Figlio di Cush, nipote di Cam (Genesi 10,8 - 10,9..12)
Egli fu potente cacciatore al cospetto dell'Eterno ... e il principio del suo regno fu Babel, Uruc, Accad ...
Fondatore delle città assire Ninive, Calah, Rehoboth, e Resen
Il personaggio di cacciatore e guerriero si riferisce probabilmente alla figura leggendaria di un antico tiranno. Infinitamente ambizioso e non soddisfatto delle sue conquiste, del potere e delle città fondate, volle legare il suo nome alla costruzione di una torre tanto alta da non poter essere sommersa nel caso di un nuovo diluvio.
Notoriamente l'ambizione di Nimrod venne punita con la confusione delle lingue fra le maestranze che costruivano la torre.
Per Giuseppe Flavio fu un tiranno e volle costruire la Torre di Babele.
E' opportuno sottolineare che nella Genesi si dice che Nimrod fu figlio di Cush, che fu capo di un regno potente che ebbe il suo inizio in Babele, ma non si parla del suo rapporto con la Torre di Babele, che è invece riferito da Giuseppe Flavio e da Zonara, i quali attingono evidentemente da altre tradizioni.
Il personaggio biblico venne anticamente posto in relazione anche con i Giganti della mitologia classica, come lui colpevoli di aver tentato di raggiungere il cielo. Questo collegamento fu accolto da Dante, infatti nel canto XXXI dell'Inferno è uno dei giganti nel pozzo che circonda il lago di Cocito. Pronuncia parole incomprensibili perché è condannato a parlare una lingua che nessuno può comprendere e a non capire altra lingua se non la sua. Virgilio lo tratta da stupido: E 'l duca mio ver lui: «Anima sciocca, / tienti col corno, e con quel ti disfoga / quand'ira o altra passion ti tocca!
Come esempio di superbia punita, Nembrod è citato anche nel XII canto del Purgatorio.

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Riferimenti letteratura:

Bibbia

Bibbia - Genesi

Giuseppe Flavio - Antichità Giudaiche

Giovanni Zonara - Storia del mondo

Divina Commedia - Inferno

Divina Commedia - Purgatorio

Giovanni Villani - Nuova Cronica

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