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Quinto Roscio Gallo



Schiavo originario di Lanuvio, venne liberato da Silla e divenne un attore famoso al punto che in seguito molti attori adottarono il suo nome.
Scrisse un libro sulla recitazione, tenne lezioni sull'argomento e introdusse l'uso della maschera in scena.
Fu iscritto da Silla nella classe equestre.
Il giovane Cicerone fu suo amico e sfruttò i suoi insegnamenti per aspetti "tecnici" dell'oratoria, come la modulazione della voce e i modi per trasmettere emozioni all'auditorio. Cicerone difese Quinto Roscio da un'accusa di frode (Pro Roscio Comoedo).
Nel De Oratore, Cicerone ricorda come Roscio fosse esigente nei confronti dei suoi allievi dai quali pretendeva nulla meno che la perfezione.
Rosciò morì prima del 62 a.C.


Riferimenti letteratura:
  • Cicerone - Pro Quinctio
  • Cicerone - Dell'Oratore
  • Plutarco - Demostene e Cicerone
  • Macrobio - Saturnali



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