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Marco Aurelio imperatore
Nato il 26 aprile del
121 d.C.
da facoltosa famiglia di origine spagnola, si chiamava Marco Annio Vero, figlio di
Annio Vero
e di
Domizia Lucilla
. Ebbe anche il nome di Marco Annio Catilio Severo in onore di un parente della madre.
Il luogo esatto della sua nascita viene da molti identificato con una residenza signorile i cui resti sono stati rinvenuti negli anni sessanta sotto l'Ospedale di San Giovanni in Laterano, a
Roma
. Questa residenza sarebbe appartenuta alla famiglia di
Domizia Lucilla
, famiglia arricchitasi grazie ad una grande fabbrica di laterizi che possedeva nei pressi di
Roma
.
La famiglia paterna, come si è detto, proveniva dalla
Spagna
dove gli antenati di Marco, il nonno in particolare, avevano raggiunto posizioni ragguardevoli ed avevano ottenuto il soprannome di 'Vero' che sottolineava la loro rettitudine.
A
Roma
la famiglia era in rapporti di grande amicizia, e forse di parentela, con quella di
Adriano
, anche essa proveniente dalla
Spagna
. Questa situazione fornì a Marco, ancora bambino, l'occasione di incontrare spesso l'imperatore che dimostrò per lui un'affettuosa attenzione.
Marco rimase orfano del padre in tenera età e la sua educazione fu curata dal nonno paterno che lo fece istruire da numerosi ed illustri precettori, fra i quali il celebre retore
Marco Cornelio Frontone
.
L'infanzia di Marco si svolse quindi in un ambiente colto e prestigioso. Per volontà di
Adriano
, Marco entrò a far parte dell'ordine sacerdotale dei Salii a soli otto anni. A dodici scelse di adeguare alla filosofia stoica tutto il suo stile di vita, dormendo in terra, nutrendosi in modo estremamente frugale e trascorrendo l'adolescenza in rigorosa castità .
Nel
136
Adriano
adottò
Lucio Elio Cesare
designandolo come suo successore ma questi morì prematuramente ed
Adriano
adottò
Antonino
a condizione che adottasse a sua volta
Lucio Vero
, figlio del defunto, e Marco Annio Vero, che assunse da allora il nome di Marco Aurelio Cesare.
Marco Aurelio si fidanzò con
Annia Galeria Faustina Minore
, figlia di
Antonino Pio
, che sposò nel
145
.
Sotto
Antonino Pio
ottenne più volte il
consolato
e nel 146 fu insignito della potestà tribunizia e dell'
imperium
proconsolare, titoli che indicavano la sua condizione di successore designato.
Nel
161
, infatti,
Antonino Pio
sul letto di morte gli consegnò l'autorità imperiale (secondo la 'Storia Augusta' ordinando che venisse trasportata nella stanza di Marco la 'Statua della Fortuna d'oro', oggetto tradizionalmente situato negli appartamenti dell'imperatore). Memore della volontà di
Adriano
, Marco Aurelio concordò con il
Senato
che
Lucio Vero
fosse nominato e considerato suo collega nell'impero e gli fece sposare sua figlia Lucilia.
Fin dall'inizio il regno di Marco Aurelio e di
Lucio Vero
fu turbato dagli eventi bellici provocati, secondo alcuni, dalla politica eccessivamente arrendevole di
Antonino Pio
. A Nord
Germani
e
Britanni
erano in rivolta contro
Roma
mentre in Oriente il nuovo re dei
Parti
Vologese III
si impossessò del trono di
Armenia
insediandovi il fratello Pacoro III.
Lucio Vero
, che ebbe il comando della spedizione in Oriente, si fermò ad
Antiochia
disinteressandosi della guerra e Marco Aurelio rimediò alla situazione inviando disposizioni al generale
Avidio Cassio
il quale condusse brillantemente la campagna. Nel
166
i due imperatori celebrarono insieme il trionfo e ricevettero entrambi il titolo di
Armenico
e quello di
Partico
.
