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GIOVANNI ZONARA
STORIA DEL MONDO
Sintesi Parziale
Prologo alla prima parte
Ritiratosi dal mondo, l'Autore ha intrapreso una vita oziosa ma gli amici lo hanno esortato a scrivere un'opera che fosse di utilità per la Repubblica e di onore per il suo nome.
Dopo molte insistenze
Zonara
si è lasciato convincere a compilare questa Storia del Mondo e nel prologo anticipa al lettore gli argomenti che saranno trattati.
Per la prima parte attingerà all'
Antico Testamento
e a
Giuseppe Flavio
per narrare le vicende degli
Ebrei
, dei
Persiani
, dei Profeti, di
Alessandro Magno
e dei suoi successori, di
Pompeo Magno
e della dominazione romana.
Argomento della seconda parte
Passando alla storia romana,
Zonara
parlerà degli antichi abitatori d'
Italia
, di
Romolo
e
Remo
, della cacciata di
Tarquinio il Superbo
.
Seguiranno la storia della Repubblica, la lotta fra
patrizi
e
plebei
, le magistrature.
Si parlerà quindi di come
Giulio Cesare
prese il potere, delle vicende di
Ottaviano
e degli imperatori successivi fino a
Costanzo Cloro
padre di
Costantino
.
Argomento della terza parte
La conversione di
Costantino
, la fondazione di
Costantinopoli
, i successivi imperatori. I patriarchi di
Costantinopoli
, i concilii, le eresie.
PARTE PRIMA
La
Creazione
,
Adamo
ed
Eva
Dio "per somma bontà, immensa misericordia e ineffabile benignità" dopo aver creato il mondo visibile fece l'uomo a Sua immagine.
Zonara
riepiloga brevemente i sei giorni della
Creazione
come narrati nella
Genesi
, soffermandosi sul sesto nel quale Dio formò l'uomo dalla polvere, "spirò in quello anima vivente" e lo chiamò
Adamo
che significa rosso, dal colore della terra utilizzata.
Adamo
fu posto nel
Paradiso Terrestre
, dove cresceva l'albero della vita e della conoscenza del quale fu proibito mangiare i frutti.
Nel
Paradiso Terrestre
scorreva un fiume che si divideva in quattro bracci: il
Fison
, detto
Gange
dai
Greci
, il
Geon (Nilo)
, il
Tigri
e l'
.
Dio volle che
Adamo
scegliesse i nomi degli animali, quindi mentre dormiva gli tolse una costola e da quella creò
Eva
, la prima donna.
Eva
si lasciò indurre dal serpente a mangiare il frutto proibito e da allora lei ed
Adamo
si vergognarono della propria nudità.
(
Peccato originale
)
Dio punì il serpente privandolo degli arti e della parola quindi condannò la donna ai dolori del parto e l'uomo a procurarsi il pane con fatica.
Adamo
ed
Eva
furono cacciati dal
Paradiso Terrestre
e da quel momento ebbe inizio la storia dell'umanità. Ebbero dei figli: il primo fu
Caino
che coltivò la terra, il secondo fu
Abele
, pastore di pecore.
Quando offrirono sacrifici
Caino
non scelse i frutti migliori ed i suoi doni vennero rifiutati dal Signore. Turbato ed invidioso,
Caino
uccise il fratello e fu condannato e cacciato.
Caino
inventò i pesi e le misure, fondò una città e la chiamò Enoch dal nome del suo primogenito. Da
Enoch
discesero
Gadad (Irad)
,
Maleleem (Mecuiael)
,
Mathusalem
,
Lamec
e
Jubal
che scoprì la musica.
Adamo
ebbe un altro figlio di nome
Seth
che generò
Enos
che fu il primo ad invocare Dio chiamandolo Signore e fu padre di
Kenan
dal quale discesero
Maalaleel
,
Jared
,
Enoch
,
Matusalemme
,
Lamech
.
Noè
e il
Diluvio Universale
Lamech
fu padre di
Noè
che ebbe tre figli:
Sem
,
Cam
,
Iafet
. Intanto l'umanità si era moltiplicata ed era diventata malvagia, perciò Dio mandò il
diluvio
a sterminarla ma salvò
Noè
e la sua famiglia ordinando loro di costruire l'Arca.
Quando le acque calarono
Noè
con i suoi parenti e con gli animali che aveva portato in salvo approdò sulla cima di un monte dell'
Armenia
.
Noè
piantò la vite, fece il vino e si ubriacò. Mentre dormiva
Cam
vide le sue pudende scoperte e ne rise, per questo fu maledetto dal padre.
I figli di
Noè
ebbero una vasta discendenza.
Nembrot
nipote di
Cam
fu un gigante ed instaurò la prima tirannia. Ordinò di costruire la
Torre
ma Dio confuse i linguaggi di quanti vi lavoravano.
Iafet
ebbe sette figli che popolarono l'
Asia
, da loro discesero i
Galati
, gli
Ioni
, i
Medi
, i
Traci
, i
Cilici
ed altre genti.
Abramo
Discendente da
Sem
,
Abramo
caldeo per ordine divino lasciò il suo paese ed abitò in
Cananea
e da qui passò in
Egitto
dove insegnò l'aritmetica e l'astronomia. Quando gli
Assiri
attaccarono la città di
Sodoma
e fecero prigioniero
Lot
nipote di
Abramo
questi lo liberò con l'aiuto dei suoi amici.
Fu quindi accolto benignamente da
Melchisedec
re dell'antica città di Solima che in seguito prese il nome di
Gerusalemme
. Dio promise ad
Abramo
un'innumerevole discendenza e la moglie
Sara
, pur avendo novant'anni, partorì un bambino che ebbe nome
Isacco
.
In precedenza, per desiderio di
Sara
,
Abramo
si era unito con la serva
Agar
ed aveva avuto un figlio chiamato
Ismaele
. Quando
Isacco
aveva vent'anni Dio comandò ad
Abramo
di sacrificarlo e padre e figlio accettarono l'ordine senza protestare ma all'ultimo momento Dio fermò
Abramo
. Dopo la morte di
Sara
Abramo
sposò Cetura ed ebbe altri sei figli.
Isacco
sposò
Rebecca
che partorì due gemelli:
Esau
e
Giacobbe
.
In vecchiaia
Isacco
divenne cieco e prima di morire chiamò
Esau
che considerava primogenito per benedirlo ma, ingannato da
Rebecca
, benedisse invece
Giacobbe
come Dio aveva voluto perché
Esau
era empio.
Giacobbe
Giacobbe
fuggì in
Mesopotamia
presso
Agar
fratello di
Rebecca
e divenne guardiano del bestiame.
Giacobbe
si innamorò di
Rachele
figlia di
Labano
e per averla accettò di lavorare sette anni ma la prima notte di nozze
Labano
introdusse nella tenda di
Giacobbe
non
Rachele
ma
Lia
, sua primogenita. Il mattino seguente
Giacobbe
si lamentò dell'inganno e
Labano
gli promise
Rachele
in cambio di altri sette anni di lavoro. Da
Giacobbe
e
Lia
nacquero
Ruben
,
Simeone
,
Levi
,
Giuda
.
Rachele
era sterile e volle che
Giacobbe
si unisse alla sua serva Balla dalla quale nacquero
Dan
e
Neftali
. Anche
Lia
diede al marito la serva Zelfa che partorì
Gad
e
Ascer
.
Ancora da
Lia
nacquero
Zabulon
,
Issacar
e
Dina
. Infine anche
Rachele
ebbe un bambino che fu chiamato
Giuseppe
.
Giacobbe
con le mogli, le concubine e i figli tornò al suo paese e
Rachele
nel partire prese con se gli idoli di
Labano
per usarli nel caso il padre l'avesse perseguitata.
Durante il viaggio
Giacobbe
ebbe una visione e lottò con un angelo, da allora cambiò il proprio nome in Israele. Si riconciliò con
Esau
e si stabilì a
Sichem
dove sua figlia
Dina
venne violata dal principe del luogo. Per rappresaglia
Simeone
e
Levi
fecero strage dei maschi della città che si erano ubriacati durante una festa.
Giuseppe
Giuseppe
era il prediletto del padre e i fratelli gelosi lo vendettero ai mercanti di schiavi facendo credere a
Giacobbe
che fosse stato sbranato da una belva.
Giuseppe
divenne schiavo di
Putifar
, un funzionario del faraone, ma la moglie del suo padrone tentò di sedurlo e vedendosi rifiutata disse al marito che lo schiavo aveva tentato di usarle violenza.
Giuseppe
fu imprigionato insieme al coppiere e al fornaio reali dei quali interpretò i sogni. Il coppiere fu liberato ed il fornaio impiccato come
Giuseppe
aveva predetto e più tardi il coppiere ne parlò al faraone che fece chiamare
Giuseppe
per farsi spiegare un suo sogno. Si tratta del famoso sogno delle vacche grasse e delle vacche magre in base al quale
Giuseppe
predisse sette anni di carestia e consigliò di ammassare il grano finché se ne aveva in abbondanza.
Colpito dalle parole di
Giuseppe
, il faraone lo fece liberare e lo nominò ministro delle vettovaglie.
Giuseppe
sposò l'egiziana
Asenath
che ebbe due figli,
Manasse
e
Efraim
. Venne la carestia e
Giacobbe
mandò a comprare grano in
Egitto
tutti i suoi figli tranne
Beniamino
.
Giuseppe
, che non fu riconosciuto dai fratelli, diede loro il grano senza esigere il pagamento ma fece loro giurare di tornare col fratello minore di cui avevano parlato e per garanzia trattenne
Simeone
.
Quando i fratelli tornarono
Giuseppe
li accolse benevolmente ma poi accusò di furto
Beniamino
per vedere se gli altri lo avrebbero difeso, infine rivelò la propria identità e perdonò i fratelli con grande commozione di tutti. Ordinò quindi di andare a prendere
Giacobbe
con tutta la sua gente.
L'
Egitto
superò la carestia grazie alla saggezza di
Giuseppe
. Prima di morire
Giacobbe
predisse che la sua discendenza sarebbe vissuta in
Cananea
e benedisse i figli di
Giuseppe
.
Giuseppe
morì a sua volta e col trascorrere del tempo gli
Egiziani
lo dimenticarono e divennero gelosi della prosperità degli
Ebrei
.
Mosè
Un sacerdote avvertì il faraone che stava per nascere un ebreo che avrebbe sconfitto gli
Egiziani
. Turbato dalla profezia il faraone ordinò la morte di tutti i neonati
Ebrei
di sesso maschile ma un nobile ebreo, confortato da Dio che gli era apparso in sogno, pose il suo bambino appena nato in una cesta e lo affidò alle acque del
Nilo
.
Il neonato fu salvato da
Tharmuth
figlia del faraone che lo adottò chiamandolo
Mosè
e lo fece allattare da una donna ebrea che, all'insaputa della principessa, era proprio la madre del piccolo.
Mosè
crebbe alla corte del faraone e divenuto adulto fu nominato capitano dell'esercito, si coprì di gloria combattendo contro i nemici dell'
Egitto
e sposò
Tarbe
figlia del re degli
Etiopi.
Più tardi però
Mosè
uccise un egiziano per averlo visto colpire dei lavoratori
Ebrei
e fu costretto a fuggire nel deserto. Raggiunse la città di Mashian dove fu ospitato da un sacerdote che gli fece sposare sua figlia
Sefforah
e divenne pastore.
Un giorno mentre il suo gregge pascolava sul
Sinai
,
Mosè
vide un rovo che ardeva senza consumarsi ed udì una voce proveniente da quel rovo che gli ordinava di tornare in
Egitto
per liberare il popolo ebreo.
Mosè
prese con se
Sefforah
e i figli
Gherson
e
Eleazar
e tornò in
Egitto
, lungo la strada incontrò il fratello
Aronne
che si unì a lui.
Davanti al faraone che lo derideva
Mosè
gettò a terra il suo bastone che si mutò in serpente, lo fecero anche i sacerdoti egizi ma il serpente di
Mosè
divorò i loro.
Contro l'ostinazione del sovrano
Mosè
mutò l'acqua del fiume in sangue, procurò l'invasione delle rane e dei pidocchi, la moria del bestiame e "un'epidemia di piaghe"; ancora l'
Egitto
fu invaso dalle locuste e coperto per tre giorni dalle tenebre, infine la morte colpì tutti i primogeniti ma non quelli degli
Ebrei
che avevano segnato le loro porte con il sangue delle vittime sacrificali.
Il faraone concesse finalmente agli
Ebrei
il permesso di partire,
Mosè
ed
Aronne
alla testa del popolo portarono con se le ossa di
Giuseppe
, ma il faraone cambiò idea e li fece inseguire dai soldati e dalla cavalleria. Sulla riva del
Mar Rosso
Mosè
invocò il Signore ed il mare si aprì lasciando passare gli
Ebrei
per poi richiudersi sugli
Egiziani
, sommergendoli.
Iniziò il grande viaggio del popolo attraverso il deserto: quando avevano sete
Mosè
rendeva dolce l'acqua dei pozzi, cadeva ogni giorno la manna per sfamarli.
Sul
Sinai
Mosè
consigliato dal suocero nominò i prefetti che lo aiutarono nel comando, quindi ascese al monte e vi si trattenne a lungo. In sua assenza il popolo costruì un vitello d'oro e l'adorò, quando
Mosè
scese dall monte punì gli idolatri e distrusse il vitello, quindi apparve trasfigurato e consegnò al popolo le leggi scolpite su due tavole di pietra.
Per ordine del Signore gli
Ebrei
fecero un tabernacolo ed un'arca nella quale custodire le tavole delle leggi. Si offrirono sacrifici, si istituirono rituali. I Leviti furono separati dalle altre tribù ed ebbero la carica sacerdotale. Ma il popolo era scontento e scettico, allora
Mosè
inviò esploratori in
Cananea
e quelli, tornati dopo quaranta giorni riferirono che la Terra Promessa era splendida e ricca ma difficile da conquistare. A queste notizie il popolo si sollevò ed il Signore comandò gli
Ebrei
a rimanere nel deserto per quaranta anni perché solo i loro figli avrebbero raggiunto la Terra Promessa. Gli
Ebrei
tentarono di attaccare i
Cananei
ma furono sconfitti.
Il levita Cora cospirò contro
Mosè
e contestò il pontificato di
Aronne
ma
Mosè
invocò il giudizio divino ed una fiamma apparsa miracolosamente arse vivi Cora e tutti i congiurati.
Dopo quarant'anni dalla partenza dall'
Egitto
morì Mariamme sorella di
Mosè
. Poco dopo morì anche
Aronne
lasciando le vesti sacerdotali al figlio Eleazaro.
Moabiti
ed
Amorrei
tentarono di sbarrare il passo agli
Ebrei
ma
Mosè
ebbe da Dio l'ordine di combattere e quelli vennero sterminati.
Preoccupato per l'arrivo degli
Israeliti
il re di
Moabiti
Balak
chiamò il profeta
Balaam
per maledirli ma
Balaam
, per ispirazione divina, benedisse gli
Ebrei
e predisse a
Balak
grandi sventure.
Su consiglio di
Balaam
il re mandò le giovani donne del suo popolo dagli
Israeliti
per sedurli. Molti
Israeliti
si unirono a loro rinnegando la propria religione e suscitando l'ira di
Mosè
.
Un israelita di nome Zimri rifiutò di ripudiare la donna che aveva sposato e venne ucciso da
Fineas
figlio di
Eleazaro
. Ne seguì una sommossa nella quale perirono quindicimila persone.
Mosè
nominò
Giosuè
suo successore e concesse la terra degli
Amorrei
alle tribù di
Ruben
, Gad e a metà di quella di
Manasse
che la richiedevano a patto che si impegnassero ad aiutare le altre tribù nella guerra contro i
Cananei
.
Erano passati quarant'anni meno trenta giorni dalla partenza dall'
Egitto
quando
Mosè
salì sul monte Naban dove Dio gli mostrò la Terra Promessa, fu quindi avvolto da una nuvola e scomparve, nessuno sa quale fu la causa della sua morte.
