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Lucceio Albino



Fu procuratore romano della Giudea dal 62, successore di Porcio Festo. Al suo arrivo, d'accordo con Agrippa II, destituì il sommo sacerdote Anano che aveva approfittato dell'assenza di un procuratore romano per convocare il Sinedrio (senza averne il diritto) e far uccidere Giacomo il Giusto, fratello di Gesù.
Secondo Giuseppe Flavio, Albino era avido, disonesto e si lasciava corrompere, prima del termine del suo mandato concesse molte amnistie (ovviamente dietro tangenti): così la prigione si svuotò di prigionieri e la regione si riempì di ribelli considera lo storico.
Tornò a Roma nel 64, sostituito da Gessio Floro.


Riferimenti letteratura:
  • Giuseppe Flavio - Antichità Giudaiche


    Vedi anche Procuratori romani della Giudea


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