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PUBLIO OVIDIO NASONE
FASTI
LIBRO PRIMO
Apertura programmatica: canterò, dice il Poeta, i tempi, le cause e i segni delle festività dell'anno latino, dove i tempi sono le date, le cause sono gli eventi che nelle festività si celebrano e i segni sono quelli astrologici che scandiscono il calendario.
L'opera è dedicata a
Giulio Cesare Germanico
, figlio di
Druso
, uno dei protagonisti degli eventi militari dell'epoca, al quale
Ovidio
promette di cantare anche le glorie familiari.
Dopo la premessa dedicatoria, l'autore da inizio alla sua esposizione parlando del primo calendario romano, quello istituito da
Romolo
che considerava l'anno di dieci mesi.
Il primo mese era dedicato a
Marte
, il secondo a
Venere
(probabilmente derivando Aprile da
Aphrodites
), il terzo mese (maius) era dedicato agli anziani (maiores) e il quarto (iunius) ai giovani (iuniores), i rimanenti prendevano il nome dalla numerazione (quintilis, sextilis, ecc.)
Numa
antepose a questi mesi altri due, il primo dedicato a
Giano
ed il secondo ai defunti.
I giorni dell'anno erano distinti in fasti (nei quali si poteva esercitare l'attività giudiziaria) e nefasti nei quali i tribunali non potevano operare.
Nell'arco di ogni mese cadevano le Calende sacre a
Giunone
, le Idi sacre a
Giove
e le None prive di tutela. A ciascuna di queste tre ricorrenze seguiva una "giorno nero" nel quale si ricordavano tristi eventi causati dall'avversione di
Marte
.
Mentre il Poeta riflette sull'inizio dell'anno nel mese sacro a
Giano
il dio bifronte gli appare miracolosamente e gli spiega che il suo aspetto è un ricordo di quando in tempi antichissimi egli non aveva figura e corrispondeva al
Caos
, quando i quattro elementi erano uniti in un'unica massa informe. Inoltre egli presiede a tutti gli inizi e a tutte le fini, governa tutte le porte e, portinaio della sede degli dei, vede contemporaneamente ciò che vi è dentro e ciò che vi è fuori.
Incoraggiato dall'atteggiamento benevolo del dio,
Ovidio
chiede perché l'anno inizia in inverno e non in primavera.
Giano
spiega che in questo modo l'inizio dell'anno coincide con quello del "sole nuovo" (solstizio di inverno).
La conversazione fra il poeta ed il dio prosegue e se ne evince che il 1° gennaio segnava formalmente l'inizio dell'anno giudiziario e rappresentava in genere l'auspicio di un anno propizio per tutte le attività.
A proposito dello scambio tradizionale dei doni
Giano
spiega che datteri e fichi servono per augurare un dolce anno ma a questo valgono ancora di più i doni in denaro perché da quando
Roma
è diventata così potente nulla è più dolce per gli uomini della ricchezza e, per paragone, il dio ricorda la semplicità dei tempi arcaici con allusioni a
Cincinnato
e a
Fabrizio Luscino
.
Giano
parla dell'arrivo di
Saturno
che risalì il
Tevere
su un'imbarcazione e della sua sede sul colle che in suo onore fu detto
Gianicolo
.
Le porte del tempio di
Giano
venivano aperte durante le guerre per facilitare il rientro dei soldati e chiuse in tempo di pace perché essa non possa uscirne.
Il colloquio con
Giano
si conclude con un'invocazione al dio per la pace e per i Cesari che l'hanno raggiunta.
Quattro giorni dopo le calende di Gennaio cadono le none in cui si celebrano i
riti agonali
per propiziare
Giano
. Il nome di questi riti derivava dal verbo
ago
(agisco) con riferimento al sacerdote che offriva sacrifici o al termine greco
agonia
riferito alla morte delle vittime. Ma nei tempi antichi le cerimonie erano incruente, venivano offerti farro, sale e ghirlande di fiori.
Successivamente invalse l'uso di sacrificare a
Cerere
una scrofa (perché rovina i germogli del grano), a
Bacco
un caprone che bruca la vite.
Il sacrificio bovino risale al mito di
Aristeo
che aveva involontariamente provocato la morte di
Euridice
ed era stato punito dalle
ninfe
con lo sterminio delle sue api. Interrogando
Proteo
apprese che uccidendo un bue e seppellendolo le api sarebbero rinate dalle sue carni.
Ancora: si uccidono pecore per punire quella che brucò le verbene (il mito di riferimento non è noto), si offre in
Persia
un cavallo al veloce
Iperione
perché non abbia una vittima più lenta di lui, con la morte di una cerva si ricorda l'episodio di
Ifigenia
salvata da
Diana
.
I
Sapei
(popolazione della
Tracia
) offrivano viscere di cane.
A
Priapo
si sacrifica un asino in ricordo di un antico convito di divinità campestri quando l'asino di
Sileno
svegliò con i suoi ragli la
ninfa
Lotis
che stava per essere violentata nel sonno da
Priapo
.
Anche gli uccelli vengono immolati, le colombe a
Venere
, le oche a
Iside
, il gallo alla dea
Notte
.
L'11 gennaio si celebravano i
riti Carmentali
dedicati a
Carmenta
madre di
Evandro
, colonizzatore arcaico del
Lazio
. Nello stesso giorno si festeggiava anche
Giuturna
, sorella di
Turno
, alla quale erano dedicati un tempio nel
Campo Marzio
e la
Fonte Giuturna
.
Carmenta
ed
Evandro
furono esiliati dall'
Arcadia
. La dea profetica consolò il figlio ricordandogli che non aveva colpe e che subiva lo stesso destino toccato a
Cadmo
, a
Tideo
, a
Giasone
.
Giunti alle rive laziali risalirono il
Tevere
fin quando
Carmenta
ordinò al timoniere di fermare la nave e colta da delirio profetico predisse la grandezza della città che sarebbe sorta in quei luoghi e, ovviamente, la gloria di
Augusto
e della sua famiglia.
Evandro
e la sua gente cominciarono quindi a costruire le loro case in quel sito e non molto tempo più tardi vi giunse
Ercole
conducendo il bestiame preso a
Gerione
. Mentre
Ercole
era ospite di
Evandro
, il feroce
Caco
rubò due suoi tori e li nascose spingendoli in un antro all'indietro per confondere le orme.