Tornando in
Italia
, le legioni portarono dall'Oriente il contagio di una gravissima epidemia di peste che si diffuse rapidamente nell'intera penisola facendo centinaia di migliaia di vittime.
Intanto la frontiera nord europea dell'impero era in grave pericolo a causa delle popolazioni germaniche che, sospinte da fenomeni migratori più settentrionali, tentavano di dilagare in territorio romano.
La situazione si manifestò per la prima volta nel
162
con il tentativo dei
Catti
di conquistare la
Germania Superiore
, seguirono
Marcomanni
,
Longobardi
e
Sarmati
che attaccarono la
Boemia
ed attraversarono il
Danubio
.
La difesa romana in queste circostanze fu resa difficile dal grande impegno militare in Oriente. Solo nel
167
, dopo la definitiva sconfitta dei
Parti
, Marco Aurelio e
Lucio Vero
mossero verso settentrione per affrontare in modo incisivo le popolazioni germaniche.
Lucio Vero
tornò a
Roma
con il consenso di Marco Aurelio e morì nel
169
. Stando alla Storia Augusta non si trattò di una grave perdita per l'impero, anzi Marco governò più validamente da quando non dovette più preoccuparsi della condotta non sempre esemplare del collega.
Contrariamente a quanto avrebbero fatto supporre il suo carattere pacifico e la sua cultura filosofica, Marco Aurelio si rivelò un validissimo comandante ed un abile stratega. La guerra fu più lunga e dura del previsto e più volte i nemici sconfissero i
Roma
e saccheggiarono le regioni danubiane, tuttavia nel corso di tre campagne (
167
,
174
e
179
), Marco Aurelio riuscì a riprendere il controllo della situazione. Secondo le fonti, l'imperatore aveva un grandissimo ascendente sui soldati, soprattutto a causa della sua costante partecipazione alla vita militare e della sua personale abnegazione.
In questo periodo visse prevalentemente in zona di guerra e compose in greco le
Meditazioni
che ci sono giunte e che testimoniano il suo pensiero.
Marco Aurelio non affrontò la questione germanica solo sul piano militare ma arrivò alla decisione di comporre almeno in parte la situazione concedendo agli avversari di stabilirsi nei territori settenrionali dell'impero (a condizione di coltivare la terra e di rispettare regole di pacifica convivenza) o annettendo territori già abitati dai
Germani
ponendoli così sotto la protezione romana contro altri invasori. Nacquero così due nuove province: la Marcomannia e la Sarmasia. Le attività militari e politiche nel Nord furono bruscamente interrotte nel
175
quando
Avidio Cassio
, in Oriente, tentò di impadronirsi del potere.
Costui, che anni prima aveva validamente comandato le legioni contro i
Parti
, governava le province orientali con poteri speciali. Quando si diffuse (pare ad opera dell'imperatrice
Faustina
) la falsa notizia della morte di Marco Aurelio,
Avidio Cassio
, con l'appoggio della gran parte delle province che governava, accampò diritti alla successione.
Marco Aurelio tornò rapidamente a
Roma
e preparò un intervento per fronteggiare
Cassio
, tuttavia la notizia che l'imperatore era ancora in vita e che stava per muovere contro gli insorti bastò per scoraggiare gli alleati di
Avidio Cassio
il quale venne assassinato dai suoi soldati.
Probabilmente per rendersi personalmente conto dells situazione, Marco Aurelio partì comunque per l'Oriente, accompagnato come nelle precedenti spedizioni in
Germania
, dalla moglie
Faustina
che ebbe ufficialmente l'appellativo di
mater castrorum
(madre degli accampamenti) per la sua assidua presenza fra le legioni.
Sulla condotta di
Faustina
, sui suoi non documentati adulteri e sulla sua ipotetica complicità nella ribellione di
Avidio Cassio
, molto è stato scritto, ma Marco Aurelio non si lamentò mai di lei nè, tanto meno, la punì o le mosse pubblicamente rimproveri dimostrando di ignorare o di disprezzare i pettegolezzi sul conto dell'imperatrice. Quando
Faustina
morì in
Asia Minore
durante il viaggio seguito alla rivolta di
Avidio Cassio
, Marco Aurelio volle che le venissero decretati onori divini.