Giosuè
Dopo il lutto per
Mosè
,
Giosuè
mandò spie a
Gerico
. Gli informatori furono scoperti ma vennero nascosti e salvati da una donna di nome
Raab
alla quale promisero l'incolumità. Gli
Israeliti
avanzarono verso
Gerico
ed il
Giordano
interruppe il suo corso per lasciarli passare.
Per sei giorni i sacerdoti girarono sette volte intorno alle mura di
Gerico
recando l'Arca e suonando le trombe, al settimo giorno le mura crollarono, gli
Israeliti
entrarono in città e la devastarono uccidendo tutti ma risparmiando
Raab
- la donna che aveva aiutato gli esploratori - e la sua famiglia.
Il bottino fu consacrato ma un uomo tenne per se dell'oro ed alla prima occasione gli
Israeliti
furono sconfitti. Giusuè seppe da Dio il motivo della Sua ira e denunciò l'uomo che aveva sottratto l'oro, che venne lapidato.
I
Gabaoniti
, fingendosi stranieri in
Cananea
, strinsero un patto con gli
Israeliti
ma quando
Giosuè
scoprì l'inganno non potendo ucciderli per non violare il patto li ridusse pubblici schiavi.
Nella successiva battaglia
Giosuè
fermò il sole per avere il tempo di distruggere i nemici e uccise i re che si erano alleati contro di lui. Conquistò gran parte della
Cananea
e distribuì le terre alle tribù. Morì venticinque anni dopo la morte di
Mosè
.
I
Cananei
approfittarono della sua morte per attaccare gli
Israeliti
ma vennero sconfitti e persero altri territori.
Le tribù di
Giuda
e
Simeone
attaccarono i
Cananei
, catturarono e uccisero il re Adoni-Bezek e conquistarono la parte inferiore di
Gerusalemme
e la città di Ekron. I Beniaminiti conquistarono Betel.
La prosperità raggiunta spinse gli Israeliti alla negligenza e al disordine.
Un levita attraversando il territorio dei Beniaminiti sostò in una città dove la moglie venne violentata fino a morirne. L'uomo divise il suo corpo in dodici parti e le spedì alle tribù di
Israele
chiedendo vendetta e provocando la guerra.
I Beniaminiti furono sconfitti e sterminati. Per evitare che la loro tribù si estinguesse gli
Israeliti
assegnarono ai superstiti quattrocento vergini catturate nella città di Iabes. Intanto i
Cananei
avevano condotto altre azioni costringendo la tribù di Dan a lasciare i territori occupati e a trasferirsi altrove.
I Giudici
Sdegnato per il comportamento degli
Israeliti
il Signore mandò contro di loro gli
Assiri
che li sottomisero per otto anni finché non furono liberati da una rivolta guidata da un uomo di nome
Otniel (Gothoniel)
che dopo la vittoria venne nominato "
giudice
", il primo in Israele.
Otniel
governò per cinquant'anni (quaranta secondo
Giuseppe Flavio
) e alla sua morte gli
Israeliti
furono soggiogati da
Eglon
re dei
Moabiti
. Un uomo di nome
Eud
riuscì a conquistare la fiducia di
Eglon
e ne approfittò per avvicinarlo ed ucciderlo, quindi guidò una rivolta e liberò gli
Israeliti
. Fu nominato
giudice
e governò per ottant'anni.
Il suo successore
Megar (Sanagar, Shamgar)
morì durante il suo primo anno di governo.
Sottomessi da
Jabin
re dei
Cananei
per vent'anni, gli
Israeliti
reagirono quando la profetessa
Debora
investì del comando
Barak
.
Barak
e
Debora
guidarono diecimila uomini contro il nemico. Il re fuggì e si nascose nella tenda di una donna di nome Giaele che lo uccise nel sonno. Nominato
giudice
e,
Barak
regnò insieme a
Debora
per trent'anni.
Gli
Israeliti
furono perseguitati per anni dalle incursioni dei
Madianiti
finché Dio suscitò contro questi il giovane
Gedeone
della tribù di
Manasse
. Incoraggiato dai segni che Dio gli mandava,
Gedeone
con soli trecento uomini attaccò il campo nemico e sterminò i
Madianiti
, fu nominato
giudice
e governò per quarant'anni. Alla sua morte lasciò settanta figli legittimi ed un figlio naturale di nome
Abimelech
.
Abimelech
uccise a tradimento tutti i fratelli tranne
Jotham
che riuscì a fuggire, si stabilì a
Sichem
e prese a governare da despota.
Durante una ribellione
Abimelech
fu ucciso in combattimento. Dopo di lui
Jair
della tribù di
Manasse
governò per ventidue anni (
Zonara
omette Tola).
Attaccati dagli
Ammoniti
, gli
Israeliti
elessero
giudice
Jefte
il quale riportò una vittoria ma avendo fatto voto di sacrificare la prima cosa che gli fosse venuta incontro al suo rientro fu costretto ad offrire in olocausto la giovane figlia che accorreva ad accoglierlo.
Jefte
governò per sei anni e gli successe
Amesa (Ibzan)
che tenne il potere per sette anni. Seguì
Lado (Abdon)
con otto anni di governo, quindi gli
Israeliti
furono assoggettati per quarant'anni dai Palestinesi.
In quel periodo un angelo annunciò alla moglie di
Manoch
della tribù di Dan la nascita di un figlio che sarebbe stato un nazireo (consacrato a Dio) e che quindi non avrebbe mai dovuto bere vino e tagliarsi i capelli.
Nacque così
Sansone
che crebbe diventando straordinariamente forte e si innamorò di una giovane palestinese che volle sposare nonostante fosse straniera. Un giorno
Sansone
incontrò sulla sua strada un leone e lo uccise con le sole mani. Ripassando qualche giorno dopo presso la carcassa vide che nella bocca della bestia le api avevano fatto un nido e si cibò del loro miele.
Al banchetto nuziale propose un indovinello: "Dal mangiante uscì il cibo e dal forte la dolcezza", concedendo sette giorni per risolverlo e mettendo in palio trenta vesti. La moglie convinse
Sansone
a rivelarle la soluzione e poi la comunicò ai contendenti.
Sansone
sdegnato la ripudiò.
Più tardi, offeso perché la donna aveva sposato un altro,
Sansone
incendiò i campi e le vigne dei Palestinesi che per rappresaglia arsero viva la donna con i suoi parenti. Seguì una dura lotta fra
Sansone
e i Palestinesi ed in molte occasioni l'eroe uccise migliaia di nemici, infine però
Sansone
si innamorò di una meretrice di nome
Dalila
che, carpitogli il segreto della sua forza, gli tagliò i capelli mentre dormiva.
Privato della sua straordinaria energia,
Sansone
venne catturato ed accecato.
Un giorno
Sansone
prigioniero fu portato in un salone dove si teneva un banchetto per essere schernito dai commensali, nel frattempo i suoi capelli erano ricresciuti, così si appoggiò a due colonne e le scosse fino a far crollare l'edificio uccidendo se stesso e tutti i presenti.
Così morì
Sansone
che aveva governato per vent'anni.
Abimelech
di
Betlemme
era andato a vivere fra i
Moabiti
per sfuggire la carestia con la moglie Noemi ed i figli.
Abimelech
ed i figli in seguito morirono e Noemi tornò in patria con la nuora Ruth che sposò Booz, parente di
Abimelech
. Da questa unione nacque Obed che fu padre di Jesse che fu padre di
Davide
che divenne re di Israele.
Eli
aveva due figli, Ofni e Fineo, che non ascoltavano le ammonizioni paterne. Il profeta
Samuele
, ancora ragazzo, predisse la loro rovina.
Elkana
aveva due mogli,
Anna e Peninna
. Non riuscendo ad avere figli,
Anna
fece voto che se avesse partorito avrebbe consacrato il suo nato al servizio del Tempio. Il Signore esaudì il suo desiderio e nacque
Samuele
.
A dodici anni
Samuele
iniziò a sentire la voce divina e predisse la disgrazia del gran sacerdote
Eli
a causa del comportamento irriverente dei figli di lui.
I
Filistei
fecero guerra agli
Ebrei
, ne uccisero trentamila e si impadronirono dell'Arca. Quando
Eli
venne informato della sconfitta e della morte dei sui figli Ofni e Fineo (Cofni e Pincas), morì per il dolore. Aveva governato quarant'anni.
L'Arca arrecò malattie e disgrazie nelle città dei
Filistei
dove veniva collocata finché gli anziani decisero di caricarla su un carro trainato da due vacche e lasciarla andare. Le vacche trasportarono senza guida l'Arca in
Israele
dove fu sistemata in casa di
Abinadab
e vi rimase per vent'anni.
Dopo aver subito altre sconfitte, gli
Ebrei
si rivolsero a
Samuele
che invocò l'aiuto divino e nella successiva battaglia i
Filistei
fuggirono terrorizzati da un terremoto, gli
Ebrei
li inseguirono e ne fecero strage. Da allora
Samuele
ebbe il governo di Israele.
Divenuto vecchio
Samuele
nominò giudici i suoi figli
Ioel e Abia
ma questi si dimostrarono corrotti e il popolo chiese al profeta di scegliere un re.
Saul
La richiesta addolorò
Samuele
ma il Signore gli ordinò di soddisfarla comunque.
Samuele
scelse il giovane
Saul
che vagava cercando delle asine smarrite, lo ospitò nella sua casa e lo unse re di
Israele
per volontà di Dio.
Poco dopo la sua nomina
Saul
sconfisse gli
Ammoniti
che minacciavano il villaggio di Iabes e fu incoronato con una grande festa. Così gli
Ebrei
passarono dal governo dei nobili a quello di un re.
Di nuovo in guerra contro i
Filistei
,
Saul
disattese le disposizioni di
Samuele
e questi gli annunciò che il suo regno sarebbe stato instabile e che presto Dio avrebbe scelto un altro re.
Dopo aver compiuto un'audace missione in campo nemico,
Gionata
figlio di
Saul
trovò del miele e ne mangiò non sapendo che il padre aveva ordinato di uccidere chiunque si fosse nutrito prima del tramonto (tutti dovevano dedicarsi esclusivamente al combattimento).
Saul
lo condannò a morte ma
Gionata
si salvò per intercessione del popolo.
Saul
sconfisse i
Filistei
ed altri nemici liberando gli
Israeliti
da ogni soggezione. Violando l'ordine divino di uccidere tutti gli
Amaleciti
,
Saul
risparmiò il re
Agag
e
Samuele
predisse nuovamente la sua caduta, quindi si mise alla ricerca del nuovo eletto. Il signore gli indicò
Davide
figlio di Iesse ed il profeta lo unse re di Israele.
Tormentato dagli spiriti malvagi,
Saul
trovava sollievo nel suono della cetra e su consiglio dei suoi servi chiamò a se
Davide
, col tempo gli si affezionò e lo nominò suo scudiero.
Golia
, campione dei
Filistei
, propose agli
Israeliti
un duello con un guerriero che fosse al suo livello. Quando
Davide
lo udì chiese a
Saul
il permesso di battersi, si presentò al gigantesco nemico munito soltanto di un bastone e di una fionda e con questa lo abbattè immediatamente per poi decapitarlo e presentare la testa al re.
Davide
Il successo di
Davide
provocò l'invidia di
Saul
che studiò uno stratagemma per farlo morire. Gli propose di sposare sua figlia
Micol
ma chiese come premio nuziale i prepuzi di cento nemici.
Davide
riuscì rapidamente nell'impresa e sposò la figlia di Saul.
Il re decise allora di tendere un'imboscata a
Davide
ma questi fu avvisato dall'amico
Gionata
ed ancora una volta si salvò. Continuando a combattere
Davide
riportò belle vittorie esasperando l'invidia del re ed infine, sentendosi in grave pericolo, decise di fuggire.
Saul
lo perseguitò a lungo ma quando i suoi sicari raggiungevano
Davide
prendevano immediatamente a profetare.
Davide
si recò dal sacerdote Achimelech dal quale ebbe la spada di
Golia
, scampò ad Achis re di Gat fingendosi pazzo e continuò a nascondersi ma
Saul
fece uccidere Achimelech e tutti i suoi parenti. Quando
Davide
ebbe occasione di uccidere
Saul
non lo fece ma chiese al re la ragione di tanto odio e
Saul
, commosso e turbato, ammise il suo errore.
In quel tempo morì
Samuele
che aveva governato per dodici anni da solo e per diciotto con Saul.
Davide
si sdegnò contro un allevatore di nome
Nabal
che lo aveva offeso negandogli del cibo con arroganza e lo avrebbe ucciso se la moglie
Abigail
non lo avesse onorato chiedendo perdono per il marito ed offrendogli molti doni. Pochi giorni dopo
Nabal
morì e
Davide
sposò
Abigail
.
Nonostante gli avesse risparmiato la vita,
Saul
continuò a perseguitare
Davide
e quando questi ebbe di nuovo occasione di ucciderlo, di nuovo lo risparmiò.
Davide
quindi si trasferì con la sua gente nel paese dei
Filistei
dove fu accolto da Achis re di Gat.
Scoppiata una nuova guerra,
Saul
tentò di consultare il Signore ma non ottenne risposta; tramite una negromante evocò lo spirito di
Samuele
che lo avvisò che il giorno successivo sarebbe caduto in battaglia.
Intanto
Davide
veniva allontanato dal fronte perché gli ufficiali filistei non si fidavano di lui e, tornato al villaggio che Achis gli aveva assegnato, lo trovò saccheggiato dagli Amalechiti che avevano rapito anche le donne. Con una parte dei suoi uomini
Davide
inseguì i rapitori e recuperò donne e bottino.
L'indomani
Ebrei
e
Filistei
si scontrarono in battaglia: gli
Ebrei
furono sconfitti, tre figli di
Saul
uccisi ed il re, ferito e disperato, si suicidò. I
Filistei
recuperarono il suo corpo e quello dei figli, li decapitarono ed esposero le teste come macabro trofeo di guerra offerto ai loro dei.
Saul
aveva regnato per ventidue anni con
Samuele
e diciotto dopo la sua morte, uomini coraggiosi recuperarono le spoglie del re e dei suoi figli che furono onorevolmente sepolte per ordine di Davide.
Un uomo si presentà a
Davide
e, sperando in una ricompensa, raccontò di aver aiutato
Saul
a morire, ma
Davide
lo fece uccidere per aver osato alzare la mano contro l'unto del Signore.
Su ordine del Signore
Davide
con le mogli
Achinoam
e
Abigail
e tutta la sua gente si recò a
Ebron
dove fu unto re di
Giuda
, mentre
Abner
, capo dell'esercito di
Saul
, faceva ungere Is-baal re di tutte le altre tribù di Israele.
Abner
attaccò
Giuda
e sconfisse il comandante
Joab
uccidendone il fratello Asael: questo fu l'inizio della guerra civile fra gli
Ebrei
.
In
Ebron
Davide
ebbe dei figli il maggiore dei quali fu Ammon.
Abner
si unì ad una concubina di
Saul
e quando Is-baal lo rimproverò decise di passare a
Davide
ma
Joab
lo fece uccidere per vendicare il fratello.
Davide
pretese da Is-baal la restituzione di
Micol
, figlia di
Saul
che aveva sposato anni prima, quindi accettò le proposte di pace di Is-baal.
Is-baal fu ucciso da due uomini che chiesero un premio a
Davide
ma questi li fece giustiziare per aver colpito il loro signore.
Dopo aver regnato per sette anni sulla tribù di Giuda,
Davide
che aveva trent'anni fu incoronato re di tutto
Israele
e governò per altri trentatre anni. Conquistò
Gerusalemme
togliendola ai
Gebusei
e vi stabilì la propria residenza. Sconfisse due volte i Palestinesi e trasportò l'Arca a
Gerusalemme
. Durante il trasporto Oza figlio di Aminadab osò toccare l'arca che stava per cadere con l'intento di sorreggerla ma venne fulminato per il sacrilegio.
Micol
vedendo il marito danzare in testa al corteo lo rimproverò giudicando quell'atteggiamento poco dignitoso per un re, ma
Davide
rispose che nulla di ciò che si fa in nome di Dio toglie dignità.
