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Sicheo



Ricco possidente fenicio, aveva sposato la principessa Didone, figlia di Belo, re di Tiro.
Alla morte di Belo Pigmalione, fratello di Didone, mirando ad ottenere per se tutto il potere e le ricchezze del trono, uccise Sicheo.
Pigmalione fece sparire il cadavere di Sicheo e tenne a lungo nascosto il crimine finché Didone non socgò il marito defunto che le svelava la verità mettendola in guardia dalle insidie del fratello. Nello stesso sogno Sicheo rivelò a Didone anche il luogo nel quale aveva nascosto una grande quantità di oro ed oggetti preziosi.
Didone, con un seguito di sudditi a lei fedeli, riuscì ad impadronirsi della flotta e del tesoro rivelatole dal sogno e si diede alla fuga.
Dopo lunghe avventure, Didone raggiunse la costa africana fove fondò Cartagine.
Anche Dante (Inf. V) ricorda Sicheo per il giuramento di fedeltà nei suoi confronti che Didone ruppe innamorandosi di Enea.


Riferimenti letteratura:
  • Virgilio - Eneide
  • Divina Commedia - Inferno


  • Matrimoni - Unioni:
  • Didone

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