Caco
viene descritto di orribile aspetto e di corpo immane, figlio di
Vulcano
, viveva in una spelonca ingombra di ossa umane delle sue vittime.
Ercole
udì i muggiti dei suoi bovini e rovesciato l'enorme masso con il quale
Caco
aveva chiuso l'entrata dell'antro affrontò l'orrido ladro. Come il padre,
Caco
aveva la capacità di emettere fiamme dalla bocca ma non gli servì contro la forza sovrumana di
Ercole
che lo uccise con pochi colpi di clava.
Dopo la vittoria l'eroe sacrificò a
Giove
uno dei tori recuperati e costruì l'
Ara Massima
nel luogo dove sarebbe sorto il
Foro Boario
.
Alle Idi di Gennaio si ricordava la remissione del potere al senato e al popolo da parte di
Ottaviano
e il conseguente conferimento del titolo di
Augusto
, il più importante e nobile dei
cognomina
attribuiti agli uomini politici romani.
Il 15 gennaio si completava la celebrazione dei
riti carmentali
. Le matrone venivano trasportate in carri detti
carpenti
e quando questo onore fu loro tolto abortirono in massa per protestare.
Venivano festeggiate anche le dee
Porrima e Postverta
, sempre associate a
Carmenta
, divinità profetiche (l'una conosce il passato, l'altra il futuro) e protettrici del parto.
Il 16 gennaio era consacrato alla
Concordia
che aveva un
tempio nel Foro
, tradizionalmente dedicato da
Marco Furio Camillo
in occasione della riconciliazione fra
patrizi
e
plebei
(Leggi Licinie-Sestie del
367 a.C.
)
Ovidio
parla anche della ricostruzione del
tempio della Concordia
iniziata per volontà di
Tiberio
(
7 a.C.
) per celebrare la sua campagna in
Germania
.
Diversamente dalle feste fin qui citate quella della seminagione non aveva una data fissa ma era una festa mobile in funzione del clima della stagione.
Il 27 gennaio era la ricorrenza della ricostruzione del
tempio dei Dioscuri
presso la
Fonte Giuturna
voluta da
Tiberio
e
Druso
nel
6 d.C.
Il 30 gennaio si ricordava la consacrazione dell'
Ara Pacis
(
9 a.C.
)
Il primo libro dell'opera si conclude con una breve invocazione alla Pace ed una lode alla casa di
Augusto
che della pace era fautrice.
LIBRO SECONDO
Invocazione del favore di
Augusto
verso l'opera.
Etimologia di Febbraio. Erano dette
Februe
le cerimonie di purificazione, in particolare quelle relative agli oggetti usati nei sacrifici. Il nome sarebbe stato assegnato al mese perchè in febbraio si svolgevano i
Lupercali
che erano considerati anche un rito di purificazione; i
Luperci
infatti
purificavano
i passanti battendoli con le corregge ricavate dalla pelle degli animali sacrificati.
Esempi mitologici di purificazione:
Patroclo
,
Peleo
,
Egeo
,
Alcmeone
: tutti purificati con acque fluviali, anche esse dette
Februe
.
Nell'antichità febbraio era l'ultimo mese dell'anno (gennaio era il primo) ed il 23 febbraio si celebravano i
Terminali
, dedicati al dio
Termine
. Gennaio e Febbraio furono uniti dai
decemviri
.
1 Febbraio.
Il primo giorno del mese era considerato anniversario della fondazione di un antico tempio a
Giunone Sospita
(fondatrice), poi distrutto dal tempo.
Lode ad
Augusto
, rifondatore di templi.
Nella stessa data si festeggiava
Elerno
(nume non altrimenti noto) al quale era sacro un boschetto presso la foce del
Tevere
, e si offrivano sacrifici nell'atrio del
tempio di Vesta
dove si credeva situata la tomba di
Numa Pompilio
.
2, 3 Febbraio.
Riferimenti astronomici: tramonto totale della costellazione della Lira e parziale di quella del Leone.
4 Febbraio.
Tramonto della costellazione del Delfino.
Favola di
Arione di Lesbo
salvato da un delfino.
5 Febbraio.
Data in cui era stato attribuito ad
Augusto
il titolo di Padre della Patria. Grandi adulazioni da parte di
Ovidio
.
Comparazione fra
Romolo
ed
Augusto
,
Augusto
ingrandì a dismisura il dominio di
Roma
ed emise leggi giuste, ecc.ecc.
L'entrata in Acquario prelude alla primavera.
6, 7, 8, 9, 10 Febbraio.
Inizio della primavera ma rimangono ancora giorni freddi.
11, 12 Febbraio.
Favola dell'Orsa Maggiore. La
ninfa
Callisto
, sedotta da
Giove
partorisce
Arcade
e viene tramutata in orsa dalla gelosia di
Giunone
. Ripara nella foresta e quindici anni dopo sta per essere trafitta dal figlio quando entrambi sono rapiti in cielo a formare la costellazione dell'Orsa.
13 Febbraio.
Festa di
Fauno
, mitico re del
Lazio
al quale era dedicato un tempio sull'
Isola Tiberina
.
Nella stessa data si commemorava la strage dei
Fabii
, ad opera dei
Veienti
, sul fiume
Cremera
.
I trecentosei
Fabii
uscirono dalla
Porta Carmentale
, poi ritenuta di cattivo augurio, per presidiare
Roma
contro i
Veienti
.
Dopo una prima vittoria furono attirati in un agguato e trucidati (strage del
Cremera
); della famiglia si salvò solo un fanciullo, rimasto a casa perchè troppo giovane, che continuò la stirpe dei
Fabii
.
14 Febbraio.
Origine delle costellazioni del Corvo, del Cratere e del Serpente.
Incaricato da
Apollo
di portare acqua per un rito il corvo volò via con un cratere ma indugiò a lungo attendendo che i fichi di un albero maturassero. Saziatosi tornò con un serpente al quale dette la colpa del suo ritardo.
Apollo
comprese che mentiva e lo punì.
15 Febbraio.
I
Lupercali
, in onore di
Fauno
.
Ovidio
fa risalire le origini del rito all'
Arcadia
mitica (e confonde
Fauno
con il greco
Pan
).
Evandro
avrebbe portato il culto di
Pan
nel
Lazio
.