Davide
progettava la costruzione di un tempio nel quale custodire l'Arca ma Dio, tramite il profeta
Nathan
, lo informò che quell'opera non era destinata a lui ma a un suo figlio.
Sconfitti di nuovo i Palestinesi,
Davide
sottomise la
Siria
ad un tributo e stabilì un presidio in
Damasco
.
In memoria di
Gionata
rintracciò Merib-Baal, figlio dell'amico che era storpio, gli consegnò tutti i beni del padre e lo accolse alla sua tavola.
Morì il re degli
Ammoniti
e
Davide
mandò ambasciatori a condolersi con il figlio ma questi, sospettando fossero spie, li oltraggiò e li rimandò indietro.
Davide
reagì con la guerra e il suo comandante
Joab
sconfisse gli
Ammoniti
ed i loro alleati
siriani
.
Innamoratosi di una donna di nome
Betsabea
il re la rese incinta e fece in modo che il marito
Uriah
morisse in guerra. Sdegnato Dio lo biasimò tramite
Nathan
e fece morire il bambino ma in seguito
Davide
ebbe da
Betsabea
un altro figlio che fu chiamato
Salomone
. Ammon figlio di
Davide
si innamorò di
Tamar
sua sorrellastra e sorella di
Assalonne
, la violentò e la scacciò. L'onore di
Tamar
fu vendicato da
Assalonne
che uccise Ammon e fuggì in Gad dove rimase per tre anni, quindi si riconciliò con il padre per intercessione di
Joab
.
Trascorso qualche tempo
Assalonne
si trasferì a
Ebron
e si fece proclamare re dai suoi sostenitori.
Davide
lasciò
Gerusalemme
mettendosi in salvo con la famiglia ed i compagni più fedeli, intanto il consigliere Achitofel suggeriva ad
Assalonne
di attaccarlo e di farlo morire ma Cusai (un fedele di
Davide
che si era infiltrato nella corte di
Assalonne
), convinse l'interlocutore che era preferibile rimandare per organizzare un attacco in grande stile, quindi avvisò
Davide
che si portò immediatamente oltre il
Giordano
. Disperato per non essere stato ascoltato, Achitofel si impiccò.
Quando infine i due eserciti si scontrarono quello di
Davide
ebbe la vittoria e
Assalonne
rimase ucciso mentre fuggiva.
Alla notizia della morte del figlio
Davide
fu preso dalla disperazione ma poi, facendosi forza, ringraziò i suoi soldati e tornò a
Gerusalemme
dove perdonò quanti erano stati suoi avversari.
Quando
Davide
ebbe sconfitto
Ammoniti
e
Gabaoniti
iniziò un periodo di pace nel quale il re compose i Salmi ed insegnò ai sudditi a cantarli accompagnandosi con la musica.
Davide
ordinò a
Joab
di compilare il censimento, ciò offese il Signore che, tramite il profeta Gad, gli ordinò di scegliere una punizione fra sette anni di carestia, tre mesi di guerra e tre giorni di peste.
Davide
scelse la peste e perirono settantamila persone prima che il Signore, sedato dal sincero pentimento del re, fermasse la mano dell'angelo dispensatore di morte.
Davide
era diventato molto vecchio e per riscaldarsi dormiva con una giovinetta di nome
Abisaig
ma l'età non gli consentiva di unirsi a lei.
Approfittando della vecchiaia di
Davide
suo figlio
Adonia
progettò di impadronirsi del regno e congiurò con
Joab
e con il sacerdote
Abiatar
. Avvertito dal profeta
Nathan
e dalla moglie
Abigail
,
Davide
decise di evitare il tentativo di usurpazione facendo subito ungere
Salomone
come nuovo re.
Prima di morire
Davide
raccomandò a
Salomone
la costruzione del tempio per la quale aveva accumulato tante ricchezze e tanti pregiati materiali.
Salomone
Davide
morì a settant'anni, dopo quaranta di regno, e fu onorevolmente sepolto, quindi
Salomone
iniziò a governare.
Davide
, che pur essendo più grande di
Salomone
era stato escluso dalla successione, si rassegnò e chiese soltanto di sposare
Abisaig
concubina di
Davide
ma
Salomone
lo fece uccidere e bandì dal regno il sacerdote
Abiatar
che era stato sostenitore di
Adonia
. Fece uccidere anche l'ex comandante
Joab
.
Quando sognò Dio che gli offriva una grazia,
Salomone
chiese la sapienza ed il Signore, apprezzando questa scelta, lo rese il più sapiente degli uomini.
Anche
Zonara
ricorda il famoso aneddoto delle due donne che contendendo un bambino chiesero il giudizio del re. Per sapere quale fosse la vera madre.
Salomone
decretò di tagliare il bambino in due parti per poi assegnarlo a quella che si mostrò disposta a rinunciare per non far morire il figlio.
Salomone
compose migliaia di proverbi e canzoni, studiò le piante e gli animali ed insegnò un metodo per esorcizzare i demoni.
Nel quarto anno di regno cominciò la costruzione del tempio che fu completata in sette anni, l'edificio fu consacrato e vi fu collocata l'Arca.
Salomone
costruì anche le mura di
Gerusalemme
e il palazzo regale, sottomise i
Cananei
del Libano. Divenne tanto famoso per saggezza e splendore che la regina degli
Etiopi
volle fargli visita e constatò quanto quella fama fosse meritata.
Tuttavia
Salomone
, a causa della sua smisurata libidine, finì col violare i sacri precetti ed adorare gli idoli delle molte mogli straniere che prendeva.
Il Signore gli fece sapere che la Sua punizione avrebbe smembrato il regno ma che, in memoria di
Davide
, ciò sarebbe avvenuto nelle generazioni successive.
Un certo
Abder
, idumeo di stirpe reale, era fuggito in
Egitto
quando
Joab
aveva conquistato il suo paese. Anni dopo, informato della morte di
Davide
, passò in
Siria
dove arruolò una banda di malviventi e si diede a saccheggiare gli
Israeliti
.
Un funzionario di
Salomone
di nome
Geroboamo
incontrò un giorno il profeta Ahia che predisse che sarebbe divenuto re di dieci delle dodici tribù di Israele.
Inorgoglito,
Geroboamo
dimostrò il suo desiderio di regnare ma poi, sentendosi in pericolo, fuggì in
Egitto
e vi rimase fino alla morte di
Salomone
.
Salomone
morì a cinquantadue anni dopo aver regnato per quaranta, gli successe il figlio
Roboamo
la cui superbia spinse il popolo alla rivolta.
Roboamo
riparò a
Gerusalemme
dove regnò sulle sole tribù di Giuda e
Beniamino
mentre le altre si allontanavano da lui e nominavano re
Geroboamo
come era stato predetto.
Geroboamo
, temendo che il culto del
tempio di Gerusalemme
riavvicinasse il popolo all'altro re, fece fondere due vitelli e ne ordinò la venerazione.
Un profeta avvertì
Geroboamo
che la punizione divina sarebbe caduta su
Israele
ma
Geroboamo
perseverò nell'empietà e nell'idolatria. Neanche la morte di un figlio, interpretata dal profeta
Achia
come un segno dell'ira del Signore, servì a indurre
Geroboamo
a correggere il proprio comportamento.
Anche il popolo di Giuda violò la Legge e fu attaccato dagli
Egiziani
che depredarono il Tempio senza che
Roboamo
potesse difenderlo.
Roboamo
morì a cinquantasette anni, dopo diciassette di regno, lasciando il trono al figlio
Abia
il quale fu subito attaccato da
Geroboamo
e lo sconfisse duramente.
Roboamo
morì dopo tre anni e gli successe il figlio
Asa
che tornò all'ortodossia.
Morì anche
Geroboamo
, dopo ventidue anni di regno e gli successe il figlio Nabat, uomo empio simile al padre che fu ucciso dopo due anni. Il suo uccisore Baaza si impadronì del potere ed emulò l'empietà della sua vittima. Baaza morì dopo ventiquattro anni lasciando il regno al figlio Ela che due anni dopo fu ammazzato da Zambre che a sua volta fu ucciso dal popolo e sostituito con un altro Zambre dopo soli sette giorni.
Questo Zambre fondò
Samaria
e regnò dodici anni, gli successe il figlio
Achab
la cui malvagità era stimolata dalla moglie
Jezebel
.
Figlia del re di
Tiro
e
Sidone
,
Jezebel
dedicò un tempio alle divinità della sua patria e lo dotò di sacerdoti. Dio colpì il paese con la siccità e la carestia come predetto da
Elia
.
Elia
operò miracoli moltiplicando il cibo della vedova che lo ospitava e risuscitandone il figlio.
Elia
sfidò i falsi profeti di
Achab
. Accettando la sfida quelli posero una vittima sull'altare senza accendere il fuoco e presero ad invocare il loro dio ma non accadde nulla.
Elia
fece altrettanto e subito il Signore mandò il fuoco per consumare la vittima.
Il popolo uccise i falsi profeti ma
Jezebel
ordinò di far morire
Elia
che fuggì nel deserto e lo attraversò con l'aiuto di un angelo. Il Signore ordinò a
Elia
di ungere
Azaleo
re di
Siria
,
Jehu
re di
Israele
e
Eliseo
nuovo profeta.
Achab
desiderava acquistare il terreno di un uomo di nome Nabot che non intendeva vendere.
Jezebel
costruì false accuse di bestemmia e lesa maestà e fece lapidare Nabot.
Elia
predisse al re e alla consorte una morte analoga a quella di Nabot e lo sterminio della loro stirpe ma il sincero pentimento di
Achab
indusse il Signore a differire il castigo.
I
Siriani
assediavano
Samaria
e
Achab
, dopo averli sconfitti due volte, risparmiò la vita al loro re.
Michea predisse a
Achab
che sarebbe morto al posto del nemico che aveva graziato, a questa notizia
Achab
, alleatosi con il re di Giuda
Josafat
, riprese la guerra contro i
Siriani
. Come
Elia
e Michea avevano predetto,
Achab
venne ucciso durante la spedizione. Aveva regnato ventidue anni, gli successe il figlio Ochozia.
Josafat
si salvò e tornò a
Gerusalemme
. Più tardi fu attaccato da
Moabiti
,
Ammoniti
e Arabi confederati contro di lui ma seppe da un profeta che Dio avrebbe disperso i nemici. L'indomani infatti
Josafat
schierò il suo esercito ma non gli fu necessario combattere perché i nemici si uccisero fra loro.
Nell'undicesimo anno del suo regno Ochozia si ammalò e mandò a consultare un oracolo pagano sulla propria salute.
Elia
lo avvisò che sarebbe morto per questo sacrilegio e così avvenne. Gli successe il figlio
Joram
che distrusse gli idoli ma per il resto si comportò con empietà.
Elia
fu portato in cielo su un carro infuocato alla presenza di
Eliseo
. Quest'ultimo chiese che lo spirito del maestro rimanesse con lui ed infatti da allora fu in grado di compiere prodigi.
Ioram,
Josafat
ed il re degli
Idumei
, si coalizzarono contro i Noabiti ma poiché il loro esercito era a corto di acqua si rivolsero a
Eliseo
che fece scaturire nuove fonti.
All'alba i
Moabiti
videro l'acqua dalla loro città ma poiché i riflessi del sole la rendevano rossa, credettero fosse sangue. Convinti che gli assedianti si fossero uccisi fra loro uscirono dalle mura e furono massacrati. Il re dei
Moabiti
, disperato, sacrificò il proprio figlio sulle mura sperando così di ottenere il soccorso divino, i tre re attaccanti lo videro e, impietositi, tolsero l'assedio.
Josafat
morì settantenne dopo venticinque anni di regno, avendo designato il figlio
Joram
come suo successore.
Anche
Eliseo
fece miracoli, come aveva fatto
Elia
moltiplicò l'olio di una donna bisognosa e risuscitò un bambino, sfamò gli abitanti di Galgala colpiti dalla carestia moltiplicando il pane, sanò un lebbroso.
Ader re di
Siria
tese un'imboscata a Ioram re di
Israele
ma questi si salvò avvertito da
Eliseo
. I soldati di Ader vennero a catturare
Eliseo
ma furono resi ciechi dal Signore.
Ader tornò ad assediare
Samaria
e gli abitanti furono costretti dalla fame a mangiare i propri figli. Ioram accusò
Eliseo
di non aiutarlo con le preghiere ma poi, pentito, lo pregò di liberare la città e durante la notte il Signore diffuse il terrore fra gli assedianti facendoli fuggire, il mattino seguente i
Samaritani
si sfamarono con l'abbondante cibo che i
Siriani
avevano lasciato nel campo.
Il re di
Damasco
si ammalò e mandò il nobile
Azaleo
a consultare
Eliseo
. Il profeta predisse che il re sarebbe morto e che
Azaleo
avrebbe regnato recando disgrazia al popolo di Israele.
Azaleo
strangolò il re e prese il potere.
Joram
re di Giuda, sobillato dalla moglie
Gotholia (Othlia)
figlia di
Achab
, divenne empio e fu punito: gli Arabi attaccarono i Giudei ed uccisero tutti i suoi figli tranne
Ochozia
;
Joram
morì di malattia a quaranta anni dopo aver regnato otto anni.
Ioram di
Israele
fu ferito in guerra e si ritirò:
Eliseo
unse re
Jehu
ordinandogli di sterminare la stirpe di
Achab
.
Jehu
uccise Ioram, Ozochia e
Jezebel
, quindi fece giustiziare tutti i settanta figli di
Achab
che vivevano in
Samaria
e tutti i falsi profeti.
Ma
Gotholia
moglie di
Ochozia
prese il potere ed uccise tutta la progenie di
Davide
eccetto
Joas
che, ancora bambino, fu nascosto dalla nutrice Iosabe.
Sette anni dopo il sacerdote Ioade marito di Iosabe mostrò
Joas
ai soldati inducendoli a ribellarsi a
Gotholia
.
Gotholia
venne uccisa e
Joas
incoronato re di Israele.
Joas
restaurò il Tempio con le offerte dei fedeli e governò saggiamente finché visse Ioade, ma quando il sacerdote morì si lasciò andare all'empietà e, non tollerando gli ammonimenti del profeta
Zaccaria
, lo fece lapidare.
Zaccaria
morendo maledisse
Joas
che fu punito per mano del re di
Siria
Azael che assediò e saccheggiò
Gerusalemme
.
Ieu morì dopo ventisette anni di regno e gli successe Ioacaz che fu a sua volta sconfitto dal re di
Siria
. Ioacaz regnò per diciassette anni, quindi gli successe il figlio che si chiamava
Joas
come il re di Giuda.
Sotto il regno di
Joas
morì Eliseo che, in agonia, predisse ad re che avrebbe sconfitto i
Siriani
e recuperato i territori perduti. Infatti
Joas
sconfisse Ader, figlio del defunto re di
Siria
Azael.
Morì
Joas di Giuda
, ucciso dai suoi servi dopo quarant'anni di regno e salì al trono il figlio
Amasia
.
Per far guerra a
Idumei
, e
Amaleciti
,
Amasia
assoldò soldati
Israeliti
ma poi, su consiglio di un profeta, li rimandò a casa senza averli fatti combattere.
Offesi, gli
Israeliti
attaccarono il
regno di Giuda
facendo incursioni ed uccidendo quanti incontravano.
Amasia
intimò al re di
Israele
di sottomettersi, ma
Joas
gli rispose di non eccedere nella superbia.
Amasia
lo attaccò e venne sconfitto. Dopo averlo umiliato,
Joas
entrò in
Gerusalemme
e portò a
Samaria
i tesori del
Tempio
.
Joas
regnò sedici anni, gli successe
Ieroboamo
.
Amasia
fu ucciso dopo trentadue anni di regno e gli successe il figlio
Ozia
.
Il profeta
Giona
ebbe l'ordine divino di andare a
Ninive
per avvisare gli abitanti dell'imminente rovina. Per evitare la pericolosa missione si imbarcò ma quando la nave stava per essere affondata da una tempesta confessò di essere la causa della situazione e lasciò che lo gettassero in mare dove fu ingoiato da una balena che lo rigettò vivo a terra dopo tre giorni.
