Console nel 449 a.C. con Marco Orazio Barbato. Valerio ed Orazio si erano schierati con la plebe contro i soprusi del decemvirato.
Nella rivolta che portò alla caduta dei decemviri funsero da mediatori per incarico del senato. Subito dopo furono eletti consoli e promossero le leggi Valerie-Orazie che conferivano alle delibere dei comizi tributi l'autorità di impegnare la popolazione e che vietavano che in futuro fossero create magistrature non soggette al diritto di appello del popolo. Le leggi condannavano inoltre a morte i responsabili di lesioni contro i tribuni della plebe, gli edili ed i giudici decemvirali.
Le prime due disposizioni sono di dubbia storicità per vari motivi mentre la terza è molto plausibile (Ogilvie, Le origini di Roma, Cap. X).

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Riferimenti letteratura:

Tito Livio - Storia di Roma

Cicerone - La Repubblica

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Vedi anche:

Cronologia dei magistrati romani

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