Scene pastorali degli abitanti del
Lazio
preromano. La nudità arcaica di quei pastori ricordata nel rito dei
Lupercali
. Una favola satirica:
Fauno
si sarebbe innamorato di
Onfale
, compagna di
Ercole
ed introdottosi di notte nella dimora dei due cerca nel buio la donna per unirsi a lei ma
Ercole
vestiva da donna com'è noto in compagnia di
Onfale
e l'ardore di
Fauno
sbaglia obiettivo con conseguente figuraccia del dio. Da quella volta
Fauno
odiò gli indumenti e pretese che i suoi fedeli svolgessero nudi i riti a lui dedicati. Un accenno alla vicenda di
Romolo
e
Remo
: durante i
Lupercali
, mentre si esercitavano nudi con l'arco e con altri sport sono chiamati a catturare dei ladri di bestiame. Corrono immediatamente nudi come sono dietro ai ladri ed il primo a raggiungerli è
Remo
con i suoi compagni, vincendo come trofeo la vittima dei
Lupercali
(una capra).
In pratica un'altra possibile motivazione, per
Ovidio
, della nudità dei
Lupercali
è il ricordo di questo episodio.
Per spiegare il nome dei
Lupercali
Ovidio
riprende dal principio la leggenda dei gemelli narrandola in forma poetica.
Il nome dei
Lupercali
deriverebbe dalla Lupa nutrice dei gemelli.
Altra possibile derivazione, più complessa, dell'appellativo greco
Liceo
di
Pan
(corrispondente a
Fauno
): Lycos in greco significa lupo.
L'usanza dei
Lupercali
di sferzare le passanti per propiziare la fecondità risalirebbe ad un analogo rito miracoloso voluto da
Giunone Lucina
ai tempi di
Romolo
. Per ordine della dea un
augure
sferzò la schiena delle donne romane che soffrivano di sterilità con corregge ricavate dalla pelle di un caprone sacrificato.
Riferimenti astronomici: il sole entra nella costellazione dei Pesci. L'origine leggendaria dei Pesci: un giorno
Venere
fuggiva con il piccolo figlio
Cupido
il gigante
Tifone
; giunta alle sponde dell'
Eufrate
si tuffò nel fiume venendo subito soccorsa da due pesci gemelli. I pesci furono premiati con la loro trasformazione in stelle.
16, 17 Febbraio.
Il 16 Febbraio non è festivo.
Il 17 Febbraio è consacrato a
Quirino
, divinazione di
Romolo
.
Ovidio
cerca l'etimologia di
Quirino
nella città di
Curi
o nel nome arcaico di un'arma (curis).
In quel giorno si commemorava l'apoteosi di
Romolo
, improvvisamente assunto in cielo dagli dei mentre dettava leggi nella
Palude della Capra
. Anche
Ovidio
riprende la tradizione per cui i Senatori furono sospettati di averlo eliminato finchè
Giulio Proculo
non raccontò la sua visione di
Romolo
divinizzato che ordinava ai suoi concittadini di far grande la città.
Lo stesso giorno era detto anche festa degli sciocchi (altrove dei ritardati) perchè era il limite ultimo per celebrare la festa mobile dei
Fornacali
, dedicata alla dea
Fornace
che presiedeva alla tostatura dei cereali.
18, 19, 20, 21 Febbraio.
Le cerimonie
Ferali
e in particolare le
Parentali
(13 - 21 Febbraio) dedicate alle anime dei morti (
Lemuri
): le buone erano dette
Lari
o
Mani
e adorate come divinità domestiche; le cattive dette Larve si credeva vagassero come spettri.
Il rito dedicato ai morti era semplice, con offerte di pane, vino, viole, grano e sale e con preghiere e versi.
L'origine di quelle feste è attribuita a
Enea
che dedicava un pietoso rito alla memoria del padre
Anchise
.
Quando le guerre avevano distolto l'attenzione dei
Romani
da queste commemorazioni si erano avuti prodigi nefasti ed apparizioni di spettri.
E' comunque sconsigliato sposarsi in questi giorni, si chiudono i templi e non si offre incenso alle are.
Si celebra un rito in onore della dea
Tacita
, o
Muta
, madre dei
Lari
.
Il rito è strano e la spiegazione un pò complicata: il rito è celebrato da una vecchia che senza parlare prepara e beve un intruglio a base di vino, fave, pesce ed altro. L'origine risale al mito di
Giuturna
, sorella di
Turno
,
ninfa
italica, poi dea delle fonti. Invaghitosi di lei
Giove
convinse le sorelle ad aiutarlo a catturarla ma la pettegola
Lara
, sorella di
Giuturna
, non mantenendo il segreto svelò il piano preparato.
Giove
la punì privandola della lingua e condannandola a vivere nell'
Ade
. Inoltre
Mercurio
mentre la accompagnava al suo destino la violentò: ne nacquero due gemelli, i
Lari
dei crocicchi che vegliano su
Roma
.
22 Febbraio.
Le
Caristie
: dopo le
Parentali
i parenti ed i congiunti si riunivano in banchetto cessando le discordie nel ricordo dei morti.
Giornata dedicata alla concordia ed all'allegria.
23 Febbraio.
Le
Feste Terminali
, dedicate alla divinità romana
Termine
, dio dei confini e delle pietre terminali.
I proprietari dei campi confinanti si raccoglievano a sacrificare intorno al sasso terminale. Si accenna alla sesta pietra miliare sulla
via Laurentina
con cui terminava l'antico territorio di
Roma
.
24 Febbraio.
Commemorazione della fuga di
Tarquinio il Superbo
(
Regifugium
).
Tarquinio il Superbo
era uomo iniquo ma militarmente valoroso, aveva conquistato alcune città fra cui
Gabii
, presa a tradimento.
Sesto
figlio di
Tarquinio
si insinuò fra gli abitanti di
Gabii
fingendosi scacciato dal padre, accolto benevolmente riuscì a guadagnare prestigio nella città, infine ne fece uccidere i capi. Qualche tempo dopo, come racconta anche
Livio
, violentò
Lucrezia
, moglie di
Collatino
che si uccise per il disonore. La vendetta di
Collatino
e di
Bruto
gli fu fatale ed i
Tarquini
vengono cacciati da
Roma
.
25, 26 Febbraio.
Le rondini ritornano con la primavera.
27, 28 Febbraio.
Le feste
Equirie
, istituite da
Romolo
in onore di
Marte
.
Con queste termina il mese ed il secondo libro dei Fasti.
