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Palude Meotide - Mar d'Azov



Mare interno collegato al Mar Nero tramite lo Stretto di Kerc (Bosforo Cimmerio) era anticamente chiamato Lago o Palude Meotide dalla popolazione scitica dei Meoti che abitava lungo le sue coste.
La lunghezza complessiva è di 340 km., la massima larghezza di 135; la profondità è minima, non supera i tredici metri.
Vi sfociano il fiume Don (Tanais) ed il Kuban.
Il clima è rigido ed in inverno ampie aree di questo mare sono ghiacciate.
Quanto ai Meoti Strabone li descrive come agricoltori e pescatori, dunque non nomadi, dai costumi selvaggi specialmente nelle zone più settentrionali dei loro territori.
Nella letteratura clessica descrivono la Meotide, fra gli altri, Strabone e Plinio il Vecchio, ne parlava inoltre Agatarchide a noi noto tramite Fozio.


Riferimenti letteratura:
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Strabone - Geografia
  • Plinio il Vecchio - Storia Naturale
  • Fozio - Biblioteca



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