Allora
Giona
andò a
Ninive
per pronunciare la sua profezia, il re e il popolo gli credettero e presero a fare penitenza muovendo a pietà Dio che non distrusse la città.
Ieroboamo
sconfisse i
Siriani
e morì nel quarantunesimo anno di regno succedendogli il figlio
Acazia
.
Ozia
fu pio e onesto e vinse molte battaglie ma alla fine divenne superbo e fu colpito dalla lebbra. Morì confinato fuori dalla città a settantanove anni dopo averne regnati cinquantuno, il regno passò a suo figlio
Iotham
.
Azaria fu ucciso dopo sei mesi si governo, l'uccisore Selumo regnò trenta giorni e fu ucciso da Mainamo il quale regnò crudelmente per dieci anni poi fu assassinato. Gli successe il figlio Fecezia poi ucciso da
Fakea
sotto il cui governo il paese fu invaso dal re assiro Taglafarafar che distrusse molte città e fece molti prigionieri.
Ieroboamo re di
Gerusalemme
, pietoso e giusto, sottomise gli
Ammoniti
e morì nel sedicesimo anno di governo. Gli successe il figlio
Acaz
che tornò all'idolatria.
Centro di lui si allearono Raasone re di
Siria
e
Fakea
re di Israele che presero molte città e, deportata la popolazione, vi stanziarono colonie di
Siriani
.
Acaz
chiamò in aiuto il re di
Assiria
che lo liberò dai nemici ma pretese come ricompensa tutti i tesori del Tempio.
Ad
Acaz
, morto nel sedicesimo anno di potere, successe il figlio
Ezechia
.
Fakea
fu ucciso e sostituito da Osea che venne sottomesso da
Salmanassar
re degli
Assiri
.
Ezechia
, giusto e pio, ripristinò culto e festività tradizionali.
Osea cercò l'aiuto degli
Egiziani
contro
Salmanassar
il quale, indignato, assediò
Samaria
per tre anni, la espugnò e deportò la popolazione ed il re.
Nel paese furono stanziati coloni di origine persiana e religione pagana e Dio li colpì con una pestilenza. Costoro mandarono quindi a chiamare sacerdoti ebrei e si convertirono all'Ebraismo.
Nei quattordicesimo anno di
Ezechia
, il re Assiro
Sennacherib
invase la
Giudea
ma
Ezechia
evitò la distruzione di
Gerusalemme
offrendo un pesante tributo. L'assiro partì ma lasciò un forte presidio e mentre
Ezechia
prudentemente fortificava le mura mandò un ambasciatore di nome Rabsace a pretendere nuovi versamenti. Tramite il profeta
Isaia
Echezia implorò l'aiuto divino e quella notte un angelo sterminò i nemici accampati presso
Gerusalemme
. In seguito
Sennacherib
tornò in patria e venne ucciso dai figli.
Ezechia
si ammalò e
Isaia
predisse che sarebbe morto ma il re implorò di avere ancora il tempo di procreare un erede ed il Signore lo informò tramite il profeta che sarebbe vissuto per altri quindici anni.
Ezechia
strinse amicizia con Balada re di
Babilonia
ma
Isaia
lo avvertì che i
Babilonesi
non avrebbero rispettato i patti.
Ezechia
morì a cinquantaquattro anni dopo averne regnati ventinove e lasciò il trono al figlio, l'empio
Manasse
. Questi profanò il Tempio ed uccise dei profeti ma quando fu attaccato dall'esercito babilonese si pentì e chiese perdono a Dio che lo aiutò a salvare il regno. Visse poi onestamente e regnò per cinquantacinque anni.
Gli successe il figlio
Ammon
che fu ucciso dopo due anni e lasciò il regno al figlio Iosia che aveva otto anni.
Iosia fu pio, riportò il popolo al culto ortodosso e restaurò il Tempio. Sotto il suo regno furono ritrovati i libri di
Mosè
leggendo i quali Iosia fu preso dalla disperazione constatando di quali si era macchiata la sua gente e con la guida della profetessa Ofla svolse solenni riti espiatori facendo giurare al popolo l'osservanza delle Leggi.
Iosia morì nel trentunesimo anno di regno combattendo contro il faraone
Necao
al quale non aveva concesso di attraversare il Paese con l'esercito.
Iocaz
figlio di Iosia ebbe il regno a ventitre anni ma fu catturato da
Necao
che mise sul trono il fratello Eliacimo al quale cambiò il nome in
Ioachimo
.
Il re di
Babilonia
Nabucodonosor
uccise
Necao
e sottomise
Egiziani
e Giudei al pagamento di un tributo.
Ioachimo
dopo tre anni si ribellò, nonostante gli avvertimenti del profeta
Geremia
.
Nabucodonosor
attaccò ed uccise
Ioachimo
ponendo sul trono di Giuda il figlio anche questo di nome Ioachimo.
Più tardi, temendo che anche il secondo Ioachimo volesse ribellarsi,
Nabucodonosor
attaccò di nuovo, deportò i giovani e gli uomini validi, imprigionò il re e la sua famiglia ed affidò il regno a
Sedecia
zio di Ioachim al quale fece giurare fedeltà.
Anni dopo gli Assiri tornarono ed assediarono a lungo
Gerusalemme
perché
Sedecia
aveva tradito gli accordi, il profeta
Geremia
insisteva per la resa ma non fu ascoltato.
Sedecia
catturato da
Nabucodonosor
che gli fece uccidere i figli in sua presenza, lo accecò e lo portò prigioniero a
Babilonia
.
Il Tempio fu spogliato e distrutto, la città demolita, i cittadini deportati. Solo i poveri furono lasciati in
Giudea
per coltivare la terra sotto il governo del nobile
Godolia
.
Qualche tempo dopo si presentò un certo
Ismaelo
chiedendo asilo a
Godolia
, questi lo accolse ma
Ismaelo
durante la notte lo uccise a tradimento.
Dopo la morte di
Godolia
, i Giudei che si trovavano ancora in patria decisero di andare in
Egitto
.
Geremia
si oppose ma non fu ascoltato, anzi fu portato anche lui in
Egitto
e quando predisse nuove disgrazie venne lapidato. Più tardi
Alessandro Magno
portò i suoi resti in
Alessandria
.
Quattro anni dopo la caduta di
Gerusalemme
,
Nabucodonosor
conquistò anche l'
Egitto
deportando in
Babilonia
gli
Ebrei
che vi si trovavano.
Fra i deportati erano quattro nobili giovani:
Daniele
, Anania, Misaele e Azaria che il re trattò con attenzione, facendoli istruire. I quattro giovani ottennero i essere nutriti soltanto di "cibi senz'anima" come datteri e legumi.
Nabucodonosor
convocò tutti i saggi della sua corte per interpretare un sogno che aveva dimenticato. Vi riuscì il solo
Daniele
per ispirazione divina. Il re aveva sognato una statua con il capo d'oro, le spalle d'argento, l'addome di rame e le gambe in parte di ferro ed in parte di terra. Una grande pietra distruggeva la statua e cresceva fino a riempire il mondo.
Il capo d'oro, disse
Daniele
, rappresentava
Nabucodonosor
ed il regno degli Assiri, l'argento rappresentava i
Medi
ed i
Persiani
di
Ciro
, il rame il regno dei
Macedoni
. Il ferro indica la potenza dei
Romani
, la terra con cui è mescolato indica la loro debolezza costituita dalle discordie interne. La pietra infine è
Cristo
: si stacca dal monte "senza mani" (per decreto divino), distrugge il vecchio impero e riempie il mondo della sua gloria.
Colpito dalla sapienza di
Daniele
, il re gli fece ricchi doni e lo nominò principe.
I tre compagni di
Daniele
rifiutarono di adorare un idolo e furono gettati in una fornace ardente ma il fuoco non li offese. Vedendo ciò
Nabucodonosor
nominò principi anche loro.
Nabucodonosor
chiamò
Daniele
per interpretare un altro sogno: vedeva un grande albero ed un angelo che scendeva dal cielo per ordinare di abbatterlo ma di preservarne le radici. In base al sogno
Daniele
predisse ciò che avvenne di lì a poco:
Nabucodonosor
impazzì e vagò nel deserto per sette anni ma poi, guarito, riprese a regnare. Morì dopo quarantatre anni di regno.
Gli successe il figlio Euisad Merocad che liberò Joachim dalla prigionia e gli rese onore.
A Euisad Merocad successe il fatello
Baltasar
. Mentre costui, assediato da
Ciro
, teneva un banchetto e commetteva sacrilegio usando a tavola i sacri vasi presi dal
tempio di Gerusalemme
da
Nabucodonosor
, comparve dal nulla una mano che scrisse sulle pareti parole incomprensibili. Le interpretò
Daniele
ed erano presagio della fine della vita e del regno di
Baltasar
, infatti poco dopo
Ciro
conquistò
Babilonia
ed uccise il re.
Daniele
fu portato dal re dei
Medi
Ciassare
che lo accolse con onore provocando l'invidia dei
satrapi
che tramarono per far morire il profeta.
I
satrapi
convinsero il re ad emanare un editto che sospendeva ogni culto per trenta giorni e quando
Daniele
fu trovato a pregare venne arrestato e rinchiuso in una fossa con i leoni. Il mattino seguente
Daniele
era vivo ed illeso e
Ciassare
fece gettare ai leoni i suoi accusatori.
Durante il primo anno del regno di
Baltasar
,
Daniele
aveva visto in sogno quattro animali uscire dal mare: il primo era una leonessa ma aveva penne ed ali d'aquila e cuore e piedi umani. Rappresentava il re con la sua superbia ma anche con il suo inevitabile destino di essere soltanto un uomo.
Il secondo era un'orsa con tre ali in bocca, rappresentava i
Persiani
che conquistavano le nazioni con grande violenza e sottoponevano i nemici ad orrende torture.
Il terzo era una pantera con quattro ali e quattro teste:
Alessandro Magno
con le sue veloci conquiste (le quattro ali) e i quattro regni in cui alla sua morte fu diviso il suo impero (le quattro teste).
Daniele
non descrisse la forma del quarto animale limitandosi a dire che tutto divorava con i suoi denti di ferro. Si tratta del dominio dei
Romani
, troppo vasto e multiforme per essere rappresentato da un solo animale.
La bestia aveva dieci corni (ad indicare i numerosi regni che formavano l'impero romano) di cui uno più piccolo ma dotato di occhi e bocca che abbatteva gli altri e muoveva guerra ai santi (l'Anticristo).
Appariva nel sogno un vecchio dall'aspetto solenne con un seguito immenso (mille volte centomila) e la bestia veniva gettata nel fuoco (Dio che abbatte l'Anticristo). Morta la bestia, il Figlio dell'uomo scendeva dal cielo e Gli venivano dati il potere, l'onore ed un regno senza fine.
Daniele
ebbe un'altra visione: un montone con due corna diseguali cozzava in ogni direzione e nessuna bestia poteva resistergli. Rappresentava i
Persiani
(i due corni sono
Ciro
e
Cambise
) che sconfiggevano tutti gli altri potenti.
Ma giungeva un altro montone dotato di un solo corno e batteva il primo: rappresentava
Alessandro Magno
che vinse
Dario
sconfiggendo gli eserciti di
Persia
e di
Media
.
Dopo la vittoria il secondo montone perdeva l'unico corno e ne nascevano altri quattro (
Tolomeo
,
Seleuco
,
Antigono
e
Antipatro
).
L'arcangelo Gabriele compariva nel sogno di
Daniele
per interpretare la visione e prediceva che dopo sei anni e sei mesi
Antioco Epifane
sarebbe caduto e
Gerusalemme
sarebbe tornata libera. La profezia di Gabriele parlò di sessantadue settimane fino alla ricostruzione della città.
Zonara
spiega che le
settanta settimane
vanno intese come quattrocentonovanta anni, quanti cioè ne trascorsero fra la visione di
Daniele
e la venuta di
Cristo
.
La ripartizione delle settanta settimane è quella che si legge nel
Libro di Daniele
: sette settimane fino alla consacrazione di un
unto
(
Esdra
, rifondatore dello stato ebraico), sessantadue per la ricostruzione di
Gerusalemme
, altre sette fino a quando
un consacrato sarà soppresso senza colpa in lui
.
Nel dodicesimo anno del suo regno
Nabucodonosor
mosse guerra al re dei
Medi
e dopo averlo sconfitto e ucciso si volse contro le nazioni che avevano rifiutato di aiutarlo:
Cilicia
,
Siria
,
Giudea
e
Egitto
.
Il generale
Oloferne
ebbe il comando della spedizione con l'ordine di risparmiare quanti si arrendevano e sterminare chi opponeva resistenza.
Il principe alleato Achior suggerì ad
Oloferne
di non tentare di vincere i Giudei protetti dal loro Dio ma il generale, indignato, lo fece consegnare ai nemici che lo accolsero nella città di
Betulia
.
Oloferne
assediò
Betulia
e dopo trentaquattro giorni la popolazione era in procinto di arrendersi ma il principe Ozia decise di attendere per altri cinque giorni l'aiuto divino. Una bella vedova della città di nome
Giuditta
, dopo aver criticato la mancanza di fede dei cittadini, uscì dalla città portando con se un'ancella e del cibo e si lasciò catturare dagli assedianti.
Condotta davanti a
Oloferne
,
Giuditta
raccontò che i Giudei stavano per commettere il peccato di mangiare cibi destinati ai sacrifici e, abbandonati dal loro Dio, sarebbero stati facilmente sconfitti. Per sfuggire la morte lei aveva quindi abbandonato la sua gente e voleva mettersi al servizio di
Oloferne
.
Giuditta
ottenne il permesso di rimanere nel campo degli assedianti, di uscirne di tanto in tanto per pregare e di nutrirsi soltanto del cibo che aveva portato con se. Invaghitosi di lei,
Oloferne
offrì un banchetto, si ubriacò e si appartò con la donna ma si addormentò per il troppo vino bevuto e
Giuditta
lo uccise nel sonno, quindi tornò alla sua città con la testa mozzata del generale.
Tobi della tribù di
Neftali
era un uomo devoto ed osservante. Fatto prigioniero dagli Assiri si astenne dal mangiare il loro cibo; col tempo divenne funzionario del re Salmonassar ma quando questi morì e gli successe
Sennacherib
che odiava i Giudei per essere stato da loro sconfitto, Tobi fu costretto a fuggire e tutti i suoi averi furono confiscati. Potè tornare a Ninive solo quando
Sennacherib
fu ucciso ed il suo posto fu preso da Assarhaddon.
Tobi viveva con la moglie Anna e con il figlio Tobia. Il giorno della festa della Pentecoste, dopo aver seppellito un popolano trovato morto in piazza, si addormentò in giardino e sui suoi occhi caddero gli escrementi degli uccelli rendendolo cieco.
Divenuto povero Tobi viveva del lavoro di sua moglie e pregava il Signore che lo facesse morire.
Analoga preghiera levava a Dio una donna di
Ecbatana
di nome Sara che era stata promessa sette volte in matrimonio ma tutte le volte il demone Asmodeo aveva fatto morire lo sposo prima che si unisse a lei.
Il Signore ascoltò le loro preghiere, Tobi riebbe la vista e suo figlio sposò Sara che fu liberata da Asmodeo.
Quando Tobi rivelò al figlio di aver depositato una forte somma in
Media
il giovane partì accompagnato da una guida che si fingeva un suo parente di nome Azaria ma che in realtà era l'arcangelo Raffaele.
Media
e
Persia
erano due regni distinti, retti l'uno da
Astiage
e l'altro da
Cambise
.
Cambise
sposò
Mandane
figlia di
Astiage
e generò
Ciro
.
Zonara
descrive i costumi dei
Persiani
, in particolare la dura disciplina a cui erano sottoposti i giovani durante la formazione militare. Anche
Ciro
ricevette questo tipo di educazione e da adulto divenne un potente guerriero.
