La Compagnia di San Luca venne fondata intorno al 1340 a Firenze come associazione di pittori con scopi di mutua assistenza, ben presto ammise fra i suoi iscritti anche scultori, ceramisti, orafi ed altri artisti. Il nome deriva dalla tradizione che considera San Luca Evangelista un pittore, autore di un ritratto della Madonna. Fra i membri della compagnia furono artisti come Benozzo Gozzoli, Donatello, Lorenzo Ghiberti, Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti, Sandro Botticelli, Filippino Lippi.
Gli ordinamenti medievali non consideravano gli artisti come una classe di lavoratori a se stante, perciò dal punto di vista politico e amministrativo venivano iscritti a corporazioni diverse: i pittori alla corporazione dei Medici e Speziali per il loro produrre i colori mescolando e impastando varie sostanze analogamente a quanto facevano gli speziali per preparare i farmaci, gli scultori alla corporazione dei Maestri di Pietra e del Legname come gli scalpellini e i falegnami.
L'evoluzione di questo modo di intendere il ruolo delle arti figurative e dei loro artefici fu fenomeno tipico del Rinascimento, l'età in cui gli umanisti equipararono l'arte alle lettere e gli artisti ai grandi poeti e scrittori del passato e del presente. Nel 1563, per iniziativa di Giorgio Vasari ed altri artisti, con il patrocinio di Cosimo I de' Medici all'epoca duca di Firenze, fu fondata l'Accademia delle Arti e del Disegno nella quale la compagnia di San Luca venne assorbita.