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Dioniso
Giovane Dioniso
Roma - Palazzo Altemps
Figlio di
Zeus
e di
Semele
.
Semele
rimane folgorata dalla visione di
Zeus
nel suo aspetto divino e muore.
Dal suo cadavere
Zeus
preleva il feto di Dioniso e fattoselo cucire in una coscia, ne porta a termine la gestazione.
E' il dio della viticoltura che libera gli animi degli uomini con i suoi doni. E'amico delle
Muse
e propizia le loro arti, ha stretta attinenza con
Apollo
del quale condivide la capacità vaticinante e la scienza medica.
Nei riti misterici è associato ad un ciclo vegetativo-agrario di morte e resurrezione. Il suo culto, diffusosi dalla
Tracia
in tutta la
Grecia
, giunse a
Roma
nel
III secolo a.C.
I suoi riti erano fondamentalmente pacifici, ma l'ebbrezza ad essi associata comportava grandi strepiti e spesso atti cruenti.
Su un carro trascinato da linci o altre belve Dioniso gira il mondo con i suoi seguaci
Sileno
e
Arianna
, fino all'
India
. E' raffigurato con aspetto maestoso, barba fluente e vesti orientali, oppure come efebo coronato da pampini e tralci d'edera.
In suo onore si tenevano in
Attica
quattro feste annuali: Dionisie rurali o piccole a dicembre; Lebee a gennaio, Antesterie a febbraio, Dionisie cittadine o grandi in
Atene
all'inizio della primavera. Durante tali feste si cantavano i ditirambi dai quali, secondo alcuni studiosi, ebbe origine la tragedia.
Ostacolato ed inseguito da re
trace
Licurgo
, Dioniso si vendica facendolo impazzire al punto da indurlo a violentare la madre ed ad uccidere la moglie ed il figlio.
Il re di
Tebe
Penteo
respinse il culto di Dioniso e il dio fece impazzire sua madre
Agave
e le sorelle di lei
Ino
e
Autonoe
, le tre donne videro in
Penteo
una bestia feroce e lo fecero a pezzi.
La tradizione orfica parla anche di un altro Dioniso, dio sotterraneo e misterico detto Dioniso-Zagreo, figlio di
Persefone
e di
Zeus
che fu smembrato dai
Titani
. Secondo
Igino
,
Zeus
diede il suo cuore in pasto a
Semele
, prima di amarla, perchè il dio si rigenerasse nel nuovo Dioniso.
Pausania
e
Clemente Alessandrino
raccontano una strana versione della discesa di Dioniso negli inferi: il giovane dio si aggirava presso il lago di
Lerna
cercando l'entrata negli inferi quando un uomo di nome
Polimno
si offrì di indicargliela in cambio del suo corpo. Dioniso accettò a patto che il rapporto si svolgesse al suo ritorno. Ottenuta l'indicazione necessaria scese negli inferi e prelevò
Semele
che fu trasferita sull'
Olimpo
e divenne immortale con il nome di Tione, quindi si accinse a rispettare i patti ma scoprì che Polimno era morto. Allora il dio intagliò un fallo di legno di fico con il quale si penetrò sulla tomba di Polimno.
L'etimologia del nome Dioniso (Dios e Nusos) riporta al concetto di 'figlio di
Zeus
' o di 'giovane figlio di
Zeus
', egli è - infatti - spesso rappresentato come giovane, adolescente o addirittura bambino a volte accompagnato dalle nutrici. La sua figura è legata alla vegetazione e all'agricoltura, la specializzazione come dio del vino, sia pur risalente all'età micenea, diviene esclusiva solo in epoca tarda.
Molto antico è anche il legame con il mondo animale, in particolare il cerbiatto ed il leone, e con la caccia. Nel mito più diffuso Dioniso era nato da
Semele
ma, in alcune epoche e città fu anche considerato figlio di
Afrodite
, di
Persefone
o di
Demetra
.
La relazione con una dea viene ricondotta ad una figura tipica delle religioni meditereranee pre-elleniche, quella del paredros, compagno o figlio di una dea alla quale 'siede vicino': quindi la figura più consueta di Dioniso, come risultante dell'incontro fra cultura mediterranea e cultura indoeuropea, si formò intorno al
2000
a.C., epoca in cui le popolazioni della
Grecia
si stabilizzarono, ed entrò subito a far parte del
Pantheon
greco
, diversamente da quanto si riteneva prima della scoperta e decodifica di alcuni antichissimi testi micenei.
Fra gli epiteti cultuali di Dioniso è frequente quello di Bromio ('il mugghiante') con riferimento forse alle sue frequenti rappresentazioni come toro o come leone.
A Dioniso sono dedicati gli
Inni Omerici
I, VII e XXVI che raccontano alcuni aspetti delle leggende a lui collegate:
- i vari luoghi che venivano ritenuti patria del dio (il
monte Dracano
, l'
isola Icaria
,
Tebe
o il
monte Nisa
in
Egitto
)
- il rapimento subito da Dioniso ad opera dei pirati che si conclude con la prodigiosa trasformazione del dio in un leone che sbrana il capo dei malviventi
- la descrizione di un baccanale delle
ninfe
guidato da Dioniso.
