Antica città greca situata sull'Euripo al confine tra Attica e Beozia, aveva il porto presso la foce del fiume Asopo.
In origine fondata dai Beoti fu a lungo contesa tra questi e gli Ateniesi che infine la ebbero stabilmente per volontà di Filippo II di Macedonia vincitore a Cheronea nel 338 a.C.
Pausania colloca a quindici stadi dalla città il santuario di Anfiarao che si diceva fosse sprofondato nella terra con il suo cocchio in questo luogo mentre fuggiva dalla battaglia dei sette contro Tebe. Nei pressi del tempio si trovava una fonte: qui Anfiarao divenuto un dio sarebbe risorto dal suolo.
Nel santuario si consultava un oracolo e si chiedevano guarigioni, chi ne beneficiava gettava monete d'oro o d'argento nella fonte. Vi si trovavano statue di numerose divinità alle quali i supplici, oltre che a Anfiarao, dovevano offrire sacrifici. Fra queste statue erano quelle di Panacea, Iaso e Igea, figlie di Asclepio e di Epione, che erano numi preposti alla salute e alla guarigione.
Gli archeologi hanno riportato alla luce resti del santuario fra i quali un lungo portico dove i postulanti passavano la notte dormendo sulle pelli degli arieti da loro sacrificati: i responsi oracolari giungevano loro tramite i sogni.

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Riferimenti letteratura:

Diodoro Siculo - Biblioteca storica

Plinio il Vecchio - Storia Naturale

Pausania - Descrizione della Grecia

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