Procopio nacque a Cesarea di Palestina fra il 490 ed il 507, pare fosse figlio di un importante funzionario imperiale.
Studiò alla scuola filosofica di Gaza e nel 527 divenne consigliere del generale Belisario. Questa carica lo portò in Africa dove rimase anche dopo la partenza di Belisario fino al 536.
Durante la campagna in Italia fu a Roma, quindi a Napoli. Si trattenne certamente in Italia fino alla presa di Ravenna (540 ) per poi trasferirsi a Bisanzio ove sembra rimase fino alla morte avvenuta fra il 560 ed il 570.
Durante il periodo africano ed il periodo italiano Procopio raccolse una grande quantità di informazioni storiche che utilizzò nella compilazione delle sue opere, opere che probabilmente completò e sistemò durante i suoi ultimi anni a Bisanzio.
Procopio di Cesarea ha lasciato tre opere: Le Costruzioni, Le Guerre e Storie segrete.
Le Costruzioni sono una dettagliata descrizione delle opere edilizie realizzate sotto Giustiniano.
Le Guerre narrano le imprese militari compiute dai Bizantini ai tempi di Procopio. Nei primi due libri si parla della campagna contro i Persiani fino al 549, nei successivi due libri della guerra contro i Vandali in Africa, nei rimanenti della guerra contro gli Ostrogoti che si svolse su più fronti in Italia e nelle regioni danubiane.
Le Storie Segrete raccontano le vicende di Giustiniano e dell'imperatrice Teodora in chiave diametralmente opposta a quella delle altre opere di Procopio. Qui l'autore "smaschera" i personaggi fornendo una descrizione tagliente dei loro vizi e della loro crudeltà . Si è molto discusso sull'effettiva paternità di questa opera ma i più la ritengono autentica: la segreta vendetta di un intellettuale costretto, nella vita di corte, al continuo encomio dei potenti.

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Riferimenti letteratura:

Procopio di Cesarea - La guerra gotica

Procopio di Cesarea - Storie segrete

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