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Ifimedia



Innamorata di Posidone, prese l'abitudine di recarsi sulla riva del mare dove prendeva con le mani l'acqua per versarsela in grembo. In questo modo rimase incinta e nacquero i giganti Oto ed Efialte.
In un'altra versione del mito, seguita da Igino (28), Ifimedia è figlia di Posidone e i giganti sono figli di Aloeo.
Diodoro Siculo presenta un'ulteriore tradizione (proveniente dall'isola di Nasso): qui Ifimedia è moglie di Aloeo e madre di Oto, Efialte e Pancratide.
Ifimedia e Pancratide vengono rapite dai pirati di Nasso e Pancratide diviene moglie di Agassemeno re dell'isola.
Nella Biblioteca di Apollodoro Ifimedia è figlia di Triope, sposa lo zio Aloeo ma viene sedotta da Posidone.
Nell'XI canto dell'Odissea l'ombra di Ifimedia compare fra quelle delle donne famose che Persefone mostra a Ulisse sceso nell'Oltretomba per consultare l'indovino Tiresia sul proprio destino.


Riferimenti letterari:
  • Odissea
  • Ovidio - Metamorfosi
  • Igino - Fabulae
  • Pseudo-Apollodoro - Biblioteca


  • Indice sezione