LIBRO TERZO
Il mese di Marzo prende il nome dal dio
Marte
, del quale
Ovidio
in apertura chiede la benevolenza per la sua opera.
Riprende il mito di
Rea Silvia
amata nel sonno da
Marte
. L'incontro avviene mentre la
vestale
si recava al fiume a prendere acqua per purificare l'altare. C'è la stessa immagine in
Properzio
a proposito di
Tarpea
. La brezza la induce al sonno mentre riposa e
Marte
la vede e se ne invaghisce. Al risveglio
Rea Silvia
ha sognato due palme, una maggiore dell'altra, cariche di frutti, contro le quali
Amulio
sguainava la spada. Le palme erano difese da una lupa e da un picchio.
Condanna dei gemelli da parte di
Amulio
. La Lupa ed il Picchio.
Larenzia
e
Faustolo
. Giovinezza dei gemelli.
Romolo
uccide
Amulio
e ripristina il regno di
Numitore
.
Fondazione di
Roma
, morte di
Remo
.
Romolo
dedica a
Marte
il primo mese dell'anno romano.
L'anno romano era di dieci mesi.
Creazione delle tre Tribù:
Ramni
,
Tiziensi
e
Luceri
.
Ai tempi di
Ovidio
rimanevano segni tradizionali del vecchio calendario (nel quale l'anno iniziava da Marzo): il primo Marzo i
Flamini
rinnovavano le fronde di alloro che adornavano le loro case; altrettanto avveniva per i serti dei templi. Si rinnovava il fuoco nel tempio di
Vesta
.
Numa Pompilio
fu il primo ad accorgersi di due mesi mancanti ma solo
Giulio Cesare
riformò esattamente il calendario.
1 Marzo.
Colloquio immaginario di
Ovidio
con
Marte
.
Ovidio
gli chiede perchè un nome così virile sia onorato dalle matrone (nelle feste
matronali
).
Marte
racconta la vicenda del
ratto delle Sabine
. Anche qui la festa preparata da
Romolo
è in onore di
Conso
.
Marte
ricorda l'intervento delle
Sabine
rapite per fermare la guerra fra i
Romani
ed i
Sabini
, a questo intervento si fa risalire l'origine delle feste
matronali
, celebrate appunto alle calende di Marzo (mese sacro a
Marte
).
Apostrofe a
Egeria
, moglie di
Numa
, che dopo la morte del marito fu mutata in fonte, nel bosco sacro di
Diana
. Un bosco nella valle aricina, evoca
Ovidio
, dove scorre la fonte sacra. Spesso vi si recano in pellegrinaggio donne esaudite nei voti.
Ricordo dei tempi di
Numa
e dei consigli di
Egeria
. Le leggi del secondo re tese a moderare la belligeranza dei
Romani
ed a promuovere la religione.
La leggenda dell'
ancile
: durante il regno di
Numa
Giove
si adirò e cominciarono a cadere fulmini dal cielo.
Egeria
consigliò a
Numa
di chiedere aiuto ai numi silvestri
Fauno
e
Pico
per placare l'ira di
Giove
, tuttavia il re avrebbe potuto ottenere il loro aiuto solo catturandoli.
Numa
si apposta nel bosco dove vagano i due numi e li attrae con offerte di vino per poi catturarli addormentati dopo le libagioni. Ottiene da
Fauno
e
Pico
che recitino un rituale misterioso che ha il potere di far scendere
Giove
sulla terra, al loro cospetto.
Giove
chiede a
Numa
un sacrificio umano ma il re cerca astutamente di eludere la richiesta finchè
Giove
divertito non placa la propria ira. Inoltre promette a
Numa
un segno certo di comando. Il mattino seguente cade l'
ancile
dal cielo. Per evitare il furto della reliquia
Numa
ne fa fare undici copie da un artefice di nome
Mamurio
che chiede come sola ricompensa di essere ricordato nel rito dei sacerdoti
Salii
.
2, 3, 4 Marzo.
Tramonto di uno dei Pesci.
5 Marzo.
Tramonto della stella Astofilace o Boote.
Leggenda della stella del Vendemmiatore.
Bacco
invaghitosi del giovinetto
Ampelo
lo trasse in cielo quando cadde mentre vendemmiava.
6 Marzo.
Le
Vestali
offrono un sacrificio per commemorare l'anniversario del restauro del tempio di
Vesta
voluto da
Augusto
.
Apoteosi di
Augusto
.
7 Marzo.
Consacrazione del tempio di
Veiove
(dio della vendetta).
Sorge la costellazione di
Pegaso
, la cui origine leggendaria risale al noto cavallo alato di
Bellerofonte
.
8 Marzo.
Sorge la Corona, di cui si narra l'origine.
Arianna
figlia di
Minosse
re di
Creta
aiutò
Teseo
nell'impresa del
Labirinto
. Abbandonata da
Teseo
fu sposata da
Bacco
che la tradì a sua volta. Impietosito dal pianto di
Arianna
il dio la portò in cielo con il nome di Libera e ne mutò la Corona (dono nuziale di
Venere
) in una costellazione.
9, 10, 11, 12, 13, 14 Marzo.
Celebrazione delle nuove
Equirie
nel
Campo Marzio
.
Istituite da
Romolo
si tenevano il 27 Febbraio e il 14 Marzo.
15 Marzo.
Festa di
Anna Perenna
, celebrata non lontano dal
Tevere
, grande baldoria all'aperto, con vino a fiumi.
Anna Perenna
era la sorella della regina
Didone
. Alla morte di
Didone
il re numida
Iarba
, che era stato pretendente respinto dalla regina invade
Cartagine
ed
Anna Perenna
viene esiliata. Ripara presso
Batto
, re dell'isola di
Malta
, ma deve fuggire dopo tre anni perchè perseguitata da
Pigmalione
, re di
Tiro
. Naufraga sulle rive del
Lazio
dove incontra
Enea
che ha sposato
Lavinia
e regna sulla nuova città di
Lavinio
.
Enea
la ospita in nome del suo passato amore per la sorella ma
Lavinia
è gelosa e trama di eliminarla. Avvertita in sogno dall'ombra di
Didone
del pericolo
Anna
fugge di nuovo ma cade nel
fiume Numicio
. Il nume del fiume la rende una
ninfa
e la tiene con se.
