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Peccato originale



Il terzo capitolo del libro della Genesi narra come Adamo ed Eva peccarono, istigati dal Serpente, trasgredendo il divieto di mangiare i frutti dell'Albero della Conoscenza del Bene e del Male.
Una volta mangiato un frutto Si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e ne fecero cinture.
Dio condanna il serpente a strisciare e a mangiare la polvere, sarà odiato dalla donna che gli schiaccerà la testa mentre lui le insidierà il calcagno.
La condanna della donna consiste nella sofferenza della gravidanza e nella soggezione al marito.
L'uomo è condannato a trarre con dolore e fatica dal suolo quel nutrimente che fino ad allora era spontaneamente disponibile.
Su tutti la pena della morte, cioè del ritorno alla polvere dalla quale la Creazione li ha tratti.
L'aver acquisito la conoscenza del bene e del male rende l'uomo simile a Dio. Per evitare che egli si cibi anche dell'albero della vita e divenga immortale, Dio lo caccia dall'Eden e pone i cherubini a guardia del giardino.
Provenienza immagine: dalla rete
Volta della Cappella Sistina - Peccato Originale e cacciata dal paradiso terrestre
di Michelangelo Buonarroti


... Perché dissi che Dio imbrogliò il primo uomo
Lo costrinse a viaggiare una vita da scemo
Nel giardino incantato lo costrinse a sognare
A ignorare che al mondo c'e' il bene e c'è il male
Quando vide che l'uomo allungava le dita
A rubargli il mistero di una mela proibita
Per paura che ormai non avesse padroni
Lo fermò con la morte, inventò le stagioni

Fabrizio de André - Un blasfemo - 1971



Riferimenti letteratura:
  • Bibbia
  • Bibbia - Genesi
  • Vita di Adamo ed Eva - testo apocrifo
  • Giuseppe Flavio - Antichità Giudaiche
  • Giovanni Zonara - Storia del mondo



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