La festa dei Matralia si celebrava l'11 giugno ed era dedicata alla Mater Matuta, in origine dea dell'aurora.
Le matrone romane portavano in braccio e vezzeggiavano non i propri figli ma quelli delle sorelle. Una schiava veniva introdotta nel tempio della dea per essere percossa e poi cacciata.
Si ritiene che la spiegazione di questi rituali sia da ricercarsi nell'antichissima tradizione indoeuropea: infatti nella mitologia vedica la dea Aurora allatta e vezzeggia il bambino di sua sorella la Notte ed il sorgere del sole è inteso come un violento allontanamento delle tenebre, ritualizzato nella festa romana dalla schiava cacciata dal tempio.
Nei Fasti Ovidio, che non poteva sapere nulla della cultura indoeuropea, cerca le origini dei Matralia nel mito greco di Leucotea, nutrice di suo nipote Bacco.

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Riferimenti letteratura:

Ovidio - Fasti

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