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Japigi



Scarse le notizie sulla stirpe degli Japigi o Iapigi. In Calabria iscrizioni molto antiche attestano una lingua diversa da quelle latine e sannitiche.
Mommsen dice che alcuni indizi linguistici relativi a queste iscrizioni non decifrate, dimostrano analogia con il sanscrito e con il greco e confermerebbero quindi la discendenza indoeuropea degli Japigi. Altri indizi, come la presenza nelle iscrizioni di nomi di divinità greche, ribadiscono una stretta parentela fra Greci e Japigi che infatti più tardi si ellenizzarono completamente.
Una volta stabilitisi nella regione che oggi chiamiamo Puglia, gli Japigi si suddivisero in tre gruppi, ciascuno dei quali acquisì caratteristiche relativamente differenti unendosi con le popolazioni locali: Peucezi, Messapi e Dauni.
La civiltà degli Japigi, già in declino all'inizio della storia romana, proveniva probabilmente dall'Illiria1, (l'immigrazione era avvenuta via terra) e si era spinta fino all'estremo sud della penisola per la pressione di altri popoli.
Nel mito gli Iapigi prendevano il nome dal loro capo Iapige, figlio di Dedalo.

Note:
1 Jochen Bleicken - Roma e l'Italia, in I Propilei Vol. IV - Mondadori, Milano, 1969

Vedi anche:
  • Popolazioni in Italia in età romana


    Riferimenti letteratura:
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Gaio Giulio Solino - Delle cose meravigliose del mondo
  • Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica

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