Di ritorno dall'Oriente, Marco visitò le scuole filosofiche ateniesi, quindi si trattenne a
Roma
per celebrare un trionfo al quale associò il figlio
Commodo
, ma presto ripartì per riprendere il controllo della situazione in
Germania
. Nel
178
i
Romani
ottennero un'importante vittoria contro i
Marcomanni
, rendendo molto più concreto ed attuabile il progetto di Marco Aurelio di annettere tutte le popolazioni germaniche all'impero e pacificare le frontiere settentrionali.
Tuttavia l'imperatore, la cui salute era minata dalle dure prove di quegli anni e da precedenti malattie, cadde gravemente ammalato e morì a
Vienna
il 17 marzo
180
.
Il potere passò al figlio
Commodo
che, come è noto, si dimostrò ingiusto e crudele. Secondo l'autore della Storia Augusta, Marco Aurelio aveva compreso l'indole malvagia del figlio e poco prima di morire si rammaricò di dover lasciare l'impero nelle sue mani, del resto la ripresa della successione dinastica fu molto criticata. Secondo gli storici moderni, tuttavia, Marco Aurelio non aveva avuto altra scelta perché nessuno dei suoi possibili successori aveva titoli e credibilità sufficienti per ricevere il potere senza che si scatenassero lotte sanguinose e, forse, la guerra civile.
Il governo di Marco Aurelio, a prescindere dalle vicende belliche, fu ispirato al modello di giustizia di
Antonino Pio
ed alla concezione austera ma cosmopolita che ricavava dallo studio della filosofia stoica.
Profondamente rispettoso del
Senato
e conscio delle responsabilità del suo ruolo, Marco Aurelio si sforzava di governare con equità e clemenza e se lasciò che in alcune regioni dell'impero i Cristiani venissero perseguitati fu probabilmente perché non riusciva a comprendere e giustificare la loro ostilità verso il modello sociale e politico romano che egli considerava con sincerità il migliore possibile nonostante avesse dei difetti, come tutte le cose umane.
Anche le lettere citate da
Eusebio di Cesarea
a proposito delle persecuzioni dei Cristiani nelle
Gallie
durante il regno di Marco Aurelio sono di discussa autenticità in quanto non si hanno altre prove di tali persecuzioni e di una condanna attiva del
Cristianesimo
da parte dell'imperatore.
La sua amministrazione delle finanze fu certamente ineccepibile, tuttavia le numerose guerre, la peste e la conseguente carestia, gli abbondanti donativi ed interventi pubblici erogati per lenire le sofferenze della popolazione, depauperarono gravemente le risorse dello stato tanto che fu a volte necessario vendere all'asta beni imperiali o demaniali. Questa situazione provocò, con le generazioni successive, profondi mutamenti nella politica fiscale e sociale dell'impero le cui dinamiche sono oggi difficili da valutare. Altrettanto difficile sarebbe tentare un giudizio sulla politica di annessione delle genti germaniche che, si è visto, Marco Aurelio condusse per risolvere la situazione nelle province settentrionali. Secondo alcuni questa politica segnò l'inizio dell'imbarbarimento del mondo romano, per altri fu invece un rimedio efficace che allontanò nel tempo quegli eventi che avrebbero portato l'impero alla decadenza ed al collasso.
Riferimenti letteratura:
Marco Aurelio - Lettere a Frontone
Storia Augusta
Eusebio di Cesarea - Storia Ecclesiastica
Vedi anche:
Cronologia degli Imperatori Romani
Riferimenti Genealogici
Padre:
Marco Annio Vero
Madre:
Domizia Lucilla
Fratelli e sorelle:
Annia Cornificia Faustina
Matrimoni - Unioni:
Faustina Minore
Figli:
Annia Galeria Faustina
Commodo
Annia Aurelia Galeria Lucilla
Annia Cornificia Faustina
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