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Proconsole



Nell'ordinamento della Repubblica Romana il titolo di proconsole poteva rappresentare due diverse cariche: il governo di una città o di una provincia assunto dopo la scadenza del consolato (imperium domi) o i comando militare (imperium militiae) che il console uscente continuava a detenere fino all'arrivo del successore.
La seconda situazione divenne frequente a partire dalla guerra annibalica perché quando si combatteva su diversi fronti fuerre di lunga durata era necessario disporre di più comandanti, di conseguenza il senato conferiva la carica di proconsole tramite il provvedimento detto prorogatio imperii.
Negli ultimi anni della repubblica queste figure istituzionali furono utilizzate da quanti tentavano di realizzare un diverso regime politico: Pompeo fu nominato proconsole senza limiti temporali nel 67 a.C.; nel 59 a.C. Cesare ebbe un mandato quinquennale per le Gallie e nel 23 a.C. Ottaviano ottenne un imperium proconsulare maius valido in tutto l'impero.


Riferimenti letteratura:
  • Livio - Storia di Roma
  • Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica


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