Nato nell'anno 500, romano, fu creato Arcidiacono Cardinale da Agapito I.
Dal 536 fu legato pontificio sotto Silverio e Vigilio a Costantinopoli dove divenne consigliere di Giustiniano e collaborò alla redazione della condanna della dottrina di Origene.
Durante questo soggiorno orientale fece sostituire il patriarca di Alessandria Teodosio che ricusava il Concilio di Calcedonia con Paolo.
Quando tornò a Roma nel 544, in assenza del papa Vigilio, affrontò Totila che stava per saccheggiare Roma e, pur non riuscendo ad evitare il saccheggio, ottenne che fossero risparmiate le vite umane. Nel 546 Totila lo incaricò di trattare la pace con l'imperatore.
Tornò a Costantinopoli dove si schierò in difesa dei 'Tre Capitoli' (contro i quali l'imperatore aveva nel frattempo emanato un editto) e fu fatto imprigionare da Giustiniano.
Nel 553 il Concilio di Costantinopoli condannò i 'Tre Capitoli' e quando Vigilio morì, Pelagio ritrattò la sua posizione ed ottenne il perdono dello stesso Giustiniano.
Con queste premesse il suo pontificato fu avversato dalle chiese d'Occidente, tanto che per la sua consacrazione fu necessaria la protezione del governatore bizantino Narsete.
Pelagio I fu eletto l'11 aprile 555, constacrato il 16 aprile 556 e morì il 4 marzo 561. Gli successe Giovanni III.
Dopo la pacificazione con Giustiniano aveva avuto in dono le reliquie di San Lorenzo che fece deporre nella Basilica di San Lorenzo Fuori le Mura.
Ci è giunta di lui una lettea a Childeberto I con professione di fede calcedoniana.

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Riferimenti letteratura:

Procopio di Cesarea - La guerra gotica

Paolo Diacono - Storia dei Longobardi

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

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Vedi anche:

Cronologia dei Papi ed Antipapi

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