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Gisulfo II duca del Friuli



Duca longobardo del Friuli, governò per circa venti anni fra il 590 ed il 610.
Dopo essersi opposto alla nomina del re Agilulfo, si riconciliò con questi nel 603.
Nel 607 sostenne il patriarca Giovanni, nel periodo in cui il patriarcato di Aquileia si era scisso a causa della questione tricapitolina.
Nel 610 il ducato di Gisulfo fu attaccato dagli Avari che conquistarono la capitale Cividale. Secondo alcuni studiosi questa invasione fu sollecitata da Agilulfo, desideroso di reprimere un duca non gradito senza provocare una guerra civile.
Secondo Paolo Diacono gli Avari riuscirono, nonostante l'eroica difesa di Gisulfo, ad espugnare Cividale grazie al tradimento di Romilda, moglie del duca, che si era invaghita del capo dei nemici.
Conquistata la città gli Avari uccisero Romilda dopo averla seviziata e torturata e deportarono gran parte della popolazione. Fra i deportati era anche un antenato di Paolo Diacono che ne racconta drammaticamente le vicende.
Geila, figlia di Gisulfo e Romilda, sposò Garibald II duca di Baviera.


Riferimenti letteratura:
  • Paolo Diacono - Storia dei Longobardi


    Vedi anche:
  • Ducato Longobardo del Friuli




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