In altre versioni del mito citate da
Ovidio
Anna Perenna
è identificata con la luna, con
Temi
dea della giustizia, con
Io
amata da
Giove
e tramutata in vacca da
Giunone
o con la figlia di
Atlante
. Infine una versione in cui
Anna
era una vecchietta benefattrice dei poveri alla quale il popolo aveva dedicato una statua.
A questa vecchia si riferisce anche una favola in cui
Marte
cerca il suo aiuto per ottenere le grazie di
Minerva
. La vecchia cerca di evitare il mandato ed infine dichiara di aver compiuto l'incarico ma ad aspettarlo nel letto
Marte
trova la stessa vispa vecchietta. Fu deriso per questo da
Venere
e da
Minerva
. Da allora questo scherzo è ricordato in versi osceni cantati dalle fanciulle nella festa di
Anna Perenna
. Si accenna all'uccisione di
Cesare
avvenuta il 15 Marzo del
44 a.C.
ed alla vendetta tratta a
Filippi
da
Augusto
sui cesaricidi.
16 Marzo.
Sorge lo Scorpione.
17 Marzo.
La festa dei
Liberalia
, in onore di
Bacco
, detto
Libero
.
Si accenna al mito di
Semele
, madre di
Bacco
morta per aver voluto contemplare gli attributi divini del suo amante
Giove
.
Bacco
venne al mondo dalla coscia del padre, dove
Giove
si era fatto cucire il feto estratto dal corpo di
Semele
. Si accenna ai mitici re
Penteo
e
Licurgo
, nemici di
Bacco
. Dalla favola di
Sileno
, compagno di
Bacco
che viene aggredito dai calabroni mentre cerca di rubare il miele da un favo,
Ovidio
deriva l'usanza di mangiare in questa occasione focacce con il miele.
In questo giorno indossavano la toga virile i sedicenni.
Origine della costellazione dello Sparviero: durante la lotta fra gli dei e i
Titani
esisteva un mostro, metà toro e metà serpe: il destino voleva che chi ne avesse bruciate le viscere avrebbe vinto la guerra. Il mostro viene ucciso dal gigante centimane
Briareo
ma
Giove
invia uno sparviero e sottrae le viscere quindi premia il rapace mutandolo in costellazione.
18, 19, 20, 21, 22 Marzo.
Cinque giorni consecutivi di feste in onore di
Minerva
, le
Quinquatrie
. Nel primo giorno erano proibiti i giochi violenti, nei quattro successivi si svolgevano gare nell'arena. I giovani pregavano la dea per ottenere la sapienza. Era onorata dalle filatrici, dai tintori e dagli artigiani del cuoio.
23 Marzo.
Il sole nella costellazione dell'Ariete. L'origine mitica della costellazione è nella leggenda del montone di
Frisso
e di
Elle
.
Frisso
ed
Elle
erano figli di
Atamante
e della dea
Nefele
(la nuvola).
Ino
moglie di
Atamante
ordisce un inganno perchè i due giovani vengano sacrificati ma la madre
Nefele
interviene mandando in loro aiuto un montone volante dal vello d'oro. Durante il volo
Elle
precipitò nel mare cui diede il nome di
Ellesponto
mentre
Frisso
giunse sulle rive della
Colchide
dove il montone si trasformò in astro.
24, 25, 26 Marzo.
Equinozio di primavera.
27, 28, 29, 30 Marzo.
Festa di
Giano
, della
Concordia
, della salute romana e della pace.
31 Marzo.
Festa della Luna, con cui termina il mese.
LIBRO QUARTO
Proemio.
Dialogo con
Venere
, alla quale è sacro il mese di Aprile. Esaltazione di
Cesare
, discendente da
Venere
.
Romolo
discendeva da
Venere
in quanto suo nonno
Numitore
, attraverso la serie dei re albani discendeva da
Enea
, figlio della dea.
Serie dei re albani:
Enea
,
Iulo
, Postumo, detto
Silvio
,
Latino
,
Alba
,
Epito
,
Capi
,
Tiberino
,
Agrippa
,
Remolo
,
Aventino
,
Proca
,
Numitore
,
Lauso
.
Qui il figlio di
Numitore
si chiamava
Lauso
e viene ucciso da
Amulio
.
Ovidio
divaga sulle molte connessioni fra gli eroi greci e l'
Italia
:
Evandro
,
Ercole
,
Ulisse
,
Telegono
,
Aleso
,
Antenore
,
Diomede
,
Solimo
(fondatore di
Sulmona
).
Inno a
Venere
, dea dell'amore.
1 Aprile.
Festa di
Venere Verticordia
e della
Fortuna virile
. Qui
Venere
è vista come protettrice delle fanciulle e del loro pudore. Tramonto dello Scorpione.
2 Aprile.
Tramonto delle Pleiadi.
Se ne vedono sei su sette, o perchè
Merope
si cela per la vergogna di essersi unita col mortale
Sisifo
, o perchè
Elettra
si nasconde per non vedere la rovina di
Troia
che fu fondata da suo figlio
Dardano
.
3, 4 Aprile.
Le feste
Megalesi
in onore di
Cibele
, duravano fino al 10 Aprile.
La festa comprendeva un rito molto rumoroso: i sacerdoti della dea, gli eunuchi detti Galli, facevano grande strepito con timpani e bronzi. La tradizione risale al mito di
Saturno
che mangiava i figli,
Cibele
sua moglie (era infatti identificata con
Rea
) per nascondere l'ultimo nato
Giove
lo nasconde presso il
Monte Ida
, i cui fragori vulcanici coprivano i vagiti. Altri sacerdoti, detti
Coribanti
, danzavano come invasati.
I sacerdoti eunuchi derivano invece dal mito di
Atti
, un giovane favorito della dea che ne contravvenne agli ordini accoppiandosi con una
ninfa
, pentito si punì da solo, privandosi degli attributi virili. Il culto di
Cibele
è originario della
Frigia
, secondo
Ovidio
la sua statua fu portata a
Roma
da
Pergamo
cinquecento anni dopo la fondazione, su ordine di un oracolo.
Ovidio
riporta l'episodio, citato anche da
Svetonio
, di
Claudia Quinta
, che quando la nave che porta la statua si incaglia nel
Tevere
prega la dea di seguirla se la sua castità è degna di lei e da sola e senza sforzo traina la nave.
5 Aprile.
Dedicazione di un tempio della fortuna pubblica sul
Quirinale
.
6, 7, 8, 9 Aprile.
