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Astianatte



Figlio di Ettore e di Andromaca, si chiamava in realtà Scamandrio. Il nome Astianatte (principe della città ) era usato a titolo onorifico dai sudditi di Priamo.
Viene ucciso dai Greci che, dopo la morte di Ettore e la caduta di Troia, lo precipitano dall'alto delle mura per scongiurare il pericolo che, cresciuto, vendichi la morte del padre e la distruzione della sua città

E' famoso il brano dell'Iliade (VI, 614-635) in cui Ettore vezzeggia e consola Astianatte dopo averlo spaventato con le sue armi e il suo elmo:
Così detto, distese al caro figlio
L'aperte braccia. Acuto mise un grido
Il bambinello, e declinato il volto,
Tutto il nascose alla nudrice in seno,
Dalle fiere atterrito armi paterne,
E dal cimiero che di chiome equine
Alto su l'elmo orribilmente ondeggia.
Sorrise il genitor, sorrise anch'ella
La veneranda madre; e dalla fronte
L'intenerito eroe tosto si tolse
L'elmo, e raggiante sul terren lo pose.
Indi baciato con immenso affetto,
E dolcemente tra le mani alquanto
Palleggiato l'infante, alzollo al cielo,
E supplice sclamò: Giove pietoso
E voi tutti, o Celesti, ah concedete
Che di me degno un dì questo mio figlio
Sia splendor della patria, e de' Troiani
Forte e possente regnator. Deh fate
Che il veggendo tornar dalla battaglia
Dell'armi onusto de' nemici uccisi,
Dica talun: Non fu sì forte il padre:
E il cor materno nell'udirlo esulti.
Traduzione Vincenzo Monti



Riferimenti letteratura:
  • Iliade
  • Euripide - Troiane
  • Ovidio - Metamorfosi
  • Seneca - Troiane
  • Pseudo-Apollodoro - Biblioteca
  • Ditti Cretese - Storia della guerra troiana
  • Darete Frigio - Storia della rovina di Troia
  • Quinto Smirneo - Posthomerica

  • Riferimenti Genealogici

  • Padre: Ettore
  • Madre: Andromaca

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