Il re degli Assiri, che aveva soggiogato diverse popolazioni, decise di volgersi contro la
Media
. Prima di attaccare si procurò l'alleanza di
Creso re di Lidia
, dei
Cilici
, dei Carii e di altre genti.
Ciassare
, che era succeduto a
Astiage
, percependo un pericolo chiese aiuto a
Cambise
che inviò un esercito comandato da
Ciro
.
Ciro
si portò in
Media
e nell'attesa dell'attacco degli Assiri compì una spedizione contro gli
Armeni
che non stavano fornendo aiuti a
Ciassare
come previsto da un patto vigente. Catturò il re con tutta la famiglia e dopo averlo costretto ad ottemperare agli accordi lo rilasciò.
Dopo aver subito una prima sconfitta ad opera di
Ciro
, gli Assiri furono abbandonati dagli alleati e i
Persiani
combattendo insieme ai
Medi
li costrinsero alla fuga.
Ciro
seguì i fuggitivi finché non riuscì a raggiungerli e farne strage.
Conquistata l'Assiria,
Ciro
non nocque alla popolazione ed ordinò che ciascuno continuasse a vivere secondo i propri costumi.
Un assiro di nome
Gobria
, proprietario di una rocca e disponendo di mille cavalieri, offrì a
Ciro
di passare dalla sua parte a condizione di essere aiutato a vendicarsi contro il figlio del re che aveva ucciso suo figlio.
Ciro
lo accolse e gli promise vendetta.
Con
Gobria
al suo seguito,
Ciro
raggiunse
Babilonia
ma il re degli Assiri rifiutò il combattimento sfidando gli avversari a tornare dopo trenta giorni.
In questa occasione si unì a
Ciro
anche Gadata, principe di un regno cliente che il re degli Assiri aveva fatto castrare. Gadata fu tradito da alcuni dei suoi e, sorpreso da un'imboscata degli Assiri fu ferito e catturato ma
Ciro
accorse prontamente e lo liberò.
Giunto al confine della
Siria
Ciro
si incontrò con
Ciassare
, si decise di prepararsi per l'inverno in luoghi fortificati e di procurare le necessarie provviste per essere pronti ad eventuali azioni nemiche.
Intanto la bella prigioniera
Pantea
si lamentò con
Ciro
per le advances di
Araspe
, per evitare complicazioni
Ciro
allontanò momentaneamente l'amico
Araspe
e permise alla donna di convocare il marito
Abradate
. Questi la raggiunse e informato sulla correttezza di
Ciro
volle diventare suo alleato.
Il re degli Assiri si era recato in Lidia con i suoi tesori e aveva stretto alleanza con il re
Creso
. Informato di ciò
Ciro
preparò l'esercito lasciando
Ciassare
con un terzo dei
Medi
a difendere il suo regno.
Poco dopo l'esercito persiano si scontrò con quello di
Creso
che oltre a Lidi e Assiri comprendeva vari contingenti alleati fra cui uno egiziano.
Lottando contro gli
Egiziani
perse la vita
Abradate
e lo stesso
Ciro
fu disarcionato, i
Persiani
si concentrarono contro gli
Egiziani
che si difesero valorosamente ma alla fine dovettero arrendersi e consegnare le armi.
Creso
e i suoi sudditi fuggirono a
Sardi
e si chiusero in città. Grazie alle indicazioni di un persiano residente a
Sardi
Ciro
riuscì ad entrare in città e a prenderla senza combattere.
Ciro
e
Creso
si accordarono: i Lidi avrebbero offerto spontaneamente oggetti preziosi per evitare il sacco di
Sardi
.
Furono celebrate le esequie di
Abradate
e di
Pantea
che si suicidò sul cadavere del marito.
Ciro
occupò la
Frigia
, la
Cappadocia
e l'Arabia. Tornato a
Babilonia
fece scavare un profondo canale con il quale deviò gran parte delle acque dell'
Eufrate
permettendo al suo esercito di superare facilmente il fiume. I
Persiani
entrarono in
Babilonia
,
Gobria
e Gadata che conoscevano bene la città li guidarono al palazzo reale dove il re fu catturato.
Conquistata
Babilonia
,
Ciro
si dedicò a organizzare il suo impero, sposò la figlia di
Ciassare
che gli portò la
Media
in dote, visse e governò dividendo il suo tempo fra
Babilonia
,
Susa
e
Ecbatana
.
Divenuto molto vecchio sognò che gli dei lo chiamavano e designò erede del trono il figlio maggiore
Cambise
e nominò il minore Tanossare (Smerdi in
Erodoto
) principe dei
Medi
, Armeni e
Cadusii
, ma dopo la sua morte sorsero contrasti e scoppiarono ribellioni.
Cambise
fece uccidere il fratello ma durante la sua assenza due fratelli magi presero il potere approfittando della somiglianza di uno dei due con il defunto.
Cambise
si preparò a muovere guerra all'usurpatore ma morì per un banale incidente realizzando una vecchia profezia. Aveva regnato sette anni e cinque mesi, non aveva avuto figli.
Il falso Smerdi regnò indisturbato per sette anni fin quando il nobile
Otane
scoprì il suo inganno e organizzò una congiura per eliminarlo.
Intanto
Pressaspe
, esecutore materiale dell'omicidio del fratello del re, preso dal rimorso svelò pubblicamente la verità e si uccise , i congiurati agirono immediatamente ed uccisero l'usurpatore.
Quietati i tumulti che seguirono a queste vicende, i congiurati scelsero fra loro il nuovo re con un sorteggio casuale (l'episodio del primo cavallo che nitrisce raccontato anche da
Erodoto
) e
Dario
figlio di Istaspe divenne re di
Persia
.
Per assolvere un voto
Dario
mandò a
Gerusalemme
gli oggetti sacri che erano rimasti a
Babilonia
quando
Ciro
, all'inizio del suo regno, aveva concesso ai Giudei di tornare in patria.
Finanziò inoltre la ricostruzione del Tempio e nominò governatore della
Giudea
Zorobabel
che aveva guidato il rientro degli
Ebrei
liberati da
Ciro
.
I
Samaritani
cercarono di ostacolare i lavori del tempio coinvolgendo satrapi siriani, ma
Dario
confermò che anche
Ciro
aveva autorizzato l'opera e tacitò gli oppositori.
Dario
fu sempre favorevole ai Giudei che continuarono ad avere problemi con i
Samaritani
. Dopo la sua morte salì al trono il figlio Serse che proseguì nella politica del padre concedendo esenzioni fiscali e benefici ai Giudei e autorizzò un nuovo esodo da
Babilonia
a
Gerusalemme
sotto la guida di
Esdra
.
Esdra
tornò a
Gerusalemme
con molte persone e durante la sua vita fu ripristinata l'osservanza della legge mosaica.
Il coppiere ebreo
Nehemia
chiese al re il permesso di recarsi a
Gerusalemme
preoccupato dai contrasti della sua gente con i popoli confinanti. Il re concesse il permesso e dotò
Nehemia
di credenziali e di fondi per la ricostruzione delle mura. Da notare che
Zonara
precisa che la partenza di
Nehemia
da
Susa
avvenne nel venticinquesimo anno del regno di Serse mentre in
Giuseppe Flavio
si legge che
Nehemia
era coppiere di Artaserse figlio di Serse.
Nehemia
si impegnò a fondo per convincere i connazionali a lavorare alacremente alle mura, resistendo anche agli attacchi militari degli avversari che volevano impedire che
Gerusalemme
venisse fortificata.
Completate le mura si occupò di ripopolare la città convincendo molte famiglie a trasferirvisi. Morì molto vecchio e morì anche Serse lasciando il trono al figlio Artaserse.
Una volta Artaserse offrì un banchetto e voleva mostrare ai suoi ospiti la moglie Vasti ma questa per pudore rifiutò di farsi vedere, il re si ritenne offeso e la ripudiò. Ordinò quindi che si cercasse per lui la più bella vergine del regno e fu scelta una giovane ebrea di nome
Ester
che, priva dei genitori, viveva con lo zio
Mardocheo
. Successivamente
Mardocheo
salvò il re scoprendo una congiura degli eunuchi di corte.
Un consigliere del re di nome
Aman
, indignato contro
Mardocheo
che non lo onorava come gli altri, convinse il re a far uccidere tutti gli
Ebrei
presenti nell'impero.
Ester
pregò il re di invitare
Aman
ad un banchetto durante il quale lo smascherò svelando che aveva intenzione di far morire
Mardocheo
. Il re, che ricordava la congiura svelata da
Mardocheo
, mandò a morte
Aman
e concesse a
Ester
di scrivere in suo nome l'ordine di ritirare la condanna degli
Ebrei
. Molti parenti e seguaci di
Aman
furono uccisi e gli
Ebrei
commemorarono questi eventi istituendo una festa.
Johanan figlio di Joiada ebbe il sommo sacerdozio e venne in lite con il fratello Jesus al quale la carica era stata promessa dal generale
Bagoa
. Johanan uccise Jesus nel tempio e
Bagoa
ordinò sette anni di punizione per gli
Ebrei
. A Johanan successe il figlio Joad.
Manasse
fratello di Joad aveva sposato Nicassa figlia del nobile persiano
Sanabalete
, matrimonio con una "donna gentile" che aveva suscitato polemiche a
Gerusalemme
.
Sanabalete
promise a
Manasse
di costruire un nuovo tempio e di nominarlo gran sacerdote in
Samaria
ma mentre attendeva il consenso di re
Dario
questi fu sconfitto a
Isso
da
Alessandro Magno
.
Sanabalete
passò ai
Macedoni
ed ottenne da
Alessandro
il permesso per il nuovo tempio.
Alessandro
era figlio di
Filippo re di Macedonia
e di
Olimpiade
ma si favoleggiava che la madre l'avesse concepito con
Zeus
in forma di serpente. Era di carnagione chiara ed emanava odore gradevole, si dimostrò maturo fin dall'infanzia. Si doleva delle vittorie del padre temendo che non rimanessero per lui occasioni di gloria.
Da ragazzo domò il cavallo
Bucefalo
che nessuno riusciva a montare girandolo verso il sole perché aveva capito che l'animale era spaventato dalla propria ombra. Fu educato da
Aristotele
che lo iniziò anche alle scienze segrete dette
acroamatiche
.
Quando
Filippo
fu ucciso da
Pausania
,
Alessandro
salì al trono. Aveva vent'anni e rapidamente mise ordine nel regno domando le ribellioni in corso, conquistando
Tebe
e facendo pace con gli
Ateniesi
.
A
Tebe
una donna di nome
Timoclea
uccise un ufficiale macedone che l'aveva violentata e condotta davanti ad
Alessandro
disse orgogliosamente di essere sorella di
Teagene
morto combattendo contro
Filippo
. Ammirando il suo coraggio,
Alessandro
la fece liberare.
A
Corinto
incontrò
Diogene di Sinope
e gli offrì ciò che desiderava,
Diogene
gli chiese di spostarsi per non coprire la luce del sole e
Alessandro
lo ammirò al punto da dire che se non fosse stato
Alessandro
avrebbe voluto essere
Diogene
.
Iniziata la guerra contro l'
Asia
,
Alessandro
si scontrò con l'esercito di
Dario
re di
Persia
sul
fiume Granico
e lo sconfisse,
Sardi
si arrese e conquistò
Panfilia
,
Cilicia
,
Fenicia
,
Pisidia
,
Paflagonia
e
Cappadocia
.
Ammalatosi gravemente in
Cilicia
guarì bevendo il farmaco preparato dal suo medico
Filippo Acarnano
nonostante questi fosse stato tacciato di tradimento.
Sconfisse di nuovo i
Persiani
a
Isso
e i
Macedoni
saccheggiarono il campo nemico mentre
Dario
fuggiva.
Alessandro
trattò con clemenza e rispetto la moglie e le figlie del re ordinando che non subissero offesa.
Conquistò ancora
Damasco
, espugnò
Tiro
ed occupò l'
Egitto
dove fondò
Alessandria
. Fece visita al tempio di
Ammone
attraversando il deserto, il sacerdote lo salutò figlio di
Zeus
, cosa di cui
Alessandro
andò molto fiero.
Dario
offrì ad
Alessandro
un riscatto per la sua famiglia, gli propose di sposare la figlia e di condividere il regno ma
Alessandro
rifiutò. Morì di parto la moglie di
Dario
e fu sepolta con tutti gli onori.
Alessandro
si scontrò di nuovo con i
Persiani
nella decisiva battaglia di
Gaugamela
e questa volta fu proclamato re dell'
Asia
mentre
Dario
fuggiva ancora una volta. Occupò
Babilonia
,
Susa
e l'intera
Persia
.
Inseguì ancora
Dario
e lo trovò moribondo per le molte ferite. Il re lo ringraziò per la clemenza usata con i suoi familiari e spirò.
Alessandro
mandò il corpo alla madre, quindi fece squartare vivo
Besso
che aveva provocato la morte di
Dario
.
Presso il Mar Caspio gli
Ircani
rubarono il suo cavallo
Bucefalo
ma lo resero incolume quando
Alessandro
minacciò lo sterminio.
Sposò la nobile
Rossane
e cominciò ad assumente usanze orientali. Fece morire
Parmenione
e
Filota
per tradimento ed uccise personalmente
Clito
che lo offese durante un banchetto.
Alessandro
proseguì la sua campagna in
India
con grande ardimento affrontando molti pericoli e spesso venne ferito. In
India
ottenne senza combattere la resa di diverse città, combattè contro il principe
Poro
che si battè con tanto coraggio da conquistare le stima di
Alessandro
che lo nominò satrapo delle province sulle quali aveva regnato.
Nella battaglia con
Poro
fu ferito l'amato
Bucefalo
che era molto vecchio e poco dopo morì con grande dolore di
Alessandro
.
I suoi soldati si rifiutarono di passare il
Gange
finché non fece fabbricare navi per navigarlo in sicurezza. Giunse al territorio dei
Malli
dove si trovò in grave pericolo circondato dai nemici e fu ferito quasi mortalmente.
Una volta risanato,
Alessandro
continuò a soggiogare province indiane. Marciò lungo la costa orientale in regioni poverissime e inospitali dove il suo esercito soffrì la fame e subì molte perdite. Tornato in
Persia
visitò il sepolcro di
Dario
e fece giustiziare il nobile Peleo che lo aveva ucciso. Sposò
Statira
figlia di
Dario
. Congedò quanti tra i suoi soldati non potevano più combattere per età o per le ferite ricevute, li rimandò in
Macedonia
scrivendo a
Antipatro
di concedere loro privilegi e onori.
Giunti a
Ecbatana
, morì di malattia
Efestione
.
Alessandro
ordinò celebrazioni di lutto e fece crocifiggere il medico che non aveva saputo guarire l'amico. Preceduta da diversi presagi giunse anche la morte di
Alessandro
sulla quale si formarono diverse opinioni: febbre, altre malattie, veleno.
Dopo aver conquistato
Tiro
,
Alessandro
mosse contro
Gerusalemme
perché il sacerdote Ioado non aveva accolto la sua richiesta di aiuti militari per non violare la parola data al re di
Persia
. Giunto a
Gerusalemme
, tuttavia, vide i sacerdoti e il popolo vestire vesti candide, lo ritenne un presagio favorevole per la conquista dell'Oriente e si comportò con rispetto nei confronti di Ioado e del tempio.
Dopo la morte di
Alessandro
il suo impero venne diviso in quattro parti.
Tolomeo
conquistò
Gerusalemme
senza trovare resistenza perché attaccò di sabato, fece molti prigionieri e li deportò in
Egitto
.
Tolomeo
morì dopo quarant'anni di regno e gli successe il figlio Tolomeo Filadelfo il quale liberò tutti gli schiavi
Ebrei
che si trovavano in
Egitto
. Scrisse quindi al gran sacerdote Eleazaro chiedendogli una squadra di Giudei capaci di tradurre la Bibbia in greco e accompagnò la sua lettera con molti ricchi doni.
Il sacerdote scelse sei uomini da ciascuna delle dodici tribù e li inviò a
Alessandria
dove furono accolti con onore e sistemati in locali tranquilli nei quali completarono la traduzione in settantadue giorni.
