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Scirone



Nel mito di Teseo è un brigante megarese che derubava i passanti, quindi li costringeva a lavargli i piedi per precipitarli da una rupe in mare con un calcio (Plutarco, Teseo 10). In basso una tartaruga si nutriva dai corpi delle vittime.
Secondo la versione megarese ricordata dallo stesso Plutarco, era invece un eroe positivo, imparentato con Eaco (padre di Peleo e Telamone).
Nella prima versione viene eliminato da Teseo che lo fa cadere dalla stessa rupe durante il suo primo ciclo di imprese, nella seconda è ucciso da Teseo in battaglia durante la conquista di Eleusi, occupata dai megaresi.
Pausania parla di una statua di Teseo nell'atto di uccidere Scirone che si trovava sul tetto del portico regio del Ceramico, in Atene.



Riferimenti letteratura:
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Plutarco - Vite di Teseo e Romolo
  • Pausania - Descrizione della Grecia
  • Pseudo-Apollodoro - Biblioteca


  • Indice sezione