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Ferdinando I d'Aragona Re di Napoli



Ferdinando I d'Aragona del ramo di Napoli, Trastamara. Detto Don Ferrante o Don Ferrando.
Figlio naturale di Alfonso V d'Aragona e della napoletana Gueraldona Carlino, nacque a Valencia il 2 giugno 1424.
Nel 1439 fu nominato luogotenente generale del regno, nel 1443 duca di Calabria.
Nel 1444 sposò Isabella di Taranto, nipote ed erede del principe di Taranto Giovanni Antonio Orsini del Balzo, nello stesso anno una bolla di Eugenio IV legittimava Ferdinando riconoscendo i suoi diritti di successione al trono di Napoli.
Ebbe la corona del regno di Napoli alla morte del padre nel 1458. Papa Callisto III non lo riconobbe e dichiarò vacante il trono ma morì poco dopo, Pio II confermò Ferdinando che venne incoronato il 4 febbraio 1459 nella cattedrale di Barletta.
Ferrante I King of Naples
Ferrante re di Napoli

Affrontò la rivolta di una parte della nobiltà che sosteneva Giovanni, figlio di Renato d'Angiò, che accampava pretese sul regno di Napoli in forza di una disposizione della defunta regina Giovanna II. Il 7 luglio 1460 fu sconfitto a Sarno dagli Angioini e dai baroni ribelli, ma ottenne la vittoria il 18 agosto 1462 nella battaglia di Troia con l'aiuto di Alessandro Sforza.
Nel 1463 morì Giovanni Antonio Orsini del Balzo e la moglie di Ferdinando ereditò il principato di Taranto.
Nel 1464, con l'aiuto di Giovanni II d'Aragona, sconfisse definitivamente Giovanni d'Angiò che abbandonò la sua base sull'isola d'Ischia e rientrò in Provenza. Seguì un lungo e sereno ventennio di pace.
Il 30 marzo 1465 morì la moglie Isabella, Ferdinando si risposò nel 1477 con la cugina Giovanna sorella di Ferdinando il Cattolico.
Intraprese una politica diplomatica che gli fruttò l'appellativo di "giudice d'Italia". Concluse alleanze matrimoniali facendo sposare il figlio Alfonso con Ippolita Maria Sforza e la figlia Eleonora con Ercole d'Este. In particolare strinse accordi con i Fiorentini che nel 1481 lo aiutarono a liberare Otranto dai Turchi.
Casa-arago-napols
Blasone degli Aragonesi
di Napoli

La sua diplomazia era molto costosa e per rinforzare le finanze, già provate dal mecenatismo di Alfonso V, Ferdinando introdusse un regime di austerità nella corte e nell'apparato statale, incentivò le imprese ed i commercianti varando una serie di iniziative tese ad aumentare gli scambi con Venezia, Pisa e con la Spagna; favorì la migrazione dalle campagne in città.
Un provvedimento che fu molto criticato dal Clero permise l'immigrazione di numerosi Ebrei. Nel complesso la popolazione napoletana aumentò rapidamente e fu necessario ampliare le mura cittadine.
Nel 1485 i baroni ordirono una congiura capeggiata da Francesco Coppola conte di Sarno e da Antonello Sanseverino con l'appoggio del papa Innocenzo VIII per detronizzare Ferdinando. Questi sventò la cospirazione e promise un'amnista generale ma poi fece uccidere tutti i congiurati.
Ferdinando morì il 28 febbraio 1494 lasciando il trono al figlio Alfonso.


Figli di Ferdinando I:

Da Isabella di Taranto: Alfonso II, Eleonora, Federico I, Giovanni, Beatrice, Francesco
Da Giovanna d'Aragona : Giovanna, Carlo
Dalla concubina Diana Guardato: Ferdinando, Maria, Giovanna
Dalla concubina Eulalia Ravignano: Maria
Dalla concubina Giovanna Caracciolo: Ferdinando, Enrico, Alfonso, Cesare, Leonora, Lucrezia (quest'ultima forse di Eulalia Ravignano)


Vedi anche:
  • Re di Napoli


    Riferimenti letteratura:
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare



  • Riferimenti Genealogici

  • Padre: Alfonso V
    Figli:
  • Alfonso II di Napoli


  • Indice sezione