Coinvolti nella guerra tra Antioco III e i Tolomei, i Giudei si schierarono inizialmente con Antioco ma quando Tolomeo IV Filopatore morì lasciando il potere al figlio Tolomeo V Epifane, i Giudei si allearono con quest'ultimo per tornare successivamente alla prima alleanza. Infine, quando fu ristabilita la pace, Antioco fece sposare Tolomeo V con sua figlia Cleopatra e la
Giudea
fece parte della dote iniziale insieme a
Samaria
, Fenicia e Celesiria.
Il gran sacerdote dei Giudei, di nome Onia, rifiutò per avarizia di versare il tributo annuale provocando l'ira di Tolomeo V chre inviò un ambasciatore a riscuotere minacciando rappresaglie. La situazione fu risolta da Giuseppe figlio della sorella di Onia che riuscì a guadagnare la fiducia dell'ambasciatore ed in seguito quella dello stesso re Tolomeo che gli affidò l'incarico di esattore. Per molti anni Giuseppe svolse l'incarico ottenendo sempre maggior fiducia da parte del re. Sposò la figlia di suo fratello ed ebbe un figlio di nome Ircano.
Alcimo organizzò una squadra di criminali da usare contro Giuda e convinse Demetrio a mandare Nicanore in
Giudea
con l'ordine di uccidere Giuda e tutta la sua gente. Nicanore tentò prima con l'inganno e poi co la guerra di prendere Giuda ma fu sconfitto e ucciso. Alcimo morì e il popolo diede il pontificato a Giuda il quale scrisse ai
Romani
chiedendo la loro amicizia. Demetrio mandò in
Giudea
un altro esercito comandato da Bachide e questa volta Giuda morì in combattimento.
Bachide mise a morte molti Giudei mentre gli amici di Giuda persuadevano Gionata a prendere il posto del fratello. Anche Giovanni, fratello minore di Giuda e di Gionata, venne ucciso. Bachide si chiuse nella rocca di
Gerusalemme
con molti ostaggi e mentre Gionata faceva strage degli Amorei che avevano ucciso Giovanni, lasciò la
Giudea
e tornò presso Demetrio.
Trascorsero due anni di relativa tranquillità, quindi Bachide tornò con l'ordine di catturare Gionata, non riuscendovi accettò la proposta di Gionata di porre fine alle ostilità. Sconfitto da Alessandro figlio di Antioco Epifane, Demetrio cercò l'aiuto di Gionata ordinando a Bachide di liberare tutti gli ostaggi.
Non rispettando gli accorti, Antioco VII inviò un esercito comandato da Cendebeo contro la
Giudea
. Simone sconfisse Cendebeo e trascorse in pace i successivi otto anni, quindi fu ucciso a tradimento dal genero Tolomeo. Questi prese in ostaggio la moglie e due figli di Simone mentre un altro figlio di nome Giovanni Ircano riuscì a salvarsi. Assediato in una fortezza da Giovanni Ircano, Tolomeo si servì a lungo dei suoi ostaggi per trattenere gli assedianti, ma infine li uccise e fuggì presso Zenone Cotila tiranno di Seleucia.
Antioco tornò ad attaccare la
Giudea
ed assediò Ircano in
Gerusalemme
. L'assedio si protraeva e Ircano, temendo di rimanere a corto di viveri, propose una tregua. Durante la tregua Antioco e Giovanni Ircano trovarono un accordo e l'assedio fu tolto dietro pagamento di tributi e consegna di ostaggi.
Fatta amicizia con Antioco, Ircano accettò di aiutarlo nella sua guerra contro i
Parti
. Il re dei
Parti
Arsace uccise Antioco e mise al suo posto il fratello Demetrio. Morto Antioco, Giovanni Ircano occupò alcune città della
Siria
e conquistò l'intera Idumea imponendo costumi giudaici agli abitanti.
Odiando Demetrio per la sua malvagità, i suoi soldati tramarono segretamente con Tolomeo VIII il quale mandò Alessandro Zabina che vinse Demetrio, questi fuggì a
Tiro
ma qui venne catturato e ucciso.
Giuseppe iniziò la riscossione dei tributi da Ascalona in
Siria
dove fece giustiziare i capi di una fazione ribelle e ne confiscò i beni mandando una grossa somma al re. Da allora non ebbe più difficoltà nel riscuotere e visse prosperamente per ventidue anni. Ebbe due mogli e otto figli, la seconda moglie era figlia di suo fratello, da questa nacque Ircano.
Per la nascita di un figlio di Tolomeo, Giuseppe che era ormai troppo anziano per viaggiare, mandò Ircano in Alessandria con una lettera per il suo procuratore che doveva finanziare l'acquisto di regali. Insoddisfatto della somma modesta che il procuratore gli metteva a disposizione, Ircano lo fece incarcerare e non lo liberò finché non ebbe otttenuto quanto voleva.
Superando ampiamente tutti gli altri visitatori di Tolomeo, Ircano spese duecento talenti per comprare duecento schiavi che donò alla coppia reale, e ciascuno degli schiavi portava un talento in dono.
Sulla via del ritorno Ircano fu aggredito dai fratelli gelosi di lui e fuggì oltre il Giordano dove costruì un castello e vi trascorse sette anni. Infine si uccise per paura del nuovo re di
Siria
Antioco Epifane. Morto Tolomeo Epifane, Antioco attaccò l'
Egitto
ma fu respinto dai
Romani
, prese invece senza contrasti
Gerusalemme
dove erano in corso ostilità tra due candidati al sacerdozio, Iesu/Iasone e Onia/Menelao. Menelao si unì a Antioco adottando costumi diversi dai tradizionali e affini a quelli dei Greci. Aprì le porte a Antioco che uccise molti cittadini e tornò a Antiochia dopo aver saccheggiato
Gerusalemme
. Tornò due anni dopo per ripetere stragi e saccheggi, profanò il tempio e vietà ai Giudei di circoncidere i figli. Quanti non accettarono di adorare gli dei di Antioco furono uccisi barbaramente, fra questi furono il sacerdote Eleazaro, sua madre e i suoi discepoli.
Viveva in
Gerusalemme
un sacerdote di nome Mattatia che aveva cinque figli: Giovanni detto Gadi, Simeone, Giuda Maccabeo, Eleazaro, Gionata. Quando i ministri reali gli ordinarono di sacrificare secondo il costume greco, Mattatia si ribellò, uccise un ministro e fuggì nel deserto con la moglie e i figli seguito da numerose famiglie di
Gerusalemme
.
Mattatia governò per un anno uccidendo quanti accettavano di offrire sacrifici agli dei e facendo circoncidere tutti i bambini. Mattatia morì e il figlio Giuda Maccabeo prese il suo posto. Continuando a uccidere gli inviati di Antioco provocò l'ira di questi che gli mandò contro un grosso esercito comandato da Lisia. Questa spedizione si concluse con una sconfitta e Giuda saccheggiò il campo dei nemici.
Giuda restaurò il tempio rinnovandone gli arredi, istituì una ricorrenza annuale detta "festa dei lumi". Antioco Epifane morì e divenne re il figlio Antioco Eupatore il quale inviò nuovamente un esercito contro i Giudei. Nella battaglia che seguì perse la vita Eleazaro fratello di Giuda Maccabeo.
Lisia e Antioco assediarono
Gerusalemme
ma per timore che suo figlio Filippo usurpasse il regno, Antioco volle concludere la pace per tornare in patria. Entrato in città Antioco non rispettò gli accordi e fece demolire le mura, portò via il sacerdote Onia detto Menelao rimpiazzandolo con Alcimo detto Gioachimo. Sconfisse Filippo e lo uccise.
Demetrio figlio di Seleuco, al suo secondo anno di regno, uccise anche Lisia e affidò il governo della
Giudea
a Alcimo.
Alessandro figlio di Antioco, sconfitto Demetrio, ottenne il regno di
Siria
e sposò Cleopatra figlia di Tolomeo Filometore. Durante un'assenza di Alessandro il suo luogotenente Apollonio provocò Gionata finché questi non prese le armi e, sconfitto Apollonio, occupò alcune città della
Siria
.
Tramite ambasciatori, Gionata stabilì rapporti di amicizia con
Roma
e con
Sparta
. Si occupò di far ricostruire le mura di
Gerusalemme
e di restaurare il tempio. Demetrio fu catturato dai
Parti
in battaglia e
Trifone
pensò di approfittarne uccidendo Antioco per prendere il potere ma temendo l'intervento di Gionata provò a prenderlo con l'inganno. Attirò Gionata con un pretesto nella città di Tolemaide e qui lo fece prigioniero dopo aver ucciso la sua scorta.
Trifone
pretese e ottenne cento talenti e due figli di Gionata in ostaggio per liberare il suo prigioniero ma non tenne fede agli accordi e lo uccise. Simone Maccabeo fu nominato gran sacerdote (143 a.C.), smise di versare tributi ai
Macedoni
e tenne sotto controllo le nazioni vicine.
Trifone
uccise Antioco (Antioco VI Dioniso) e lo finse morto per cause naturali ma quando i soldati scoprirono la verità lo abbandonarono e passarono a Cleopatra vedova di Demetrio la quale sposò Antioco (Antioco VII Sidete), quest'ultimo con l'aiuto di Simone sconfisse
Trifone
e lo uccise.
Alessandro fece amicizia con Ircano ma morì combattendo contro Antioco Grifo figlio di Demetrio. Questo Antioco prese il regno di
Siria
e combattè a lungo contro il fratellastro Antioco Ciziceno (erano entrambi figli di Cleopatra Tea).
Giovanni Ircano mandò Aristobulo e Antigono a assediare
Samaria
. I
Samaritani
chiesero aiuto a Antioco Ciziceno che fu sconfitto da Aristobulo e in seguito tentò di portare la guerra in
Giudea
per allontanare gli assedianti da
Samaria
. Infine Ircano prese
Samaria
e la distrusse.
Tre sette erano molto forti in
Giudea
:
Farisei
,
Esseni
e
Sadducei
. I
Farisei
credevano nel destino ma ammettevano che qualcosa avvenga per volontà umana, gli
Esseni
negavano la libertà umana e credevano chr tutto avvenga per destino, infine i
Sadducei
negavano il destino e credevano che tutto dipenda dalla nostra volontà. Ircano era stato allievo dei
Farisei
e poi si era avvicinato ai
Sadducei
e per questo i
Farisei
lo odiavano. Regnò comunque per trentuno anni e morì serenamente lasciando cinque figli. Gli successe Aristobulo che si incoronò re e rinchiuse la madre e due fratelli che gli contendevano il potere. In un primo momento associò al regno il fratello Antigono ma poi, credendo ai calunniatori perse la fiducia in lui e lo fece uccidere.
Morto Antigono, fu la volta di Aristobulo, sconvolto dal rimorso, che morì di malattia dopo aver regnato per un solo anno.
Salomè Alessandra, moglie di Aristobulo, fece liberare i fratelli del marito e sposò Alessandro Gianneo che, divenuto re, si comportò con grande crudeltà. Sconfitto dagli Arabi fuggì in
Gerusalemme
dove si sollevò contro di lui una rivolta che Gianneo represse nel sangue facendo migliaia di vittime e mandando in esilio ottomila persone.
Da allora visse in sicurezza finché Antioco Dioniso non attaccò la
Giudea
. Antioco morì in battaglia e il suo successore Areta si accortò con Gianneo. In seguito Gianneo combattè per tre anni conquistando città degli Idumei, dei Cilici e dei Siriani, quindi tornò a
Gerusalemme
e si ammalò di febbre quartana.
Prima di morire consigliò alla moglie di cercare l'alleanza con i
Farisei
che erano molto potenti. Morì all'età di quarantanove anni dopo aver regnato per ventidue anni. Salomè Alessandra seguì il consiglio del moribondo e stabilì buoni rapporti con i
Farisei
e ciò le permise di regnare indisturbata.
La regina Alessandra nominò il figlio Ircano sommo sacerdote e prese a regnare con l'altro figlio Aristobulo affidando il governo ai
Farisei
ma questi la spinsero a far morire molti degni uomini. Alessandra si ammalò e Aristobulo lasciò
Gerusalemme
per unirsi ai sostenitori di suo padre. Quando Alessandra lo seppe fece rinchiudere la moglie e i figli di Aristobulo, quindi dichiarò di non voler più interessarsi degli affari del regno e poco dopo morì all'età di settantatre anni, dopo nove anni di regno.
Fu guerra tra Aristobulo e Ircano, quest'ultimo aveva come alleato l'idumeo Antipatro che ottenne l'aiuto del re arabo Areta per deporre Aristobulo dando il trono della
Giudea
a Ircano.
Aristobulo comperò per quattrocento talenti l'aiuto del romano Scauro che stava combattendo in
Armenia
e che sconfisse rapidamente Ircano e Areta.
Pompeo
giunse a
Damasco
dove ricevette ambasciatori mandati da Aristobulo e da Ircano per sottoporgli la loro contesa e promise di recarsi al più presto in
Giudea
per risolvere le ostilità ma il comportamento sleale di Aristobulo lo spinse a intervenire militarmente occupando
Gerusalemme
.
Pompeo
ristabilì Ircano come sommo sacerdote, rispettò il tempio, giustiziò i facinorosi e tornò a
Roma
portando con se Aristobulo e i suoi figli, tra questi Alessandro che riuscì a fuggire e tornò in
Giudea
per attaccare Ircano. Contro di lui mosse
Gabinio
che lo costrinse a rinchiudersi nella fortezza di Alessandreion nella quale si arrese ottenendo il perdono di
Gabinio
. Anche Aristobulo riuscì a fuggire ma fu ripreso da
Gabinio
e rimandato a
Roma
insieme al figlio Alessandro.
Sistemate le cose in
Giudea
Gabinio
consegnò la provincia a Crasso e tornò a
Roma
. Entrato in
Giudea
, Crasso rapinò il tesoro del tempio quindi mosse con il suo esercito contro i
Parti
e venne ucciso.
Antipatro sposò una donna araba di nome Cipro dalla quale ebbe Fasaele, Erode, Giuseppe,
Ferora
e Salomè.
Cesare
liberò Aristobulo e lo mandò in
Siria
ma strada facendo Aristobulo fu avvelenato e Alessandro suo figlio venne decapitato.
Dopo la morte di
Pompeo
, Antipatro aiutò
Cesare
in
Egitto
e fu ferito.
Cacciato dal suo regno, Antigono si rivolse a
Cesare
che lo nominò procuratore in
Giudea
ma diede il pontificato a Ircano. Partito
Cesare
, Antipatro assunse di fatto il governo della
Giudea
perché Ircano era di ingegno tardo, nominò suo figlio Fasaele governatore di
Gerusalemme
, assegnò la Galilea a Erode che liberò il paese dal ladrone Ezechia. La determinazione di Erode preoccupò i nobili che protestarono presso Ircano il quale citò Erode in giudizio. Presentandosi con una scorta di armati, Erode spaventò i giudici che non osarono condannarlo, Ircano rimandò ad altra data il giudizio e Erode tornò più tardi con un grosso esercito. Avrebbe conquistato
Gerusalemme
se non fosse stato trattenuto dal padre e dai fratelli.
Intanto in
Siria
Cecilio Basso, di parte pompeiana, eliminava il governatore Sesto Giulio Cesare e prendeva il governo della provincia, ostacolato dagli ufficiali di
Cesare
e dai figli di Antipatro. Venne quindi inviato da
Roma
il nuovo governatore Marco Staio Murco.
Giulio Cesare
fu ucciso da
Bruto
e
Cassio
, ne nacque una guerra e
Cassio
si recò in
Siria
per arruolare uomini ed incassare imposte. Antipatro chiese ai figli di riscuotere quanto richiesto da
Cassio
.
Malico
non fece altrettanto e sarebbe stato ucciso da
Cassio
se non fosse intervenuto Antipatro a pagare cento talenti a nome di
Malico
.
