Anicio Manlio Torquato Severino Boezio. Roma 480 - 525
Uomo di stato e filosofo neoplatonico, console (510) e consigliere di Teodorico, accusato di aver tramato contro gli Ostrogoti per la libertas romana fu imprigionato a Pavia nel 522 poi ucciso. Si era spontaneamente recato a Ravenna per difendere Albino che era stato accusato da Cipriano di cospirare contro Teodorico. Cipriano aveva prodotto falsi testimoni coinvolgendo nell'accusa Boezio ed il suocero Simmaco, padre di Rusticiana.
Durante la prigionia scrisse il De contolatione philisophiae riferendo in prosa ed in versi i discorsi della Filosofia apparsagli per consolarlo dalle presenti sciagure.
Rappresentante dell'ellenismo, si sforzò di conservare l'eredità  della filosofia greca componendo in questo senso numerosi commenti di testi classici e traduzioni dal greco al latino.
Altre opere: Traduzioni e commenti di filosofia aristotelica e platonica, particolarmente interessanti i cinque libri del De Musica

Opere di Boezio:

De institutione arithmentica

De institutione musica

De institutione geometrica (incerta attribuzione)

De institutione astronomica (perduta)

Traduzione e commento dell'Isagoge di Porfirio

Traduzione e commento delle Categorie di Aristotele

Traduzione e commento di Dell'interpretazione di Aristotele

Liber contra Eutychen et Nestorium

Traduzione e commento degli Analitici primi di Aristotele

De syllogismis cateoricis

De divisione

Introductio ad syllogismos cateoricos

Traduzione e commento degli Analitici secondi di Aristotele

De hypothetici syllogismis

Traduzione e commento dei Topici di Aristotele

Commento dei Topici di Cicerone

De differentiis topicis

De Trinitate

Utrum Pater et Filius et Spiritus Sanctus de divinitate substantialiter praedicentur

Quomodo substantiae in eo quod sint, bonae sint

De fide catholica

Consolatio Philosophiae

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Riferimenti letteratura:

Procopio di Cesarea - La guerra gotica

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

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