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Fra' Bevignate da Perugia



Bevignate o Benvegnate nacque a Cingoli (Macerata) nel XIII secolo, fu monaco benedettino silvestrino e lavorò per decenni in Umbria come architetto realizzando varie importanti opere.
Negli anni settanta del XIII secolo lavorò alla realizzazione di una grande opera idraulica, l'acquedotto che dal monte Pacciano rifornisce Perugia e che termina nella Fontana Maggiore i cui aspetti architettonici furono curati dallo stesso Fra' Bevignate.
Il nome del frate è citato nelle iscrizioni della fontana insieme a quelli di un Rubeus (Rosso perugino), di Buoninsegna da Venezia e di Nicola e Giovanni Pisano.
Nel 1277 Bevignate ebbe dal comune l'incarico di richiedere a Carlo d'Angiò l'intervento di Arnolfo di Cambio (all'epoca artista stabile alla corte angioina) per realizzare a Perugia in collaborazione con lui un'altra fontana, poi demolita, della quale rimangono un grifo e un leone in bronzo collocati sulla facciata del palazzo comunale.
Fra il 1278 e il 1284 Bevignate fu a Gubbio dove realizzò il convento e la chiesa di San Francesco.
Tornato a Perugia curò la sistemazione del palazzo papale nel quale si stabilì' Martino IV. Nel 1287 lavorò al monumento funebre dello stesso pontefice, anche questo successivamente demolito, per poi soggiornare ancora a Gubbio prima di stabilirsi a Orvieto dove attese fin dagli inizi alla costruzione del Duomo.
Dal 1295 al 1300 Bevignate diresse la fabbrica del Duomo ed il suo contributo alla realizzazione di quell'opera fu probabilmente maggiore di quello che gli viene in genere attribuito.
Nel 1300 tornò a Perugia ed iniziò la costruzione del duomo di questa città, opera che non potè completare.
Varie fonti citano altri lavori di Bevignate, come architetto e anche come scultore ma tutti purtroppo non più esistenti.

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