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Marco Livio Salinatore



254 a.C. - 195 a.C.
Generale romano, console nel 219 a.C. con Lucio Emilio Paolo combattè contro gli Illiri e partecipò alla commissione incaricata di comunicare l'ultimatum a Cartagine
Stando a Livio, nel 218 a.C. era stato condannato per peculato e si era volontariamente ritirato in campagna. Quando nel 207 a.C. in Senato fu fatto il suo nome per il consolato, Livio rientrò in città ed ottenne la carica ma non mancò di polemizzare con i senatori per la condanna che aveva sempre ritenuto ingiusta.
Console per la seconda volta nel 207 a.C., ebbe ragione di Asdrubale sul Metauro con l'aiuto del collega Caio Claudio Nerone, accorso dalla sua provincia, ed ottenne il trionfo.
Censore nel 204 a.C., ancora con Caio Claudio Nerone impose una tassa sul sale che gli procurò il cognomen di Salinatore. I due censori, spinti da vecchi reciproci rancori, ebbero comportamenti molto scorretti soprattutto nella gestione delle imposte, tanto che un tribuno della plebe minacciò di portarli entrambi in tribunale. Il processo non ebbe luogo per intercessione del senato, preoccupato di salvagiardare la dignità censoria.


Riferimenti letteratura:
  • Livio - Storia di Roma
  • Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica


    Vedi anche:
  • Cronologia dei magistrati romani



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