fu riconsacrata da Paolo VI.


Archeologia
- Anfiteatro romano (I secolo d.C.)
- Teatro romano (I secolo a.C.)
- Mausoleo di Ummidia Quadratilla

Chiese
- Abbazia di Montecassino
- Cattedrale di Santa MAria Assunta e San Benedetto Abate

Palazzi
- Palazzo Barone De Rosa
- Edificio Ina Casa
- Palazzo della Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell'Università di Cassino

Altri edifici e monumenti
- Villa Comunale
- Torre Varroniana
- Monumento alla Pace
- Monumento a Enrico Toti
- Statua di San Benedetto
- Campana della Pace

Musei
- Museo Archeologico Nazionale "Gianfilippo Carrettoni"
- Historiale di Cassino
- CAMUSAC - Cassino Museo Arte Contemporanea

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