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Ammiano Marcellino



Ammiano Marcellino apparteneva ad una famiglia di funzionari (curiali) della media borghesia di Antiochia, città fra le più importanti dell'impero, nella quale nacque fra il 330 ed il 335 d.C.
Fu amico e discepolo del retore Libanio.
Militò sotto Costanzo con il grado di ufficiale di stato maggiore del generale Ursicino dal 353 al 360 a Nisibi, Antiochia, Milano, in Gallia ed ancora in Oriente contro i Persiani.
Scarse le notizie su Ammiano fino al 363 quando partecipò alla spedizione di Giuliano l'Apostata contro la Persia.
Grazie alle sue mansioni di ufficiale e funzionario dell'esercito, Ammiano ebbe accesso ai documenti dai quali trasse le informazioni per la sua opera di storico.
Pagano ed ammiratore delle antiche glorie romane, rivolgendosi in latino ad un pubblico colto, Ammiano intendeva riferirsi al grande modello di Tacito. La sua opera infatti iniziava dal 96 d.C., cioè dal termine della narrazione di Tacito, ma i primi tredici libri (96 d.C. - 353 d.C.) sono per noi perduti.
Ci rimangono i libri dal quattordicesimo al trentunesimo corrispondenti agli anni dal 353 al 378.
Considerato generalmente attendibile ed obiettivo, Ammiano scrive in uno stile elegante, talvolta appesantito da ornamenti stilistici che l'autore scelse in quanto le sue pagine erano destinate a pubbliche letture.
Ammiano Marcellino morì a Roma dopo il 391.


Riferimenti letteratura:
  • Ammiano Marcellino - Storie
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare


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