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Olbia



Comune della Sardegna in provincia di Sassari, situata sul golfo omonimo che si apre sul Mar Tirreno.

Mitologia
In un mito riferito da Pausania, il fondatore di Olbia fu Iolao, l'auriga di Eracle. Esisteva un'altra versione che indicava come fondatore un certo Galata figlio di un re dei Galli di nome Olbio.

Storia
Ai più antichi insediamenti risalenti al neolitico seguì, come in tutta la Sardegna nell'età del bronzo, la civiltà nuragica che ha lasciato testimonianza di se nel territorio di Olbia in numerosi nuraghi, pozzi sacri e sepolture.
Nel VII secolo a.C. comparvero nella zona di Olbia i coloni greci di Focea mentre risale al V secolo a.C. il primo insediamento di Cartaginesi.
Quando i Romani occuparono la Sardegna (238 a.C.) costruirono strade per collegare Olbia alle principali città dell'isola e attrezzarono il porto per intensi traffici commerciali con il continente.
Durante il medioevo la città, che era stata fiorente in età romana, decadde fino quasi a scomparire, soprattutto a causa di un attacco dei Vandali che devastarono l'abitato e il porto appiccando ovunque incendi. Inoltre dal IX secolo tutta la Sardegna fu tormentata dai tentativi di conquista degli Arabi, spesso contrastati da Genova e Pisa.
Nel XI secolo fu istituito il Giudicato di Gallura, Olbia fu ricostruita sotto il nome di Civita e dichiarata capitale del Giudicato.
Nel 1296, morto l'ultimo giudice Nino Visconti, la Gallura passò sotto il dominio di Pisa e vi rimase fino alla conquista spagnola del 1324.
Gli Spagnoli instaurarono un regime feudale e Olbia-Civita, che sotto i Pisani aveva preso il nome di Terranova a causa di un'ulteriore ricostruzione, fu baronia poi marchesato. Ma il commercio con la Spagna privilegiava i porti della costa occidentale mentre quello di Olbia fu quasi abbandonato provocando una nuova, lunga fase di decadenza della città che durò fino a metà del XIX secolo.
Nel 1870 fu riqualificato il porto, nel 1881 la città fu collegata a Cagliari dalla ferrovia.
Durante il ventennio vivebano a Torrenova molti antifascisti che furono ovviamente esposti a episodi di violenza come il raid di duecento squadristi che nel 1922 giunsero di notte da Civitavecchia e si scatenarono sugli antifascisti radunandoli in piazza e sottoponendoli al barbarico supplizio dell'olio di ricino.
Durante la seconda guerra mondiale la città contò molte perdite umane fra le quali quelle dovute al bombardamento alleato del 14 maggio 1943.
Dopo la guerra la città, che dal 1939 aveva riavuto il nome di Olbia, conobbe una buona ripresa soprattutto grazie alla riqualificazione turistica della costa e la popolazione passò dai dodicimila abitanti del periodo bellico agli attuali sessantunomila.

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