Il 6 Aprile, terzo giorno delle
Megalesi
si celebravano i ludi, rappresentazioni sceniche e corse nel circo. Nello stesso giorno ricorreva l'anniversario della vittoria di
Cesare
sui pompeiani, a
Tapso
, nell'
Africa
, che egli però celebrava come vittoria su
Giuba
, re di
Numidia
ed alleato dei pompeiani.
10 Aprile.
Ultimo giorno delle
Megalesi
, corse dei cocchi.
11, 12 Aprile.
Le feste
Ceriali
in onore di
Cerere
, dea dell'agricoltura.
Si attribuiva a
Cerere
l'aver insegnato agli uomini a coltivare la terra. La
Sicilia
è sacra alla dea, perchè luogo del ratto di
Proserpina
(figlia di
Cerere
) ad opera di
Plutone
.
Ovidio
racconta, intrecciandoli, il mito di
Proserpina
e quello di
Trittolemo
. Durante un banchetto degli dei, in
Sicilia
,
Proserpina
si allontana per cogliere fiori e viene rapita da
Plutone
.
Cerere
la cerca per tutta la
Sicilia
e, giunta la notte sosta ad
Eleusi
con sembianze di vecchia. Qui incontra
Celeo
, padre di
Trittolemo
, che la vuole ospitare nella sua casa.
Trittolemo
, bambino, è malato e moribondo, ma basta un bacio di
Cerere
per salvarlo. Durante la notte
Cerere
, grata per l'ospitalità, decide di far dono al bimbo dell'immortalità, ed inizia uno strano rito, alla fine del quale pone il bimbo sul fuoco, ma
Metanira
, madre di
Trittolemo
, spaventata, interrompe il rito, privando involontariamente il figlio del dono divino.
Cerere
allora commuta il dono e dispone che
Trittolemo
sia il primo ad arare e a seminare la terra. Quindi riprende la ricerca finchè il Sole non le rivela il destino della figlia.
Cerere
allora si reca da
Giove
(padre di
Proserpina
) per ottenere aiuto.
Giove
scusa con la passione l'atto di
Plutone
e le dice che infondo si tratta di un ottimo partito. Tuttavia se
Cerere
vuole riaverla
Giove
tenterà purchè, durante il tempo trascorso negli inferi,
Proserpina
sia rimasta digiuna.
Giove
invia
Mercurio
a controllare, ma la fanciulla ha rotto il digiuno con tre acini di melograno.
Giove
allora dispone che
Proserpina
rimanga sposa di
Plutone
, ma trascorra sei mesi l'anno nel cielo insieme alla madre.
14 Aprile.
Anniversario della vittoria di
Augusto
su
Lucio Antonio
, fratello di
Marco
, presso
Castelfranco
, durante la
guerra di Modena
.
15, 16 Aprile.
Altra festa delle
Curie cittadine
e sacrifici di vacche gravide nel tempio di
Giove
sul
Campidoglio
.
L'usanza sarebbe stata istituita da
Numa Pompilio
che con simili sacrifici richiestigli da
Pan
aveva scongiurato una carestia.
Il 16 Aprile ricorreva l'assegnazione del titolo di
Imperator
perenne ad
Augusto
.
17, 18 Aprile.
Tramonto delle
Iadi
.
Ultimo giorno delle
Ceriali
, con corse di cavalli nel circo e caccia alle volpi, con fiaccole accese attaccate alla coda.
Ovidio
racconta una storiella tradizionale di
Carsoli
: un ragazzino, catturata una volpe le aveva legato della paglia alla coda dandole fuoco. Fuggendo la bestia aveva incendiato i campi.
20 Aprile.
Il Sole esce dall'Ariete ed entra nella costellazione del Toro.
21 Aprile.
La festa di
Pale
, dea della pastorizia. Era usanza saltare dei fuochi e spruzzarsi d'acqua. Fuoco ed acqua sono certamente riferiti alla purificazione ma l'origine esatta di questo rito sembra sfuggire anche ad
Ovidio
. Fra le molte ipotesi
Ovidio
sceglie quella che meglio si riallaccia al natale di
Roma
. I pastori che si trasferivano nella nuova città distruggevano con il fuoco i loro " rustici tetti ".
Ovidio
riprende qui la narrazione della fondazione leggendaria dal punto in cui i due gemelli traggono auspici dal volo degli uccelli,
Romolo
sul
Palatino
e
Remo
sull'
Aventino
. Si scava la fossa del " mundus " e si compiono sacrifici.
Qui
Remo
, quando salta le mura criticandone le dimensioni è ucciso da
Celere
, luogotenente di
Romolo
, da questi incaricato di uccidere chiunque le avesse saltate.
Cordoglio di
Romolo
.
22, 23 Aprile.
Feste
Vinali
. In questa occasione si assaggiava il vino nuovo dedicandolo a
Giove
.
Ovidio
fa risalire l'usanza al duello fra il re etrusco
Mezenzio
ed
Enea
.
Mezenzio
aveva accettato di combattere per i
Rutuli
a patto di dividere il loro mosto dell'annata.
Enea
, saputolo, promette a
Giove
il mosto delle viti latine e vince il duello.
24, 25 Aprile.
Tramonto dell'Ariete e levata del Cane. Sacrifici contro la ruggine del grano.
26, 27, 28, 29, 30 Aprile.
Principio delle
feste Florali
in onore di
Flora
, dea della fioritura.
LIBRO QUINTO
Proemio.
Ipotesi sull'etimologia del nome di Maggio.
- Dalla maestà degli dei, con vari riferimenti alla teogonia.
- In onore degli anziani, i padri senatori. Probabilmente stabilito da
Romolo
.
- Da
Maia
, una delle
Pleiadi
, amata da
Giove
e madre di
Mercurio
.
1 Maggio.
Sorge la costellazione della Capra.
Crono
(
Saturno
) divorava i figli man mano che nascevano.
Rea
salvò
Giove
nascondendolo presso il
Monte Ida
dove venne allevato con il latte della capra di
Amaltea
che poi fu mutata in costellazione.
Anniversario della dedicazione di un antico tempio ai
Lari Tutelari
.
Nelle calende di Maggio era stato dedicato anche un tempio alla
Bona Dea
, protettrice della fecondità e della castità, proibito agli uomini. Più tardi però era divenuto luogo delle dissolutezze di dame impudiche. Il tempio era stato dedicato dalla famosa
Claudia Quinta
, poi rifatto da
Livia
, moglie di
Augusto
.
