Flavio Marciano. Figlio di un soldato illirico, nacque nel
392.
Si arruolò a Filippopoli e nel
421 partecipò alla campagna contro i
Persiani. Comandò per qundici anni un reggimento sotto
Teodosio II il quale, sul letto di morte lo indicò come suo successore (
450).
Pulcheria, sorella di
Teodosio II che era molto potente alla corte orientale, confermò l'elezione ed accettò di sposare Marciano. Oltre a
Pulcheria ebbe come consiglieri Eufemio,
Palladio ed Anatolio. Quest'ultimo, patriarca di
Costantinopoli, con l'aiuto di
Pulcheria convinse Marciano a convocare il
Concilio di Calcedonia, quarto concilio ecumenico.
A
Calcedonia fu condannato il
monofisismo, che era stato approvato dal
Concilio di Efeso del
449, e furono ribadite le teorie cristologiche espresse pochi anni prima dal papa
Leone I nel
Tomus ad Flavianum. Tuttavia il
Concilio di Calcedonia acuì i contrasti fra le chiese occidentale ed orientale a causa del
canone ventotto che conferiva al patriarca di
Costantinopoli diritti superiori a quelli di tutti gli altri patriarcati. La decisione non fu gradita a
Leone I che pure l'approvò l'anno successivo.
Preoccupato per la crescente potenza di
Attila, Marciano annullò il sussidio che
Teodosio II aveva accettato di pagare agli
Unni e per meglio difendersi da una loro eventuale reazione intrattenne rapporti pacifici con gli altri confinanti, in particolare con i
Persiani.
In politica interna si occupò di migliorare le finanze statali.
Morì di malattia nel
457 e fu sepolto nella chiesa dei Santi Apostoli vicino a
Pulcheria che era morta nel
453. Gli successe
Leone I.
Viene venerato come santo dalla Chiesa Ortodossa.
Riferimenti letteratura:
Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare
Vedi anche:
Cronologia degli Imperatori di Bisanzio