Cassio
e Murco affidarono il comando dell'esercito che avevano reclutato a Erode promettendogli di nominarlo re di
Giudea
una volta finita la guerra contro i cesariani.
Malico
cospirò contro Antipatro e lo fece avvelenare ma fu ucciso a sua volta da Erode con l'approvazione di
Cassio
.
Erode cacciò Antigono figlio di Aristobulo dalla
Giudea
, quindi tornò a
Gerusalemme
dove sposò una nipote di Ircano.
Antonio
e
Ottaviano
vinsero a
Filippi
Bruto
e
Cassio
.
Ottaviano
andò in Gallia e
Antonio
in
Asia
. Erode gli andò incontro con ricchi doni ottenendo la sua amicizia. In
Efeso
Ircano mandò una corona d'oro a
Antonio
pregandolo di liberare i Giudei fatti prigionieri da
Cassio
e
Antonio
accolse la richiesta.
Antonio
nominò
tetrarchi
Fasaele e Erode affidando loro il comando della
Giudea
ed imprigionò un certo numero di Giudei sediziosi.
Antigono promise grandi premi a Pacoro re dei
Parti
se deponesse Ircano ed uccidesse Erode e i suoi. I
Parti
furono più volte battuti da Erode, ma il re dei
Parti
riuscì con un inganno a catturare Fasaele e Ircano. Informato di ciò, Erode fuggì al castello di Masada con la madre, le sorelle, sua moglie e sua suocera ed una scorta di armati. Sistemate le donne nel castello, proseguì per l'Arabia. Al mattino i
Parti
saccheggiarono
Gerusalemme
.
Insediatosi sul trono di
Giudea
, Antigono tagliò le orecchie a Iscano per evitare che il popolo gli restituisse il potere (secondo la legge il sacerdote non doveva avere difetti fisici o mutilazioni). Fasaele privò i nemici del piacere di ucciderlo fracassandosi il cranio contro delle pietre perché aveva la mani legate, poco prima di spirare sentì dire che Erode era fuggito e se ne rallegrò.
Erode intendeva chiedere aiuto a Malco re d'Arabia ma questi, per paura dei
Parti
, gli fece sapere che non lo avrebbe ricevuto, perciò Erode andò in
Egitto
e da qui a
Roma
dove raccontò a
Antonio
i recenti avvenimenti.
Antonio
, deciso ad aiutarlo, parlò in senato dei buoni rapporti di Erode con i
Romani
e di come sarebbe stato vantaggioso averlo re di
Giudea
durante la guerra contro i
Parti
.
Il senato approvò il discorso di
Antonio
e Erode fu nominato re di
Giudea
.
Antigono intanto assediava Masada. Giuseppe fratello di Erode aveva deciso di tentare la fuga per mancanza d'acqua ma una notte di pioggia mutò i suoi propositi.
Ventidio, che i
Romani
avevano incaricato di cacciare i
Parti
dalla
Siria
, passò in
Giudea
fingendo di voler aiutare gli assediati ma in realtà incassò denaro da Antigono e ripartì lasciando sul posto un presidio comandato da Silone.
Erode raccolse un esercito, prese la città di Ioppe e raggiunse
Gerusalemme
dove si accampò insieme agli uomini di Ventidio e fece venire grande quantità di vivande per evitare lamentele. Liberati i familiari, che mandò in Samaria, Erode occupò la Galilea e tornò in Samaria per affrontare Antigono.
Intanto Pacoro re dei
Parti
era stato ucciso e Ventidio, che aveva vinto una battaglia contro i
Parti
, mandò aiuti a Erode.
Erode raggiunse
Antonio
che assediava
Samosata
. Giuseppe fratello di Erode fu ucciso a
Gerico
in un'imboscata dai soldati di Antigono.
I Galilei si ribellarono e affogarono nel lago gli uomini del presidio di Erode. Erode accorse in Galilea e sconfisse i ribelli, quindi mosse verso
Gerico
per vendicare il fratello Giuseppe. Antigono gli mandò contro soldati comandati da Pappo ma questi venne sconfitto e ucciso da Erode.
Erode si recò a Samaria dove furono celebrate le sue nozze con una figlia di Alessandro, quindi passò ad assediare
Gerusalemme
insieme a
Sossio
(governatore della
Siria
). Dopo circa due mesi Erode e
Sossio
avevano conquistato la parte bassa della città, mentre la cittadinanza si ritirava nella parte alta, quindi completavano la conquista con gravi perdine dei difensori.
Offrendo ricche ricompense, Erode evitò che i soldati saccheggiassero
Gerusalemme
. Fece grandi doni anche a
Sossio
il quale ripartì da
Gerusalemme
per consegnare Antigono a
Antonio
, ma Erode, temendo che Antigono potesse ottenere per i suoi figli il favore del senato romano, inviò una grossa somma di denaro a
Antonio
chiedendogli di uccidere Antigono.
Con la morte di Antigono si estinse la dinastia degli Asmonei che aveva regnato centotrenta anni e il potere passò a Erode, figlio di Antipatro, di origini popolari.
Ottenuto il regno dell'intera
Giudea
, Erode premiò i suoi amici e punì gli avversari. Onorò Pollione fariseo e suo figlio Samea che aveva predetto la sorte di Ircano. Uccise quaranta sostenitori di Antigono e sequestrò i loro beni. Ircano era stato autorizzato da Fraate re dei
Parti
a vivere libero in Babilonia dove i Giudei lo consideravano ancora re e pontefice, ma quando seppe che Erode aveva preso
Gerusalemme
volle tornare in
Giudea
nonostante il parere contrario di quanti gli consigliavano prudenza.
Tornato a
Gerusalemme
, Ircano venne onorato da Erode che nascondeva abilmente il proposito di ucciderlo. Per non onorare altri nobili nominò sacerdote un certo Ananiel di bassa condizione sociale, ma Alessandra che avrebbe voluto il titolo per il figlio Aristobulo ne fu offesa e si rivolse ad
Antonio
e
Cleopatra
. Per timore di
Antonio
Erode conferì il pontificato al giovane Aristobulo ma relegò Alessandra nel palazzo tenendola sotto sorveglianza. Alessandra scrisse a
Cleopatra
descrivendo la sua situazione e
Cleopatra
le rispose di raggiungerla, di conseguenza la donna organizzò la fuga sua e del figlio ma il tradimento di un servo la fece scoprire. Erode la perdonò per paura di
Cleopatra
ma continuò a progettare di ucciderle il figlio.
Durante la festa dei tabernacoli Aristobulo si mostrò per la prima volta nei panni del pontefice e fu acclamato entusiasticamente dal popolo per la sua bellezza e la sua dignità. Erode, preso atto di ciò, rimandò l'uccisione di Aristobulo ma trascorsa la festa lo invitò nella sua piscina dove, con l'aiuto di amici, lo fece annegare.
Quando Alessandra scrisse a Cleopatra che Ercole aveva fatto morire il figlio, Antonio convocò Erode a Laodicea. Prima di partire Erode affidò il governo al cognato Giuseppe con l'ordine segreto di uccidere Mariamne se non fosse tornato. Giuseppe svelò a Alessandria e Mariamne l'ordine ricevuto e al ritorno di Erode sua madre e sua sorella Salomè accusarono Mariamne di tradirlo con Giuseppe. Erode non punì Mariamne che si professò innocente, ma fece morire Giuseppe e imprigionò Alessandra.
Cleopatra andò in
Giudea
presso Erode e forse provò a sedurlo ma Erode la placò facendole dei doni.
Nel settimo anno del regno di Erode un terremoto in
Giudea
uccise trentamila persone e infiniti animali. Erode fece guerra agli Arabi che non volevano pagare il tributo a Cleopatra e, tornato vittorioso, fu detto Erode il Grande.
Dopo Azio, Erode fece morire Ircano montando false accuse contro di lui, quindi mise al sicuro la famiglia nella fortezza di Masada e incontrò Ottaviano a Rodi. Ottaviano apprezzò il comportamento dignitoso di Erode e confermò il suo regno.
Pur amando intensamente la moglie Mariamne, Erode si lasciò turbare dalla gelosia e dalla maldicenza fino a ordinare la sua morte ma subito dopo, per il dolore, si ammalò e mostrò sintomi di alienazione mentale.
La carestia e la pestilenza portarono la fame in
Giudea
. Erode acquistò frumento in
Egitto
e lo distribuì gratuitamente nel suo paese e in quelli confinanti procurandosi con questa liberalità il favore del popolo e dei vicini.
Si sposò nuovamente con la figlia di un sacerdote di
Gerusalemme
, quindi mandò i suoi figli Alessandro e Aristobulo a
Roma
a rendere omaggio a
Augusto
ed ebbe il consenso dell'imperatore a nominare il proprio successore.
Erode usava mescolarsi alla gente in abiti privati per conoscere le opinioni su di lui e punire chi gli si mostrasse ostile. Pretendeva giuramento di fedeltà dai suoi sudditi ad eccezione degli
Esseni
per rispetto a uno di loro di nome Manaimo che aveva previsto il suo regno molto tempo prima.
Nel diciottesimo anno del suo regno, Erode iniziò la costruzione del nuovo
tempio di
Gerusalemme
molto più grande del precedente. Fortificò la rocca prossima al tempio e la chiamò Antonia in onore di Marco Antonio.
I figli di Erode, Alessandro e Aristobulo, tornarono da
Roma
. Aristobulo sposò Berenice figlia di Salomè e Alessandro sposò Glafira figlia del re di
Cappadocia
.
Salomè e
Ferora
misero Erode il Grande contro i figli che lo odiavano per l'uccisione di Mariamne loro madre. Erode lasciò intendere che voleva nominare suo successore il primogenito Antipatro nella speranza di ridimensionare le aspettative di Alessandro e Aristobulo. Dal canto suo Antipatro prese a calunniare i fratellastri per mettere il padre contro di loro. Di nuovo a
Roma
insieme a Antipatro, i due giovani furono riconciliati con il padre da
Augusto
. Al ritorno in
Giudea
Erode riunì il consiglio ed annunciò che avrebbe lasciato il regno prima a Antipatro e poi ai figli di Mariamne.
Come
Zonara
racconta dettagliatamente, nella famiglia di Erode ciascuno accusava o calunniava gli altri, tutti spinti dalla gelosia e dall'ambizione. In particolare le accuse contro i figli di Mariamne turbarono Erode che fece imprigionare Aristobulo e Alessandro.
Ferora
venne espulso dalla corte per aver diffuso la falsa notizia di un adulterio tra Erode e Glafira.
Una testimonianza strappata con la tortura agli eunuchi di corte dimostrò che Alessandro riteneva di avere diritto alla successione e ciò bastò a Erode per imprigionare Alessandro. Vedendosi perduto, Alessandro decise di portare con se alla rovina i suoi nemicie scrisse a Erode denunciando Ferora e Salomè come cospiratori.
Nelle liti familiari intervenne un certo Euricle di Lacedemone che, guadagnata l'amicizia di Alessandro, la tradì riferendo a Antipatro e ad Erode quanto veniva detto dal principe. Questa ed altre delazioni esasperarono l'odio di Erode che fece imprigionare Alessandro e Aristobulo in due celle diverse. I due indagati affermarono di non aver mai voluto attentare alla vita del padre ma ammisero di aver tentato di organizzare la propria fuga sentendosi in pericolo. Consultato sul da farsi,
Augusto
si limitò a suggerire moderazione e clemenza.
Erode convocò un consiglio scegliendo i cortigiani sui quali poteva fare affidamento e dopo una breve inchiesta tramite la quale procurò altre "prove" contro i figli tramite la tortura, fece strangolare Alessandro e Aristobulo ed uccidere molti presunti complici.
Dopo aver fornito un breve elenco delle mogli e dei figli di Erode,
Zonara
torna sulla malvagità di Salomè che faceva di tutto per incolpare Antipatro e Ferora.
Ferora fu esiliato da
Gerusalemme
e visse per il resto della vita nella sua
tetrarchia
.
Anche Antipatro divenne infine sospetto al padre e fu processato alla presenza di Quintilio Varo, governatore romano della Siria. Il procedimento non portò a una sentenza definitiva e Erode fece ricorso al giudizio di
Augusto
.
Intanto si svolse un altro processo contro i sacerdoti che avevano atto rimuovere dal tempio un'aquila d'oro dedicata da Erode.
Giunto a settanta anni, Erode soffriva per diverse malattie contro le quali provava ogni sorta di farmaco. Si fece portare a
Gerico
e qui fece rinchiudere nell'ippodromo tutti i più importanti capifamiglia ebrei, ordinando di sterminarli subito dopo la sua morte. Intanto giunse da Roma un messaggio di
Augusto
che lasciava facoltà ad Erode di punire Antipatro. Erode ordinò subito la morte di Antipatro e cambiò il proprio testamento dividendo il regno tra Antipa, Archelao e Filippo. Donò a Salomè Lamia, Azoto e Faselide. Lasciò ricchi doni anche a
Livia
moglie di
Augusto
. Morì cinque giorni dopo l'uccisione di Antipatro. Aveva regnato trentaquattro anni dalla morte di Antigono.
Salomè e Alesa liberarono quanti erano rinchiusi nell'ippodromo e li rimandarono alle loro case.
I
Cartaginesi
, esperti navigatori, oltre alla
Libia
controllavano la
Sardegna
e gran parte della
Sicilia
, inoltre progettavano la conquista dell'Italia. Tra
Romani
e
Cartaginesi
era molta tensione, si sospettavano reciprocamente di voler prevalere e aspettavano l'occasione per dichiarare la guerra.
I
Mamertini
che erano passati a
Messina
si trovarono assediati da Ierone di Siracusa e chiesero aiuto ai
Romani
che volentieri li accontentarono per evitare che si rivolgessero ai
Cartaginesi
, tuttavia per risolvere altri problemi non riuscirono a intervenire rapidamente. I
Mamertini
passarono perciò ai
Cartaginesi
che presero il controllo dello stretto. Giunse a Reggio il console Claudio con alcune navi, non attaccò i
Cartaginesi
che erano molto numerosi ma prese contatti con i
Mamertini
per convincerli a rompere gli accordi con i
Cartaginesi
.
Dopo vari eventi i
Romani
presero
Messina
, Claudio vi lasciò un presidio e marciò contro Siracusa ma le difficoltà dell'assedio e un'epidemia tra i soldati lo costrinsero a desistere.
I nuovi consoli Valerio Massimo e Ottacilio Crasso furono entrambi mandati in
Sicilia
e prima di attaccare Siracusa occuparono diversi altri luoghi dell'isola. Considerando la forze che i
Romani
avevano messo in campo, Gerone propose loro la pace offrendo condizioni vantaggiose che i consoli accettarono soprattutto per poter sommare le risorse di Gerone con le loro nella lotta contro i
Cartaginesi
.
PARTE SECONDA
Dei principi e delle origini dei
Romani
In un breve proemio
Zonara
precisa che tratterà la storia di
Roma
in modo sintetico, dalle origini al periodo di massimo potere. Al principio governarono i re, poi gli ottimati, quindi si passò a un governo popolare per tornare rapidamente alla monarchia.
Dopo la guerra di
Troia
,
Enea
giunse nel luogo dove in seguito sarebbe giunta
Roma
. Vi regnava
Latino
il quale si oppose ai
Troiani
e venne sconfitto.
Enea
si riconciliò con
Latino
e ne sposò la figlia
Lavinia
, fondò una città che chiamò
Lavinio
, chiamò
Lazio
il paese e
Latini
coloro che vi abitavano. Fu la guerra con i
Rutuli
, originari di
Ardea
, al cui re
Turno
in precedenza era stata promessa
Lavinia
.
Turno
e
Latino
morirono in combattimento,
Enea
ebbe la vittoria e il regno del suocero.
I
Rutuli
continuarono a combattere con l'aiuto degli
Etruschi
,
Enea
scomparve senza che se ne conoscesse il destino e fu divinizzato dai
Latini
. Gli successe il figlio
Ascanio
durante il cui regno i
Latini
fondarono
Albalonga
. Dopo
Ascanio
regnò
Silvio
, figlio di
Enea
e di
Lavinia
. Seguirono un Enea figlio di
Silvio
, Latino figlio di Enea, Atis,
Tiberino
. Questi annegò nel fiume Albula che in sua memoria fu da allora chiamato
Tevere
.