2 Maggio.
Sorgono le
Iadi
. Erano sette
ninfe
che divennero altrettante costellazioni che brillano nella parte anteriore della costellazione del Toro. Si riprende a parlare delle
feste Florali
.
Flora
era una
ninfa
.
Zefiro
la rapì e la fece sua sposa. Con il tocco di un suo fiore misterioso aiutò
Giunone
(adirata perchè
Giove
aveva da solo concepito
Minerva
) a concepire
Marte
senza l'intervento maschile.
Origine dei
giochi Florali
:
Marco Publicio Malleolo
e il fratello
Lucio Publicio Malleolo
,
edili
, multarono chi abusava dei pascoli comuni. Con il ricavato delle multe offrivano un tempio ed i giochi a
Flora
. I
Floralia
divennero annuali con i
consoli
Marco Popilio Lena
e
Lucio Postumio Albino
nel
173 a.C.
3, 4 Maggio.
Sorge la costellazione del Centauro. Il
centauro
Chirone
, saggio educatore di
Achille
, ospita
Ercole
e si ferisce accidentalmente con le sue frecce avvelenate. Muore rimpianto da
Achille
e viene mutato nella costellazione.
5 Maggio.
Sorge la costellazione della Lira.
6 Maggio.
Tramonto dello Scorpione.
7, 8, 9 Maggio.
Festa dei
Lemuri
, o
Mani
, che erano le ombre dei morti. Si credeva si aggirassero per le case dei congiunti e dovevano essere placati con solenni espiazioni.
Usi e supestizioni: si balzava dal letto di notte facendo schioccare le dita per allontanare le ombre dei morti, si gettavano delle fave alle spalle per offrirle alle ombre e si recitava una preghiera per nove volte consecutive.
Origine del nome e della festa dei
Lemuri
:
Faustolo
ed
Acca Larenzia
, dopo i funerali di
Remo
ne videro l'ombra che si lamentava per la sua fine e chiedeva a
Romolo
di dedicare un giorno alla sua memoria.
Romolo
, informato della richiesta, acconsentì dando alla ricorrenza il nome di
Remuria
che col tempo mutò in
Lemuria
. (Ricordare che in
Plutarco
invece
Faustolo
muore nella stessa rissa in cui muore
Remo
).
10, 11 Maggio.
Tramonto di
Orione
. La sua leggenda: in
Beozia
il vecchio
Irieo
ospita tre viandanti che si rivelano essere
Giove
,
Nettuno
e
Mercurio
. Grati per l'ospitalità offrono un premio al vecchio il quale chiede di poter avere un figlio senza interrompere la propria vedovanza. I tre dei spargono il proprio seme sulla pelle di un bue e ne nasce Urione, il cui nome col tempo mutò in
Orione
.
Orione
diventa un grande cacciatore ma la sua superbia offende gli dei che, per punirlo, creano lo Scorpione la cui puntura uccide
Orione
.
12 Maggio.
Anniversario della dedicazione del tempio di
Marte
vendicatore, fondato da
Augusto
in adempimento di un voto fatto a
Filippi
.
13 Maggio.
Sorgono le Pleiadi ed inizia l'estate.
14 Maggio.
Sorge la costellazione del Toro. Sua leggenda:
Giove
innamoratosi di
Europa
prese le sembianze di un toro per rapirla. Traversa il mare con la fanciulla sulla groppa ed approdato a
Creta
riacquista il proprio aspetto ed eleva il Toro a costellazione.
In quel giorno si svolgeva l'antico rito del sacrificio degli
Argei
che vedeva le
Vestali
immolare fantocci di giunco rappresentanti dei vecchi. Pare che l'origine del mito fosse perduta ai tempi di
Ovidio
ma l'autore tenta un'ipotesi. Gli antichi
Greci
venuti ai tempi di
Evandro
e di
Eracle
nel
Lazio
avevano spesso nostalgia della patria e chiedevano, in punto di morte di essere gettati nel
Tevere
perchè il fiume e poi il mare ne riportassero le spoglie sulla spiaggia di
Argo
, ma i superstiti preferivano dare loro regolare sepoltura ed adempiere alla richiesta dei morti gettando nel
Tevere
dei simbolici fantocci.
15, 16, 17, 18, 19 Maggio.
Il 15 Maggio si celebrava l'anniversario della dedicazione di un tempio di
Mercurio
.
Mercurio
che, secondo il mito, da bambino aveva rubato i buoi di
Apollo
nell'isola di
Ortigia
, era pregato da mercanti e truffatori che si purificavano con l'acqua di una fonte presso
Porta Capena
, sacra al dio.
20 Maggio.
Il Sole entra nei Gemelli. Origine della costellazione.
Castore e Polluce
, figli di
Tindaro re di Sparta
e nipoti di
Ebalo
avendo rapita
Febe
e
Ilaira
, figlie di
Leucippo
, si azzuffarono con
Ida
e
Linceo
, figli di
Afareo
ai quali erano state promesse: nella lotta
Castore
fu ferito da
Linceo
e
Linceo
da
Polluce
.
Ida
fu fulminato da
Giove
che era il vero padre dei
Tindaridi
.
Castore
è mortale e
Polluce
no.
Polluce
chiede a
Giove
, ed ottiene, di poter spartire la propria immortalità con il fratello.
21 Maggio.
Terza ricorrenza delle
feste agonali
.
22 Maggio.
La notte seguente spunta il cane di
Erigone
, che è la canicola.
23 Maggio.
Festa dei
Tubilustria
, sacra a
Vulcano
, in cui si purificavano le trombe.
24 Maggio.
Il giorno era contraddistinto dalle lettere Q R C F che si interpretano " Quando Rex Comitiavit Fas ", cioè quando al re era lecito entrare nei Comizi, oppure " Quando Rex Comitio Fugit ", cioè quando il re (dei sacrifici) fugge dal Comizio.
25, 26, 27, 28, 29, 30, 31 Maggio.
Anniversario della dedicazione di un tempio alla
Fortuna Publica Populi Romani
.
Sorge la costellazione dell'Aquila, il " fulvo uccello di
Giove
".
Tramonto di Boote e levata della costellazione di Iante.
