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Odenato



Sovrano del regno di Palmira, di origine araba, regnò approssimativamente fra il 260 e il 268 d.C.
Il suo nome originare Adhinath in latino divenne Lucius Septimius Odaenathus in quanto la famiglia aveva ricevuto la cittadinanza romana sotto la dinastia dei Severi.
Nella guerra fra Romani e Persiani si schierò con i primi e dopo la cattura dell'imperatore Valeriano da parte di Sapore I riportò una vittoria sui Persiani presso l'Eufrate.
La sua lealtà verso i Romani fu premiata da Gallieno, figlio di Valeriano, dal quale Odenato ricevette il titolo di imperator ed il compito di rappresentare l'impero in oriente e difendere la frontiera dell'Eufrate.
Odenato combattè per Gallieno anche contro i tentativi di usurpazione di Ballista e Quieto.
Morì ucciso da un parente mentre combatteva contro i Goti nel 268 circa. Ad istigare l'omicida fu probabilmente Zenobia, seconda moglie di Odenato, che infatti prese il potere in nome del figlio Vaballato.
Odenato aveva avuto due figli: Settimio Erodiano (o Erode, o Hairan) nato dalla prima moglie di cui non conosciamo il nome, che fu ucciso insieme al padre; e Vaballato (o Wahb Allat o Lucio Giulio Aurelio Vaballato Atenodoro) che ebbe il titolo di re sotto la reggenza della madre Zenobia fino al 272, fu deposto da Aureliano e morì mentre veniva tradotto a Roma in prigionia.


Riferimenti letteratura:
  • Storia Augusta

  • Riferimenti Genealogici

    Matrimoni - Unioni:
  • Settimia Zenobia
    Figli:
  • Settimio Erodiano


  • Indice sezione