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Tuscania



Comune del Lazio in provincia di Viterbo, sito su un'altura (180 m.s.l.m.) presso il fiume Marta.
Il territorio comunale ha una superficie di 208,69 kmq. e confina con Arlena di Castro, Canino, Capodimonte, Marta, Montalto di Castro, Monte Romano, Piansano, Tarquinia, Tessennano, Viterbo.
La popolazione è di circa 8.500 abitanti.
Secondo un mito la città fu fondata da Ascanio figlio di Enea.

Storia
A partire dall'VIII secolo a.C., il Colle San Pietro, situato nei pressi dell'abitato dell'attuale Tuscania, divenne centro condiviso dalle comunità agricole stanziate nella zona le quali, con l'avvento della componente etrusca, si trasformarono gradualmente in un'unica polis ed in breve acquisirono il controllo della valle del fiume Marta.
I commerci etruschi venivano favoriti dalla posizione di Tuscania, prossima al mare e al lago di Bolsena e sfruttavano il porto di Regas (Montalto di Castro).
Nel 280 a.C. i Romani conquistarono Vulci e probabilmente Tuscania si sottomise loro senza combattere. Sotto il dominio romano l'economia di Tuscania si sviluppò grazie alle innovazione apportate nell'agricoltura e al potenziamento dell'artigianato.
Nel I secolo a.C., al termine delle Guerre Sociali, Tuscania ottenne lo status di Municipio.
Caduto l'impero romano anche Tuscania fu dominata dai Goti, dai Longobardi e dai Franchi. Nel 781 passò alla Chiesa per effetto della donazione di Carlo Magno.
Successivamente la ebbero in feudo gli Anguillara, gli Aldobrandeschi, i Marchesi di Toscana.
Libero comune nel XII secolo, fu conquistata da Federico II di Svevia nel 1240. Tornò alla Chiesa sotto Bonifacio VIII e nel 1421, per volontà di Martino V, divenne contea e feudo del capitano di ventura Angelo Broglio da Lavello detto il Tartaglia.
Nel 1491, a seguito di una ribellione contro il fisco, gli inviati del papa Eugenio IV rasero al suolo le fortificazioni di Tuscania,m ciò che permise alle truppe francesi di Carlo VIII di saccheggiare agevolmente la città mentre marciavano verso il regno di Napoli.
Questi eventi segnarono la decadenza di Tuscania che rimase sotto il dominio ecclesistico senza più recuperare la pregressa importanza.
Nel 1870 le guardie pontificie furono cacciate e Tuscania fu annessa al Regno d'Italia.



Riferimenti letteratura:
  • Plinio il Vecchio - Storia Naturale



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