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Teatro Greco



Secondo la tradizione il Teatro Greco nasce con i cori ditirambici riguardanti il dio Dioniso.
Nel VI secolo a.C., Tespi di Icaria introduce il dialogo fra un personaggio ed il codo, istituendo così il ruolo dell'attore.
Eschilo e Sofocle aggiunsero un secondo ed un terzo attore.
Al V secolo a.C., risale la prima forma di commedia scritta, con Epicarmo di Siracusa.
Nello stesso periodo l'antico coro diveiene parte del dramma e prense a seguire regole precise: 24 membri nella commedia, 15 nella tragedia.
Nel 'dramma satiresco' che alcuni autori ponevano alla fine delle loro tragedie, il coro era composto da 12 o 15 persone.
Tutti i ruoli erano interpretati da uomini perché alle donne non era concesso apparire sulla scena.
Gli autori greci spesso curavano anche la scenografia, i costumi, la regia e recitavano nei loro drammi.
Gli attori tragici indossavano chitone, sorta di tunica dalle maniche strette decorate e cinte in viata, calzavano i coturni ed usavano maschere e parrucche.
Gli attori della commedia usavano grotteschi costumi imbottiti, maschere ridicole e falli finti.
Con la Commedia Nuova, sul finire del IV secolo a.C., gli elementi decorativi osceni furono aboliti.
Il origine il teatro greco era un ampio cerchio, detto orchestra, lo scenario era costituito da pochie elementi prestabiliti come tombe e rocce. Verso il 450 a.C. fu introdotto un fondale dipinto dietro l'orchestra detto skené.
Si usavano anche effetti speciali come l'eccyclema, una piattaforma girevole e una gru per far 'volare' gli dei sulla scena.
Fu alla fine del quarto secolo che il teatro divenne un'istituzione professionale con specialisti responsabili dei vari aspetti.
Nei due secoli successivi (età ellenistica) la struttura teatrale continuò ad elevarsi e fu introdotto il palcoscenico rialzato, detto Logeion.

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