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Andrea Gritti



Nato a Bardolino il 17 aprile 1455, figlio di Francesco Gritti e Vienna Zane.
Svolse gli studi privatamente e poi completò la sua formazione a Padova. Nel 1476 sposò Benedetta Vendramin che nello stesso anno morì di parto alla nascita di Francesco.
Si stabilì a Costantinopoli dove avviò attività mercantili di grande successo raggiungendo una posizione di prestigiò presso la locale comunità veneziana e presso le autorità ottomane, tuttavia nel 1499 fu incarcerato con l'accusa di spionaggio e fu liberato solo dopo oltre due anni di detenzione.
Tornato a Venezia nel 1503 riununciò al commercio per darsi alla politica, ricoprì cariche pubbliche e svolse missioni diplomatiche presso il Vaticano.
Dal 1508 al 1512 partecipò alla guerra di Venezia contro la lega di Cambrai ma il 19 febbraio 1512 fu catturato dai Francesi a Brescia e rimase per diversi mesi alla corte di Luigi XII. Sul finire del 1512 lo scenario politico cambiò e la Repubblica Veneziana si alleò con la Francia.
Di nuovo a Venezia dal luglio 1513, fu nominato savio del consiglio, provveditore generale a Padova che era assediata dalle forze dell'imperatore e più tardi provveditore a Brescia.
La sua carriera politica e militare, vissuta con grande impegno ma non sempre con successo, lo portò alla candidatura al dogato nel 1523 alla morte di Antonio Grimani e il 20 maggio fu eletto doge all'età di sessantotto anni.
Durante il suo governo si sforzò di mantenere la neutralità e a questo fine sottoscrisse un trattato con l'imperatore Carlo V, ciò nonostante il difficile equilibrio fra Impero e Francia comportò la perdita dei territori della Repubblica in Romagna e Puglia.
Sotto Andrea Gritti furono svolte a Venezia importanti opere come il restauro della basilica e del palazzo Corner affidati al Sansovino e la costruzione di difese contro il fenomeno dell'acqua alta.
Furono invitati a Venezia letterati illustri come Pietro Bembo e Pietro Aretino.
Andrea Gritti morì di morte naturale il 28 dicembre 1538 e fu sepolto nella chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo. Nel 1580 le sue spoglie furono traslate nella chiesa di San Francesco della Vigna.
Suo successore fu Pietro Lando.


Riferimenti letteratura:
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare


    Vedi anche:
  • Dogi di Venezia



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