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Giovanni Crisostomo



Giovanni di Antiochia deve l'appellativo di Crisostomo (bocca d'oro) alla sua fluente eloquenza.
Nacque da famiglia cristiana in Antiochia nel 347 ed ancora bambino rimase orfano del padre. Fu allievo dell'oratore Libanio. A diciotto anni chiese di essere battezzato ed iniziò gli studi di esegesi e di teologia. Presi gli ordini minori si ritirò in eremitaggio per comporre il trattato De Sacerdotio.
Nel 380 fu ordinato diacono, più tardi sacerdote e si dedicò alla predicazione ed ai suoi trattati.
Nel 397 l'imperatore Arcadio lo nominò arcivescovo di Costantinopoli. Giovanni diresse la chiesa con ferrea disciplina, destituendo personaggi indegni e procurandosi molte inimicizie nella corte imperiale.
Nel 402 Giovanni si trovò in minoranza in una disputa con i vescovi alessandrini e venne esiliato, poi fu richiamato dall'imperatrice Eudossia che aveva abortito durante il suo esilio. Tuttavia a causa delle continue trame dei suoi nemici nel 404 venne di nuovo esiliato prima in Armenia poi a Pitiunte sul Mar Nero, durante questo trasferimento, il 14 settembre 407 morì a Comana nel Ponto.
Nel 438 le sue spoglie furono traslate a Costantinopoli per volere di Teodosio II e successivamente (forse intorno al 1200) trasferite a Roma nella Basilica Vaticana dove sono attualmente conservate.
Abbiamo di Giovanni Crisostomo alcuni trattati e centinaia di omelie, per la maggior parte di contenuto esegetico.
Nei primi anni del suo sacerdozio Giovanni compose otto omelie Contro i Giudei il cui intento era probabilmente quello di spingere gli Ebrei cristiani e i cristiani "giudaizzanti" ad una scelta definitiva.
La polemica contro i Giudei contenuta in queste omelie ha accenti talmente forti che i nazisti ne fecero uso per legittimare le lori stragi ad danni degli Ebrei.
Dottore della Chiesa, Giovanni Crisostomo è santo per le chiese cattolica, ortodossa e copta e viene festeggiato il 13 settembre.


Riferimenti letteratura:
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare



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