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Bona Dea



Divinità dei Romani che in epoca arcaica corrispondeva alla compagna di Fauno (di nome Fauna o Fatua) ed era nume tutelare della pastorizia e dei boschi.
Nel terzo secolo a.C. questa divinità fu identificata con la greca Damia, simile nelle caratteristiche e nel culto, ed assunse la denominazione di Bona Dea.
Il culto della Bona Dea era riservato rigorosamente alle donne e la sua festa si teneva una volta l'anno nella casa di un magistrato in carica, all'inizio di dicembre.
Famoso l'episodio di Publio Clodio Pulcro che fu accusato di sacrilegio per essersi introdotto travestito da donne nella casa della sua amante Pompeia, moglie di Cesare, mentre si svolgeva la festa della Bona Dea.
in età imperiale la Bona Dea fu considerata anche protettrice della salute femminile e le sacerdotesse addette al suo tempio sotto l'Aventino vi aprirono una piccola farmacia e presero a fornire consulenze mediche, ovviamente alle sole donne.
Un antico tempio dedicato nella tradizione da Claudia Quinta, fu ricostruito da Livia moglie di Augusto.


Riferimenti letteratura:
  • Ovidio - Fasti
  • Plutarco - Alessandro e Cesare


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