Figlio di Ippalcimo. Guerriero greco, uno dei capi del contingente beotico a Troia, assume il comando dell'intero contingente dopo la morte di Tersandro il cui figlio Tisameno non aveva ancora l'età per regnare.
Nel quattordicesimo canto dell'Iliade uccide Ilioneo e gli stacca la testa per esporla sulla lancia, portando il panico tra i Troiani.
Nella Biblioteca di Apollodoro è citato anche fra i partecipanti alla missione degli Argonauti e fra i pretendenti di Elena.
Nell'Eneide uccide Corebo.
Viene ucciso da Euripilo figlio di Telefo.

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Riferimenti letteratura:

Iliade

Diodoro Siculo - Biblioteca storica

Virgilio - Eneide

Igino - Fabulae

Ditti Cretese - Storia della guerra troiana

Pausania - Descrizione della Grecia

Pseudo-Apollodoro - Biblioteca

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