Epiteti di Dioniso
Acrato (puro)
Bacco
Bromio (mugghiante)
1
Cretogeno
Ctonio
Egobolo
2
Eleleo
1
Eleutere (libero)
Evio
1
Leneo
1
Iacco
1
Libero
1
Lieo
1
Melpomeno
Musagete
Nittelio
1
Tioneo
1
Zagreo
Note:
1
: Metamorfosi IV, 10-20
2
: Pausania IX, 8, 1 (Egobolo = al quale si sacrifica una capra. Tradizione di
Potnie
)
Diodoro Siculo
parla di Dioniso a proposito degli
Egiziani
, che lo identificavano con
Osiride
, e degli
Indiani
. Questi ultimi raccontavano che Dioniso invase il loro paese con una grande armata ma all'arrivo dell'estate dovette ritirarsi nella zona montuosa a causa di una pestilenza. In
India
divulgò l'enologia, fondò città , introdusse leggi e tribunali. Governò l'
India
per cinquantadue anni.
Ancora
Diodoro
, nel terzo libro della sua
Biblioteca
, fornisce un confronto fra le principali versioni del mito di Dioniso, quella di chi conosceva tre diverse divinità con questo nome e quella di chi negava una forma umana di Dioniso identificandolo con il vino e quanto lo riguarda.
Nelle versioni che attribuiscono a Dioniso un corpo umano egli è sempre l'inventore del vino.
Il primo Dioniso, secondo un racconto che
Diodoro
attribuisce all'antico poeta
Lino
, era figlio di
Ammone
(identificato con
Zeus
) e della bellissima
Amaltea
.
Ammone
occultò il neonato temendo la gelosia di sua moglie
Rea
. Scoperto l'adulterio,
Rea
abbandonò
Ammone
e sposò
Crono
il quale attaccò Dioniso che intanto era cresciuto sotto la tutela di
Aristeo
e di sua figlia
Nisa
, ma fu sconfitto. Dioniso vincitore dimostrò tanta clemenza che tutti i vinti si unirono a lui, tenne con se
Rea
, che lo amò come un figlio, e lo stesso
Crono
.
Più tardi conquistò l'
Egitto
e ne fece re
Zeus
, figlio di
Crono
e di
Rea
.
Il secondo Dioniso era figlio di
Zeus
e
Persefone
, oppure di
Demetra
.
Il terzo Dioniso nacque a
Tebe
da
Zeus
e
Semele
.
Dioniso in Apollodoro
-
Orfeo
istituisce i misteri di Dioniso
- Uccide
Eurito
- Dona a
Oineo
la pianta della vite
- Padre di
Deianira
- Fa impazzire le donne di
Argo
e di
Tebe
- Nasce dalla coscia di
Zeus
e viene affidato a
Ino
e
Atamante
- Mutato in capretto perché sfugga alla collera di
Era
- Erra in
Egitto
,
Siria
,
Frigia
e
Tracia
diretto in
India
- Fa impazzire
Licurgo
che lo aveva costretto a fuggire
- Libera
Semele
dagli Inferi
- Insegna a
Icario
a fare il vino
- Rapisce
Arianna
Dioniso nelle
Dionisiache di Nonno di Panopoli
Il poeta egiziano
Nonno di Panopoli
, vissuto nel
quinto secolo d.C.
, dedicò a Dioniso un grandioso poema, il più lungo in lingua greca che ci sia giunto.
Il racconto di
Nonno
inizia dalle vicende di
Cadmo
padre di
Semele
che sarà madre del dio e dalla lotta degli dei contro
Tifone
per giungere all'ascensione di Dioniso all'Olimpo. Particolare rilevanza ha la guerra che Dioniso e i suoi seguaci affrontano contro il re indiano
Deriade
, guerra che viene narrata in stile omerico con chiari riferimenti all'
Iliade
, ai suoi eroi e ai suoi duelli.
Estratto da
Il ramo d'oro
di
J. G. Frazer
Il dio Dioniso, o Bacco, ci è meglio noto come personificazione della vite e dell'ebrezza prodotta dal succo dei suoi grappoli. Il suo culto gioioso, caratterizzato da danze sfrenate, musiche squillanti, eccessi avvinazzati, sembra abbia avuto origine fra le rudi tribù della Tracia, notoriamente inclini all'ubriachezza. Le sue dottrine mistiche e i suoi rituali stravaganti erano essenzialmente estranei alla chiara intelligenza e ai costumi morigerati dei Greci. Facendo però leva sull'amore per il mistero, e l'istintiva spinta verso un ritorno allo stato selvaggio insiti, pare, in ogni essere umano, quella religione si diffuse con la rapidità del lampo in tutta la Grecia, finché il dio che Omero non si era degnato di prendere in considerazione divenne la figura più popolare del pantheon ellenico.
Riferimenti letteratura:
Inni Omerici
Esiodo - Teogonia
Pindaro - Olimpiche
Euripide - Baccanti
Aristofane - Rane
Erodoto - Storie
Ovidio - Fasti
Ovidio - Metamorfosi
Igino - Fabulae
Diodoro Siculo - Biblioteca storica
Pseudo-Apollodoro - Biblioteca
Plutarco - Iside e Osiride
Luciano di Samosata - Dialoghi marini, degli dei e delle cortigiane
Pausania - Descrizione della Grecia
Nonno di Panopoli - Dionisiache
Riferimenti Genealogici
Padre:
Zeus
Madre:
Semele
Matrimoni - Unioni:
Arianna
Figli:
Ceramo
Indice sezione