Tra i discendenti di
Tiberino
fu
Amulio
, tanto superbo da volersi spacciare per un dio tramite macchine appositamente costruite che producevano tuoni e lampi. Questo
Amulio
finì annegato in una palude, suo figlio Luentino morì in guerra. I nipoti di Luentino,
Numitore
e
Amulio
, decisero di dividere l'eredità:
Amulio
ebbe il denaro e
Numitore
il regno, ma presto
Amulio
usurpò il trono. Per evitare futuri rivali, costrinse la figlia di
Numitore
a farsi vestale, ma la giovane rimase comunque incinta (si disse che
Marte
l'avesse amata) e partorì due bellissimi gemelli.
Amulio
ordinò l'uccisione dei neonati e un servitore li lasciò in una cesta sulle rive del
Tevere
. Trasportata dal fiume la cesta approdò a una spiaggia dove i gemelli furono allattati da una lupae poi imboccati da un picchio.
Furono infine ritrovati da
Faustolo
, porcaio di
Amulio
che li affidò alla moglie Laurentia. Secondo alcuni la donna si prostituiva ed era chiamata Lupa e questo soprannome fu l'origine del mito della lupa. I due bambini furono chiamati Romolo e Remo e crebbero sani e robusti.
Una contesa tra i pastori di
Amulio
e quelli di
Numitore
fu occasione per quest'ultimo di incontrare e riconoscere suo nipote Remo che era stato catturato, intanto Romolo, riuniti molti uomini per liberare il fratello attaccò
Amulio
che morì in combattimento.
I gemelli rimisero
Numitore
sul trono di Alba, onorarono la madre e decisero di fondare una nuova città ma dovendo stabilire che avrebbe avuto il potere litigarono e Romolo uccise Remo.
Sepolto Remo, Romolo tracciò con l'aratro il perimetro delle mura e la costruzione fu portata a termine il 20 aprile, i
Romani
festeggiavano ogni anno il 21 aprile come anniversario della fondazione.
Romolo organizzò in legioni di tremila uomini i cittadini atti a combattere, quindi istituì il senato scegliendo cento persone della classe dei patrizi che comprendeva i cittadini più illustri per nascita.
Per dare moglie a quanti non ne avevano Romolo organizzò una festa attirando in città i Sabini e, al suo segnale, i
Romani
aggredirono i visitatori portando via tutte le ragazze nubili. Si avviarono trattative e Romolo propose ai Sabini di approvare i matrimoni tra rapite e rapitori ma Acrone re di Cenina attaccò i
Romani
con un grosso esercito. Acrone fu sconfitto e ucciso e Romolo trasferì a
Roma
tutti gli abitanti di Cenina dopo aver conquistato la loro città. Gli altri Sabini attaccarono sotto il comando di
Tazio
ed assediarono
Roma
. Riuscirono a prendere il
Campidoglio
grazie al tradimento della romana
Tarpeia
che aprì loro le porte ma venne poi uccisa per ordine dello stesso
Tazio
. [257] ....
(Dei principi e dell'origine dei
Romani
) ...
Impero di
Claudio
Dopo la morte di
Gaio
, mentre il senato discuteva del nuovo governo, i soldati entrati nel palazzo trovarono
Claudio
nascosto. Lo presero e lo salutarono imperatore perché era della stirpe dei Cesari ed era persona benigna e clemente. Consoli e senatori confermarono la nomina.
Claudio Nerone Germanico
era nipote di
Livia
e figlio di
Druso
, aveva cinquanta anni. Era colto, di salute cagionevole e di semplici costumi, cresciuto tra le donne e i liberti, aveva sempre tenuto un basso profilo. Amava il vino e le donne ma era molto timido.
Attese trenta giorni prima di presentarsi in senato e adottò molte misure per la sua sicurezza come la perquisizione di chi lo avvicinava e una scorta armata quando partecipava ai conviti. Fece giustiziare
Cherea
e altri congiurati. Sabino si uccise dopo la morte di
Cherea
.
Claudio
richiamò dall'esilio Giulia e
Agrippina
sorelle di
Gaio
ed altri confinati. Bruciò le carte di
Gaio
e fece rimuovere le sue statue ma non permise che il senato condannasse la sua memoria.
Rifiutò statue, sacrifici e onori dimostrando grande moderazione. Una sua figlia sposò Lucio Iunio Silano e l'altra
Gneo Pompeo Magno
. Restituì i beni confiscati da
Tiberio
e da
Gaio
e si comportò sempre con generosità.
Realizzò un grande porto alla foce del
Tevere
, opera grandiosa e molto utile per il commercio e l'importazione del frumento.
Ebbe un figlio chiamato
Claudio Tiberio Germanico Britannico
.
Amava molto i giochi dei gladiatori nei quali fece morire molti condannati. I suoi liberti e la moglie
Messalina
lo convincevano spesso ad ordinare la morte dei loro avversari e questa pratica gli procurò molti nemici.
Annio Viniciano
fomentò la ribellione di
Furio Camillo Scriboniano
governatore della
Dalmazia
, ma i soldati non aderirono alla rivolta e
Scriboniano
si uccise. Più tardi si suicidarono anche
Viniciano
ed altri sospettati. Di questa occasione approfittarono
Messalina
e il liberto
Narcisso
per uccidere molte persone.
Arria
amica di
Messalina
si pugnalò poi porse l'arma al marito
Cecina
esortandolo ad usarla perché non faceva male.
Quando
Aulo Plauzio
, comandante dell'esercito in
Britannia
, informò l'imperatore sull'andamento della sua spedizione,
Claudio
affidò il governo al console
Lucio Vitellio
e raggiunse la
Britannia
con un esercito più grande munito di elefanti. Vinte le popolazioni locali tornò a
Roma
dove il senato decretò grandi onori per lui e per suo figlio
Britannico
.
Messalina
aveva molti amanti e riusciva sempre a ingannare
Claudio
mentre il potere veniva spesso gestito da tre liberti:
Callisto
,
Narcisso
e
Pallante
.
Messalina
, non accontentandosi degli amanti, volle prendere un altro marito,
Gaio Silio
, con il quale celebrò una sontuosa cerimonia matrimoniale mentre
Claudio
era lontano da
Roma
. Infine
Narcisso
informò l'imperatore sulla condotta della moglie,
Claudio
fece uccidere
Messalina
e tutti i suoi amanti, quindi su consiglio dei liberti sposò la propria nipote
Agrippina
.
Donna astutissima,
Agrippina
iniziò subito a tramare per assicurare la successione a suo figlio
Domizio
: lo fece adottare da
Claudio
e gli fece sposare
Ottavia
, figlia dell'imperatore. Per liberare
Ottavia
da un precedente fidanzamento calunniò il fidanzato Silano inducendolo a morire.
Agrippina
fu chiamata Augusta e il figlio
Claudio Nerone Druso Germanico Cesare
.
Agrippina
privò
Britannico
del suo precettore
Sosibio
e dei suoi servitori, lo allontanò dal padre e vietò che si mostrasse in pubblico. In occasione di una malattia di
Claudio
, Nerone offrì grandi giochi per la sua salute divenendo molto popolare mentre
Britannico
viveva nell'ombra dimenticato da tutti.
Quando
Claudio
si rese conto delle trame della moglie, fece indossare la toga virile a
Britannico
e pensò di nominarlo suo successore, a questo punto
Agrippina
decise di eliminare suo marito. Lo fece con un veleno preparato dall'avvelenatrice
Locusta
con il quale condì i funghi che
Claudio
stava per mangiare.
Claudio
visse sessantatre anni, due mesi e tredici giorni. Fu imperatore per tredici anni, otto mesi e venti giorni. Durante il suo regno si svolse la vicenda di
Teuda
che, spacciandosi per profeta, raccolse molti seguaci finché fu sconfitto e giustiziano da
Fado
procuratore della
Giudea
. Nello stesso periodo
Simon Mago
predicava in
Roma
esibendosi in pretesi miracoli.
Pietro Apostolo
, ancora sotto
Claudio
, predicò a
Roma
la nuova religione.
Impero di
Tito
A
Vespasiano
successe il figlio
Tito
che regnò soltanto due anni, cinque mesi e venticinque giorni morendò all'età di trentanove anni.
Governò con moderazione, non uccise alcun senatore e confermò tutti i privilegi concessi dai predecessori. Fu parsimonioso ma non avaro.
In
Asia
un certo
Terenzio Massimo
, approfittando di una somiglianza fisica, si spacciò per
Nerone
e raccolse un esercito, si alleò con il re dei
Parti
Artabano
che si impegnò a condurlo a
Roma
.
Durante il primo anno del regno di
Tito
in
Campania
il monte
Vesuvio
eruttò spargendo a grande distanza fuoco e cenere. Uccise tutti gli abitanti di
Ercolano
e
Pompei
e tutti gli animali, gli uccelli, i pesci nel mare. La cenere sospinta dai venti arrivò in
Africa
, in
Egitto
, in
Siria
e a
Roma
.
Tito
inviò aiuti e molto denaro in
Campania
.
Costruì a sue spese molti edifici pubblici e offrì meravigliosi giochi durante i quali dispensava doni a tutti. Rimase famosa la sua frase "Oggi non sono stato imperatore perché non ho fatto del bene a nessuno".
Durante il suo regno morì il papa Lino al quale successe
Anacleto
.
L'anno successivo
Tito
si ammalò gravemente. Il fratello
Domiziano
, che forse l'aveva avvelenato, lo fece mettere in una vasca piena di neve con il pretesto che il malato necessitava di refrigerio. Sul punto di morire
Tito
dichiarò di rimproverarsi una sola colpa ma non disse quale. Alcuni pensano si riferisse alla cognata
Domizia
con la quale aveva forse avuto una relazione, altri che fosse pentito di non aver eliminato il fratello che scopertamente tramava contro di lui.
Impero di
Domiziano
Domiziano
si fece incoronare imperatore dai soldati subito dopo la morte del fratello. "Uomo pessimo", covava odio verso molte persone dissimulando i propri sentimenti. Ripudiò la moglie
Domizia
per adulterio e ne fece uccidere l'amante
Paride
. Aveva rapporti con la nipote
Giulia
, figlia di
Tito
, e continuò ad averne anche dopo aver ripreso
Domizia
.
Andò in
Gallia
, oltre il
Reno
, saccheggiando genti che erano in pace con i
Romani
. Aumentò la paga dei soldati poi, pentito, ne ridusse il numero.
Fu console per dieci volte e censore a vita. Durante il suo regno si ribellarono i
Nasamoni
che sconfissero i soldati di
Flacco
governatore della
Numidia
ma dopo la vittoria si ubriacarono e fu facile per i
Romani
massacrarli, impresa della quale
Domiziano
si vantò in senato.
Mandò a morte moltissime persone con i più banali pretesti. I suoi camerieri
Partenio
e Sigerio, il cancelliere Entello e il liberto
Stefano
congiurarono con
Domizia
e con i funzionari Norbano e
Petronio
per eliminare
Domiziano
. Si disse che
Domizia
trovò delle tavolette sulle quali
Domiziano
aveva elencato i nomi delle persone che intendeva far morire.
Stefano
, il più robusto dei congiurati, fu il primo a colpire
Domiziano
mentre dormiva, quindi lo finì con l'aiuto degli altri.
Il filosofo e mago
Apollonio di Tiana
, che si trovava in
Efeso
, nel momento della morte di
Domiziano
gridò il nome di
Stefano
approvando la sua azione.
Domiziano
visse quarantaquattro anni, undici mesi e ventisei giorni, fu imperatore per quindici anni e cinque giorni.
Nel decimo anno del suo regno morì
Anacleto
vescovo di
Roma
e gli successe
Clemente
.
Domiziano
riprese la persecuzione dei cristiani, confinò nell'isola di Patmo
san Giovanni Evangelista
, ordinò l'uccisione di quanti appartenevano alla stirpe di David.
...
Impero di
Diocleziano
Di umilissime origini, fu liberto e poi mercenario in
Misia
dove divenne capitano e fu proclamato imperatore.
Dichiarò di non essere responsabile della morte di
Numeriano
e, accusatone il prefetto
Apro
, lo uccise di propria mano davanti all'esercito.
Giunto a
Roma
assunse il governo ma dopo due o quattro anni decise di dividerlo con
Massimiano Erculio
. I due augusti proclamarono una persecuzione su vasta scala dei cristiani che sterminò un numero enorme di seguaci della nuova religione. Le città egiziane di Busiride e Copto si ribellarono e vennero distrutte.
Furono scelti due cesari:
Massimino Galerio
che sposò la figlia di
Diocleziano
e
Costanzo detto Cloro
, nipote dell'imperatore
Claudio
, che sposò
Teodora
figlia di
Massimiano
. Per questi matrimoni i due cesari dovettero ripudiare le precedenti consorti.
Massimiano
passò in
Gallia
e sconfisse il ribelle Amando e in
Africa
i Pentagentiani, il prefetto
Asclepiodoto
liberò la
Britannia
.
Costanzo
combattè contro gli
Alemanni
e dopo una prima sconfitta riportò una gloriosa vittoria.
Regnava sui
Persiani
Narseno, settimo re dopo Artaserse, Sapore, Ormisda, Vararane, Varace, Vararane II. Contro Narseno combattè
Galerio
il quale, come
Costanzo
, subì una sconfitta prima di vincere il nemico, ma la sua vittoria fu schiacciante, inseguì Narseno in patria, catturò la sua famiglia e molti nobili e infine il persiano fu costretto a firmare un trattato favorevole ai
Romani
.
Questi successi inorgoglirono
Diocleziano
che cominciò a pretendere di essere venerato.
Nel diciannovesimo anno del suo regno i due augusti ordinarono un'azione massiccia contro i cristiani che prevedeva la distruzione dei luoghi di culto e dei libri sacri, l'eccidio dei sacerdoti, l'esilio dei cristiani di condizione sociale più alta e la schiavitù per tutti gli altri.
L'anno successivo i due augusti abdicarono e si ritirarono a vita privata:
Diocleziano
a
Salona
e
Massimiano
in
Lucania
. Ufficialmente dichiararono di essere esausti per il peso delle responsabilità dell'impero ma agli intimi confidarono di essere disperati per l'impossibilità di distruggere il
Cristianesimo
. Prima di uscire di scena
Diocleziano
e
Massimiano
celebrarono il trionfo sui
Persiani
.
Le province orientali con l'Illirico furono assegnate a
Galerio
, quelle occidentali e l'
Africa
a
Costanzo Cloro
. Intanto a
Roma
i pretoriani dichiaravano imperatore Massenzio figlio di
Massimiano
.
Nelle sue province
Costanzo
si mostrò clemente verso i cristiani e governò con moderazione mentre in oriente Massimino (divenuto cesare per volontà di
Galerio
) continuava a vessare i sudditi con ogni tipo di angheria e sopraffazione e altrettanto accadeva a
Roma
sotto il governo di Massenzio.
Diocleziano
e
Massimiano
morirono, ma le fonti non concordano sulle circostanze della loro morte. Secondo Eusebio di Cesarea
Diocleziano
morì pazzo dopo una lunga malattia e
Massimiano
si impiccò. Altri dicono che i due tramarono per riprendere il potere e furono fatti uccidere dal senato.
Secondo alcuni
Massimiano
tentò prima di prendere il posto del figlio Massenzio, poi si recò in Francia dal genero Costantino e tentò di usurpare il suo regno ma fu scoperto e si uccide.
Costanzo
morì in
Britannia
dopo undici anni di regno, avendo scelto per successore il figlio maggiore Costantino che ritenne più adatto degli altri avuti da
Teodora
.
Si raccontava che Costantino era andato per un periodo di formazione militare presso
Galerio
il quale, invidioso per la prestanza e la destrezza del giovane, lo aveva più volte esposto a gravi pericoli finché Costantino, comprese le intenzioni di
Galerio
, era fuggito ed era tornato dal padre.