Antica città del Peloponneso, importante centro della civiltà egea, fiorì nella tarda età del bronzo (seconda metà del secondo millennio a.C.) in stretti rapporti con la civiltà dell'isola di Creta. Sorse su una collina in posizione dominante sulla pianura argiva ed ebbe a lungo il predominio sull'intera Argolide.
Nel mito Micene è la capitale del regno di Agamennone e quindi teatro delle drammatiche vicende della famiglia degli Atridi.
Della ricchezza di Micene sono testimoniaze le mura ciclopiche e le tombe reali a fossa, alcune delle quali corredate con ricchi manufatti d'oro, come la tomba più grande, risalente al XIV secolo a.C., che conteneva il cosiddetto "tesoro di Atreo".
Dal nono secolo a.C. l'importanza di Micene fu molto ridimensionata e la città non ebbe più il controllo della regione, tuttavia conservò la sua indipendenza e nel 480 a.C. i Micenei parteciparono alla guerra contro i Persiani.
Nel 468 a.C. fu occupata dalla vicina Argo e gran parte della popolazione si disperse in altri luoghi. Quando la visitò Pausania nel secondo secolo d.C. ne rimanevano soltanto rovine.

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Riferimenti letteratura:

Iliade

Diodoro Siculo - Biblioteca storica

Igino - Fabulae

Strabone - Geografia

Pausania - Descrizione della Grecia

Pseudo-Apollodoro - Biblioteca

Gaio Giulio Solino - Delle cose meravigliose del mondo

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