LIBRO SESTO
Apparizione al poeta di tre dee,
Giunone
,
Ebe
e
Concordia
che forniscono ad
Ovidio
tre versioni dell'origine del nome del mese di Giugno:
-
Giunone
lo attribuisce a se stessa.
-
Ebe
, figlia di
Giunone
e moglie di
Ercole
, vuole il mese dedicato ai giovani (iunius est iuvenum), così come si è detto in precedenza che Maggio poteva essere il mese degli anziani.
- Secondo la
Concordia
il nome di Giugno ricorderebbe l'unione, cioè la pace, fra i
Sabini
e i
Romani
(iunius a iungendo).
Ovidio
non osa dar torto a nessuna delle tre dee e lascia la questione irrisolta.
1 Giugno.
Festa di
Carna
, dea che serbava sana la carne del corpo umano, qui confusa o fusa con quella di
Cardea
, dea dei Cardini, protettrice della vita domestica.
Cardia - Cardea
è ancora identificata con
Crane
,
ninfa
amata da
Giano
e da questa dotata del potere di proteggere le soglie domestiche. Con questo potere
Crane
salvò
Proca
(re di Alba ed antenato di
Numitore
), che neonato era stato aggredito da uccelli rapaci.
Anniversario della dedicazione del tempio di
Giunone Moneta
, ad opera di
Furio Camillo
.
Nello stesso giorno fu consacrato a
Marte
un tempio fuori
Porta Capena
, presso il porticato detto via Coperta.
2 Giugno.
Le
Iadi
stanno come corna in fronte al Toro.
3 Giugno.
Anniversario della dedicazione del tempio di
Bellona
, dea della guerra. Il tempio fu dedicato durante la guerra con gli
Etruschi
da
Appio Claudio il Cieco
, che in vecchiaia si fece portare in lettiga in
Senato
per evitare che si facesse la pace con
Pirro
finchè questi non avesse lasciato l'
Italia
.
4 Giugno.
Anniversario della consacrazione ad
Ercole
custode di un tempio.
Menzione della " colonna bellica " dalla quale il
feziale
lanciava l'asta per dichiarare aperta una guerra.
5 Giugno.
Anniversario della consacrazione del tempio di
Sanco o Fidio o Semone
, da cui discesero i
Sabini
.
6 Giugno.
Nozze di cattivo augurio prima delle none di Giugno e di buon augurio dopo.
Ovidio
parla della figlia Perilla, da lui molto amata.
7 Giugno.
Tramonto di Boote. Giochi di pescatori nel
Campo Marzio
in onore del dio
Tebro
, il
Tevere
.
8 Giugno.
Anniversario della consacrazione di un tempio a Mente, dea dell'intelligenza, che avvenne dopo la sconfitta al lago
Trasimeno
durante la seconda guerra punica.
9 Giugno.
Festa in onore di
Vesta
.
Il
tempio di Vesta
è rotondo per ricordare la forma della Terra che, come il tempio stesso, custodisce un fuoco perenne. La dea è vergine (come il fuoco dal quale non può nascere nessun essere) e pretende di essere servita solo da sacerdotesse vergini. Varie usanze e sacrifici di cibi al
tempio di Vesta
. Favola di
Vesta
dormiente dopo un banchetto che sta per essere aggredita da
Priapo
quando viene svegliata dal raglio del somaro di
Sileno
.
Il rituale dedicato in quel giorno a "
Giove
Fornaio " deriva dal racconto tradizionale di un fatto che sarebbe accaduto nel
390 a.C.
, quando i
Romani
erano assediati sul
Campidoglio
dai
Galli
. Ispirati da
Giove
i
Romani
avrebbero preparato più pane possibile e lo avrebbero lanciato sui nemici dalle mura. I
Galli
disperando di poter prendere
Roma
per fame abbandonarono l'assedio.
Ovidio
incontra una matrona che cammina scalza: l'usanza ricordava i tempi in cui il
lago Curzio
e la palude del
Velabro
non erano ancora stati prosciugati.
10 Giugno.
Sorge la costellazione del Delfino, la notte seguente la festa di
Vesta
.
11 Giugno.
Feste Matrali
che le "buone madri" dedicano alla
Mater Matuta
identificata con la greca
Ino o Leucotea
, figlia del tebano
Cadmo
. Si racconta che
Servio Tullio
dedicasse un tempio alla
Mater Matuta
nel
Foro Boario
.
Figlio di
Matuta -
Leucotea
era
Portuno
(greco
Palemone
) dio dei parti.
Si ricorda la morte del
console
Publio Rutilio
che perì in quel giorno, durante la
guerra sociale
.
12, 13 Giugno.
Anniversario della fondazione del tempio di
Giove Invitto
.
Inizio delle
Quinquatrie minori
, feste in onore di
Minerva
dei suonatori di flauto che correvano e suonavano travestiti da donna, verso il tempio di
Minerva Capta
, loro protettrice. Si credeva che il flauto fosse stato inventato da
Minerva
; il noto episodio di
Marsia
.
14, 15 Giugno.
Sorgono le
Iadi
, fra le quali Dodonia Tione che brilla in fronte al Toro.
16 Giugno.
Venti favorevoli ai naviganti.
17, 18 Giugno.
Sorge
Orione
. Si ricorda la vittoria del
dittatore
Aulo Postumio Tuberto
, su
Equi
e
Volsci
sul
monte Algido
.
19 Giugno.
Il Sole entra nel Cancro.
20 Giugno.
Anniversario della fondazione del tempio di
Summano
, dio incerto anche per i
Romani
.
Sorge il
Serpentario
, che rappresenta
Esculapio
, figlio di
Apollo
e della
ninfa
Coronide
, che
Giove
fulminò per aver ridato la vita ad
Ippolito
e poi portò in cielo per far cosa gradita ad
Apollo
.
Anniversario della sconfitta romana sul
Trasimeno
, quindi giorno infausto.
24 Giugno.
Anniversario della fondazione del tempio della
Fortuna Felice
costruito da
Servio Tullio
.
25, 26 Giugno.
Solstizio Estivo.
27, 28, 29, 30 Giugno.
Anniversario della fondazione del tempio ai
Lari Pubblici
e del tempio di
Giove Statore
, dedicato da
Romolo
a
Giove
che arrestò i
Romani
che fuggivano nella battaglia contro i
Sabini
.
Anniversario della fondazione del tempio di
Quirino
sul
Quirinale
.
Anniversario della fondazione del tempio di
Ercole Musagete
.