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Corrado II il Salico imperatore



990 - 1039
Era pronipote di Liutgarda, figlia di Ottone I e nipote di Ottone di Carinzia. Alla morte di Enrico II unico suo concorrente al trono fu Corrado il Giovane, pure pronipote di Liutgarda, che alla fine rinunciò.
L'8 settembre 1024 fu eletto re di Germania, incoronato a Magonza dall'arcivescovo Aibone.
Vinse i feudatari ribelli e nel 1026 scese in Italia.
Incoronato re d'Italia a Milano nel 1027 dal vescovo Ariberto di Intimiano.
Corrado nominò Ariberto, che era uno dei più potenti feudatari italiani, vicario imperiale ma questa azione provocò la ribellione della piccola nobiltà e Corrado rimediò ordinando l'arresto di Ariberto che si chiuse in Milano assediato dalle truppe di Corrado.
Durante l'assedio del 1037 promulgò la Constitutio de Feudis, con la quale riconosceva anche ai feudatari minori l'ereditarietà dei diritti acquisiti e ciò al fine di conquistarsi il favore della nobiltà minore contro la nobiltà di più alto rango con la quale era in lotta.
Nel 1032, alla morte di Rodolfo III re di Borgogna, Corrado II ne ereditò il regno in forza di un accordo stipulato anni prima dal defunto con Enrico II. Gli si oppose Oddone II di Blois e Corrado lo sconfisse con l'aiuto del re di Francia e di alcuni feudatari tra i quali Umberto Biancamano che fu ricompensato con le contee di Moriana e del Chiablese.
La popolazione milanese intanto minacciava la rivolta assumendo il "carroccio" a simbolo della libertà comunale e Corrado preferì rientrare in Germania dove morì nel 1039.


Riferimenti letteratura:
  • Rodolfo il Glabro - Storie
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare


    Vedi anche:
  • Sacro Romano Impero



  • Figli:
  • Enrico III


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