Nel secondo libro dell'Eneide, dove Enea racconta la caduta di Troia, compare un guerriero greco di nome Androgeo, non presente in Omero e in altre opere.
Androgeo, incontrando Enea ed un gruppo di Troiani che si battono disperatamente per difendere la città, li scambia per Greci e li apostrofa amichevolmente, divenendo ovviamente loro vittima.
Questo facile successo incoraggia i compagni di Enea che si impossessano delle armi di alcuni nemici uccisi, ma è un errore perché si trovano subito ad essere bersagliati dalle frecce degli stessi Troiani.

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Riferimenti letteratura:

Virgilio - Eneide

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